Evento traumatico che mi ha segnato

Buonasera, sono uno studente universitario di 24 anni ad un passo dalla laurea magistrale (ultimi due esami) e purtroppo a causa di un evento traumatico non riesco più a proseguire la mia vita. L'evento è la fine di una storia d'amore lunga 9 anni, interrotta a luglio 2015 (quindi ben otto mesi fa) con immenso dolore. L'ho sempre vista come la mia futura sposa, la madre dei miei figli, la mia compagna di vita. Insieme abbiamo condiviso gli anni più belli e abbiamo sempre completamente contato l'uno sull'altra. Era la mia spalla, la mia fortezza, la mia forza, il mio punto di riferimento. Mi spronava a dare di più, a fare meglio, a migliorarmi. E io spronavo lei. L'ho amata e continuo ad amarla tantissimo. Ho investito tutto su di noi. Litigavamo molto, spesso le cose non andavano, e quando litigavamo lo facevamo violentemente ferendoci appositamente con parole e gesti pesanti. Ci amavamo, ma al tempo stesso ci odiavamo. Ma non sapevamo stare l'uno senza l'altro. Io per lei avrei fatto di tutto. Abbiamo superato tante cose insieme, anche la distanza di 1000 km per più di un anno. Caratterialmente sono una persona abbastanza sicura, ma ho bisogno dei miei punti di riferimento e delle persone che amo vicino per riuscire in quello che faccio. Adesso che l'ho persa, mi ritrovo senza un pilastro e non riesco più a proseguire nella mia vita. Vengo ripetutamente bocciato agli esami perché non riesco più a studiare, non riposo bene la notte, vedo tutto nero e sono diventato un pessimista cronico. Sono sempre stato una persona solare e allegra, con la battuta pronta e col sorriso stampato in faccia, ma adesso non è più così. Ho provato a stare in mezzo la gente, ad uscire, a circondarmi di parenti, amici etc...ma niente, niente fa sparire il vuoto e il dolore che ho dentro. E probabilmente non riesco a spiegarlo bene nemmeno in questo post. Vivo da 8 mesi un tormento di ricordi e di promesse. Non ci siamo più ne visti, ne sentiti. Siamo originari della stessa città, ma studiamo entrambi in due città diverse quindi le possibilità di vederci si riducono alle vacanze che ci permettono di tornare ognuno a casa propria. Meglio così perché vederla sarebbe straziante. So benissimo che nella vita ci sono problemi probabilmente ben più gravi del mio, ma vi chiedo di darmi una mano perché sto buttando via tutti i miei studi e la mia vita. Non riesco più ad avere relazioni (anche occasionali) con altre donne perché mi sento bloccato. Tendo a isolarmi e ad avere sbalzi d'umore. Vi ringrazio.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Mi scusi se quello che sto per dirLe potra' ferirLa.
Lei sta vivendo un lutto straziante e quello che prova e' l'elaborazione di questo lutto. Ma, mi creda, e' dolcissimo e commovente percepire il Suo dolore.
Non so perche' Lei e la Sua ragazza abbiate deciso di lasciarvi, ma l'amore che Lei esprime non puo' non avere lasciato in Voi qualcosa di grande, che non troverete piu' forse nella vita.
Certamente ognuno di Voi prendera' la sua strada e piano piano prendera' il largo andando incontro ad altre persone.
Ma il "punto di riferimento" restera' il sentimento che avete condiviso. Una pietra di paragone che non vi permettera' di scambiare per un amore qualcosa che non lo sia davvero.
Coraggio!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per le sue parole, ma è la consapevolezza di aver perduto questo punto di riferimento che sicuramente non incontrerò più nella vita che mi spaventa e aumenta il vuoto che è dentro me. Abbiamo interrotto la nostra relazione con la consapevolezza di essere insostituibili l'uno per l'altro, ci siamo lasciati malamente, con disperazione, sbattendoci le porte in faccia e cercando di demolire quel sentimento così grande e forte che al tempo stesso ci faceva spesso stare male per via delle numerose incomprensioni. Ci trovavamo spesso a riflettere sulla storia dei "due grandi amori della vita" di Paulo Coelho e sapevamo che per noi sarebbe andata in quel modo...mi creda se le dico che non c'è attimo della mia giornata in cui non pensi a lei, in cui non la veda nelle persone che incontro e nelle strade che percorro. Spesso mi trovo a parlare da solo e chiederle consigli su come affrontare la vita, l'università e i piccoli problemi giornalieri. E da solo mi dò le risposte perché so cosa mi direbbe...
Dicono che il tempo guarisce le ferite, ma per quanto mi riguarda non fa altro che farmi sentire ancora più solo. Osservo il mondo e vedo persone che non sanno cosa voglia dire dare e ricevere amore. Si vive di rapporti futili, storia di una notte e via, che nascondono una profonda solitudine. E mi sento ancora peggio perché So di aver perso una gran compagna di vita. Una persona di quelle che ti fanno amare la vita e ti fanno capire quali sono i gesti che realmente rimangono...
La ringrazio ugualmente per il suo parere, ma cosa potrei fare per andare avanti? In realtà la risposta probabilmente è anche la più semplice...probabilmente dovrei solo attendere e farmi attraversare da questo dolore. Finché la memoria di tutto quello che abbiamo vissuto non mi abbandonerà...forse.
Grazie ancora.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Andare a cercarla? Parlarle? Abbracciarla?
Che ne dice?
Non e' stato ancora male abbastanza per mettere da parte il Suo orgoglio?
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, capisco e apprezzo molto le sue parole e i suoi consigli. E' vero, spesso sono stato bloccato dal mio stupido orgoglio che non mi ha permesso di "sorvolare" su certi comportamenti...e non mi ha permesso nemmeno di dirle quanto lei sia importante per me. Però le garantisco che in 9 anni ho sempre cercato di dimostrarle il mio amore e la mia totale dedizione alla sua persona, con tanti bei gesti. Adesso che sono solo, sto cercando di lavorare molto su me stesso, levigando i lati forse sbagliati del mio carattere e cercando di abbattere quei muri che spesso per orgoglio ho alzato. E' difficile, ma ci sto provando. Cerco sempre di interrogarmi e di capire come potrei essere una persona migliore. Mi creda se le dico che non desidererei altro che rivederla, poterla abbracciare tenendola stretta e sussurrarle che lei è sempre stata con me, in ogni istante. Che questi mesi di separazione ci sono serviti per trovare la giusta strada per apprezzarci meglio a vicenda Però sento che non è ancora il momento giusto, che i tempi non sono ancora maturi per rivederci...che forse lei ha bisogno di altro tempo per apprezzarmi meglio...
Non lo so, forse sbaglio. Nel frattempo continuerò a lavorare su me stesso.
Grazie.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Forse anche la Sua ragazza sta utilizzando questo tempo per considerare il rapporto che aveva con Lei. E riflettere sul come e perche' si sia dissolto nel nulla.
E' una elaborazione indispensabile per crescere come persone e, eventualmente, come coppia.
I miei auguri!