Disturbi alle vie urinarie

Egregi dottori,
mia moglie ha 62 anni, è in menopausa dall'età di 48 anni e chiaramente da quella data ha avuto i disturbi classici di quella condizione. Da qualche anno però avverte dei sintomi strani legati alla sfera urinaria, ovvero un fastidio alla vescica al quale non riesce a dare una definizione esatta per la singolarità del fastidio stesso, e al quale comunque era accompagnato un lieve bruciore quasi ogni volta dopo aver urinato. Questa sintomatologia fu in primo tempo da lei interpetrata come una cistite e assunse degli antibiotici, che le fecero un buon effetto e le diedero sollievo per alcuni mesi.
Successivamente a ciò, tale situazione si è però ripresentata nella stessa forma, motivo per il quale, ella, ritenendo di aver forse erroneamente interpetrato e curato i propri sintomi, si è rivolta al medico di famiglia il quale le ha fatto fare l'ecografia del basso addome e l'urinocoltura per individuare il giusto antibiotico, ma l'esito è stato negativo ovvero nessun batterio presente e nesuna altra patologia evidente.
A questo punto si è rivolta ad un urologo che le ha prescritto degli ovuli che lei ha assunto per una ventina di giorni, ma al tempo stesso le ha indicato che forse si trattava di un problema di secchezza vaginale per cui sarebbe stato meglio interpellare un ginecologo.
Infatti due mesi fa ci siamo recati dal ginecologo che dopo averle fatto pap test e visita, le ha prescritto una scatola di Acidif cp (1 scatola al mese per 3 mesi e poi a mesi alterni per 6 mesi), Fluvadil ovuli, un ovulo a sere alterne per 6 mesi e poi a mesi alterni), ag res 50 per 8 mesi.
Il problema per cui mi permetto di scriverVi è che, nulla togliendo alla professionalità dei medici che abbiamo consultato, mia moglie però non vede alcun miglioramento, anzi la situazione è addirittura peggiorata, con nicturia frequente, il bruciore a volte sì e a volte no dopo aver urinato, sempre quel fastidio intermittente e indefinibile alla vescica, e a volte le capita anche che, dopo essere entrata in bagno in seguito allo stimolo sopraggiunto di urinare e che avrebbe anche potuto eventualmente trattenere, al solo pensiero di essere entrata nella stanza da bagno, le assale una urgenza irrefrenabile.
Dal momento che i farmaci che le hanno prescritto costano, non sono prescrivibili, e che questa situazione perdura come detto da qualche anno, vorremmo se possibile sapere se lei potesse espletare qualche altro esame, capire in base alla sintomatologia e la breve storia clinica esposta a quale tipo di specialista dovrebbe più rivolgersi e se nel frattempo potrebbe avere qualche indicazione al merito su come comportarsi anche a livello di stile di vita e di alimentazione. grazie.
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dopo
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Gentile utente
Se i sintomi sono peggiorati, ha nicturia e pollachiuria, urgenza minzionale ( ha pure incontinenza da urgenza?) ed esami colturali negativi, sua moglie dovrebbe fare un esame urodinamico completo per valutare capacità vescicale, contrazioni non inibite della vescica e capacità di svuotamento.
Se non si tratta di infezione urinaria, se l'ecografia dell'apparato urinario è normale, in prima battuta consiglio questo esame. Successivamente, in base al risultato, si può iniziare a formulare un'ipotesi diagnostica, prescrivere altri esami o iniziare a fare un trattamento medico. Parlate ne col vostro medico curante e fatemi sapere. Cordiali saluti

Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

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dopo
Utente
Utente
grazie della gentile risposta.
fatto sta che nel frattempo mia moglie ha deciso di sospendere l'assunzione degli ovuli Fluvadil e da quel momento la sua sintomatologia è migliorata significativamente, nel senso che il bruciore dopo urinato e il senso di fastidio alla vescica si è molto alleviato.

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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Bene così. LE faccia bere molta acqua e valutate come evolvono i sintomi. Riparlatene anche col vostro medico. Fatemi sapere. A presto
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, riferendomi al consulto già chiesto per mia moglie, intendo riferirvi che purtroppo mia moglie continua ad avere disturbi alla vescica, inteso ad una sensazione di pesantezza, difficoltà ad urinare, tant'è che su indicazione del medico ha anche effettuato una urinocultura che ha individuato la presenza di un batterio, vi riporto quanto scritto nell'esame : carica batterica 1.000.000, C.U.F./ml, identificazione Klebsiella spp, per cui le sono state prescritte 6 iniezioni di antibiotico intramuscolo Spectrocef da 1 g, che ha fatto ed è stata bene solo durante il trattamento, subito dopo i fastidi sono ricomparsi, motivo per il quale dubitiamo, dal momento che a noi in qualità di pazienti è consentito solo dubitare e soffrire, del fatto che evidentemente questo batterio non è stato affatto debellato, addirittura in alcuni momenti il suo semplice respirare corrisponde a delle fastidiose pulsazioni avvertite nella vescica.
Preciso che lei ha anche eseguito ecografia addome inferiore e urotac che non hanno rilevato nulla di significativo.
Saremmo grati se potessimo avere qualche vostro pregiatissimo parere.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Il vostro medico sicuramente vi richiederà un'altra urinocoltura. Bisogna comunque sapere che le infezioni ricorrenti si combattono tramite tante armi che vanno dagli integratori (cranberry, metionina, probiotici,) alla dieta alimentare (molta frutta, verdura, cereali, scorie, 2 litri di acqua al giorno), alla regolarizzazione dell'alvo, alla riduzione della stipsi e ad un riequilibrio di una corretta flora vaginale. Entrare in un circolo vizioso di terapie antibiotiche aggrava solamente la situazione. Parlate bene col vostro medico o urologo e faemi sapere.
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dopo
Utente
Utente
grazie dottore, ritengo che lei abbia perfettamente ragione, poichè le terapie distruggono la flora batterica intestinale e spesso creano le condizioni affinchè certi batteri patogeni trovano poi terreno ancora più fertile per svilupparsi e proliferare. mia moglie eseguirà un altra urinocoltura per verificare la situazione, ma credo che se questo batterio insiste, oltre a tutte le indicazioni che lei ha fornito, occorra un antibiotico specifico per tentare di distruggerlo. la terrò aggiornato e la ringrazio sempre della sua solerzia e della sua cortese professionalità.