Chiarimenti inerenti una pratica invalidità

Salve,
volevo sapere bene cosa significa la dicitura che l'inps scrive nella lettera di mio padre.
Il 29 ottobre mio padre è andato a visita presso la commissione medica, dopo circa 10 giorni sono arrivate la prime 2 lettere inps con la comunicazione provvisoria con tali diciture:
INVALIDO ULTRASESSANTACINQUENNE CON DIFFICOLTA' PERSISTENTI A SVOLGERE LE FUNZIONI ED I COMPITI PROPRI DELLA SUA ETA'(L.509/88.124/98) GRAVE 100%
PORTATORE DI HANDICAP IN SITUAZIONI DI GRAVITA'(COMMA 3 ART.3)
Il 10 dicembre sono state concluse le pratiche confermando entrambe le situazioni.
Io mi domandavo se spetta la pensione di invalidità.
Se così non fosse potremmo chiedere l'aggravamento, dato che nella prima visita ancora aspettavamo il referto di una biopsia polmonare, da cui è risultato un adenocarcinoma polmonare, e dal 27 novembre papà è sottoposto a sedute di chemioterapia con cadenza ogni 21 giorni?
nel frattempo, visto che l'invalidità 100%,( h con gravità) è stata riconosciuta, io potrei chiedere un congedo straordinario continuativo per assistere mio padre?
In attesa di un vostro riscontro, vi porgo i miei cordiali saluti.

p.s. Con la richiesta di un aggravamento rispetto al ricorso giudiziale i tempi si accorciano, oltre che risultare meno dispendioso?
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

In risposta ai quesiti formulati:
1. L'interessato non può godere della pensione di inabilità, in quanto ultrasessantacinquenne (se avesse avuto meno di 65 anni gli sarebbe stata concessa, ma soltanto nel caso non superasse il tetto reddituale previsto).

2. In caso di istanza di aggravamento, se gli verrà riconosciuta la condizione di "ultra65enne con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita", potrà godere dell'indennità di accompagnamento.

3.Il congedo straordinario (congedo retribuito fino a due anni da poter fruire anche in modalità frazionata) può essere richiesto ai sensi della Legge 104/94, art.3, comma 3 ove il lavoratore che assista il familiare con grave disabilità sia coniuge convivente, genitore, figlio convivente, fratello o sorella convivente e, in casi eccezionali, parente o affine fino al terzo grado, se convivente con la persona disabile. Va comunque considerato anche il CCNL della categoria di appartenenza.

4.Per la fruizione degli eventuali benefici l'istanza di aggravamento ha iter più breve e comporta meno spese del ricorso giudiziale, ma produce effetti soltanto ove la condizione sia riconosciuta e dalla data di presentazione dell'istanza stessa. Il ricorso giudiziale è più oneroso e lungo, ma se ha successo produce effetti decorrenti dalla data di presentazione della prima istanza.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]