Non riesco a sentire il senso di maternità con il mio primo figlio

Salve...sono una mamma di due bambini, uno di 3 anni e mezzo e l'altro di pochi mesi.
Il mio problema riguarda il primo figlio. io e mio marito abbiamo iniziato a provare ad averlo molto giovani..e per 10 lunghi anni non sono mai riuscita a rimanere incinta nonostante lo volessi con tutta me stessa..soffrivo anche a vedere le altre mamme con i pancioni o neonati.
Finalmente dopo questi anni faccio un test e era positivo..non puo' capire la felicita' mia e di mio marito..avremo finalmente un figlio! Avevo un'amica ginocologa e avendo sempre paura di perderlo le chiedevo ecografie di continuo,anche 2 al mese...
La gravidanza in se' e' stata bella..
Verso la meta' del nono mese ci fu il terremoto dell' emilia romagna e l'epicentro fu proprio vicino casa mia..terrore puro....gironi di angoscia fino a che non ci siamo trasferiti e facemmo nascere mio figlio in quella citta.
Siamo poi tornati a casa e lui era un neonato che dormiva sempre e si svegliava solo per mangiare,non giocava,stava sempre inmobile,non iteragiva...se lo prendevi in braccio sin da piccolo ti respingeva..faceva pochi progressi insomma e a tutt'oggi credo abbia un piccolo disturbo di iperattivita' disattenzione.
Il mio problema e' che da quando e' nato io non ho mai sentito il senso di maternita' nei suoi confronti..a oggi penso di non sentire quel sentimento che una qualunque madre nutre per il proprio figlio...( vedo con il secondo genito invece da subito ho sentito un amore incondizonato e lo amo alla follia...)
Non mi viene da fargli una carezza..un bacio una parola dolce...ma interagisco con lui solo quando devo rinproverarlo in quanto non si comporta affatto bene, disobbedisce sempre, fa cose pericolose, non vuole mangiare a tavola quindi e' sempre una guerra a ogni colazione pranzo cena...mi scappa ovunque..se provo a mettermi li a colorare per esempio lui non riesce a concentrarsi e fa altro....insomma..non provo affetto per lui e non riesco a capire perche' in quanto l'ho desiderato tantissimo.
Non gli farei mai del male perche nonostante tutto e' un bimbo con un cuore grande che vuole bene a tutti...pero' ogni volta che posso cerco di darlo a nonni zii ecc per non averlo per casa...
purtroppo da quando ho i figli la mia vita non eiste piu...vivo solo per loro...sono una mamma 24 h su 24 non ho piu' svaghi...non ho piu' serate con mio marito (con andiamo d'amore e d'accordo...siamo una cosa sola e speciale) pero' si..non esiste un cinema non esiste una cena fuori soli perchè appunto non abbiamo nessuno che ci da una mano.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<faceva pochi progressi insomma e a tutt'oggi credo abbia un piccolo disturbo di iperattivita' disattenzione>>

Gentile Signora,
la fatica che si prova nell'accudire due bimbi così piccoli è comprensibile, così come il suo desiderio di riappropriarsi di tempi e spazi tutti per sé.
Anche se ora le può sembrare di essere sopraffatta dalle loro richieste di accudimento, vedrà che giorno dopo giorno le cose miglioreranno e loro diventeranno autonomi più rapidamente di quanto ora le riesca di immaginare.
Eventualmente potrebbe comunque richiedere una consulenza presso il Consultorio della sua Asl per confrontarsi con uno psicologo sulle modalità di relazione ed educative utilizzate con i suoi bambini.

Rispetto ai "problemi" presentati dal suo primogenito, cosa ne ha detto nel tempo il vostro pediatra? Non vi è mai stato suggerito di effettuare una visita specialistica per cercare di capire meglio la situazione?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"non provo affetto per lui e non riesco a capire perche' in quanto l'ho desiderato tantissimo."

Gentile Utente,
È possibile che lei sia pietrificata, spaventata, che si senta inadeguata...che non sappia come relazionarsi con lui, visto che è un bambino impegnativo.

Una valutazione neuro/psicologica sarebbe da fare, anche per comprendere se è vivace o soffre di qualcosa ed andrebbe aiutato nel migliore dei modi.

Dopo, sarebbe utile che anche lei si occupasse di se stessa, del suo sentire, delle sue emozioni, paure, desideri...ne guadagnereste in benessere tutti.

Si faccia aiutare ad esplorare le sue emozioni, anche le più scomode.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile signora,
mi colpisce molto il vissuto di contorno alla nascita del suo primo figlio: un'attesa lunghissima, poi il coronamento di un sogno, disturbato, se così si può dire, da una comprensibile ansia legata alla paura che fosse troppo bello per essere vero (vedi le numerose e frequenti ecografie). Poi il terremoto! Non è indifferente questo evento traumatico in una fase così delicata della gravidanza, ovvero in prossimità del parto.

Concordo con le colleghe che sia comunque il caso di far fare una valutazione al bambino se intravede delle difficoltà. Però è indispensabile che effettui una consulenza di persona anche lei perchè trapelano delle difficoltà legate al suo vissuto di mamma che vanno oltre quanto ci descrive con il suo primogenito: come mai fa solo la mamma? Perchè non ha spazi per sè? Come procede la relazione con suo marito? Lei ci ha dato delle informazioni nella richiesta di consulto, ma andrebbero approfondite in un contesto professionale.

Ci faccia sapere se crede,
un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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dopo
Utente
Utente
Grazie a tutti per le risposte.
Con il pediatra stiamo valutando di far vedere il bimbo a un logopedista per un ritardo di linguaggio...e per i vari problemi che dicevo di disattenzione...
Io invece faccio solo la mamma perché non ho un lavoro..prima di fare il primo figlio lavoravo in casa facendo l'estetista e stavo bene..poi appunto non avendo parenti che mi aiutano ho smesso di lavorare.
Con mio marito ho un ottimo rapporto...ci amiamo tanto e lui lavora..quindi torna la sera stanco e mi occupo io di ogni cosa...faccio anche le notti perché il secondo non dorme ancora tanto infatti sono 7 mesi che non riesco a dormire piu di 4 ore...e di giorno l'unico svago che ho e' fare un giro in auto per far passare il tempo ai bimbi con un po di bella musica...il sabato ogni tanto fuori a cena...ma non e' rilassante perché ci sono i bimbi che..uno piange..e il primo né combina di tutti i colori...faccio fare a mio marito i suoi hobby tenendo i bimbi io..per carità mi fa piacere perché lavora tanto...però si vorrei tanto essere una ragazza " libera" ma non dal marito..vorrei sentirmi anche ancora una coppia invece la maggior parte del tempo viene dedicato al piu grande...se provo a parlere con mio marito il grande si intromette sempre o urla o fa forti rumori..eppure non gli mancano le attenzioni da parte di mio marito anzi lui lo adora....se avete altre domande sono qua.grazie ancora
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

sono del parere che, oltre a far vedere il bimbo come Le ha suggerito il pediatra, sarebbe il caso di chiedere anche per se stessa un aiuto psicologico.
Chissà se il bimbo non si sta comportando in maniera "esagerata" proprio perché percepisce la Sua distanza e la Sua fatica e quindi cerca di colmare questa distanza a modo suo...?
Questa consulenza psicologica potrebbe anche aiutarLa a vedere in maniera diversa il Suo ruolo di mamma e capire come imparare a prendersi cura di se stessa nel Suo nuovo ruolo, senza troppe rinunce.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica