Chi è l uomo giusto ?

Buongiorno,
sono una ragazza di 24 anni e premetto che fino ad ora non ho avuto molte storie importanti.
Ne ho avuta solo una a 21 anni, con un ragazzo di cui mi ero innamorata; sebbene non mi sentissi sempre me stessa e spesso mi criticasse. Rivedevo in lui mio padre e il suo carattere forte compensava il mio. Dopo 6 mesi ci siamo lasciati per incompatibilità caratteriali, anche se provavo dei sentimenti forti nei suoi confronti. Abbiamo provato a rifrequentarci un anno dopo ma non è andata, e ora sta con un'altra. Dopo di lui sn uscita con altri ragazzi ma non ho più provato le stesse emozioni. Ora sto frequentando un ragazzo dolcissimo, sensibile e mi sento me stessa e a mio agio con lui ma mi chiedo se sia quello giusto. Forse perché ho sempre visto nella diversità uno stimolo xcompletarsi e crescere. Non capisco xk non accetto la fine del mio primo amore e soprattutto non ho ben chiaro cosa provo e cosa voglio. Senza contare che non voglio far soffrire questo ragazzo, da quello che ho capito dall'amica che me l ha presentato, ne soffrirebbe molto. Come si fa in questo caso? Vi ringrazio
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
In questo caso, si aspetta!

È possibile che non abbia dimenticato il precedente amore...

Che vi siate lasciati perché non andavate d'accordo, non perché l'amore sia giunto alla sua fine...

Non si puó scegliere un fidanzato a tavolino: dolce, affettuoso, ....

L'amore non ha regole, non segue percorsi logici, né sensati....

Se è amore è amore a basta, se si pone tanti dubbi, forse non è amore.

Aspetti, si ascolti, e capirà..

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
E' troppo generica la Sua domanda. Che significa che *rivedeva nel primo ragazzo Suo padre*?
E' una *dichiarazione* ad altissimo peso specifico!! Dovrebbe fornire piu' elementi.
I miei saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte! Per l affermazione della prima Dott.ssa: penso sia quello il problema. In me i sentimenti c erano ancora ma razionalmente mi rendevo conto che non ci capivamo. Pensi che quando esco e vedo qualcuno che gli somiglia mi viene un gran tuffo al cuore. Ed è successo poco tempo fa. Aveva un carattere molto simile a mio padre cioè diretto, sicuro, un Po egocentrico. Il ragazzo con cui mi sto vedendo mi ha detto che se mi avesse visto xstrada non ci avrebbe provato xk non avrebbe pensato che potesse interessarmi. Ma io sono una ragazza normale mi ha fatto uno strano effetto questo discorso. Secondo voi uscire con qualcun altro potrebbe aiutarmi a fare chiarezza?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Genile signorina,
Lei e' andata al *carattere* di Suo padre descrivendolo *diretto, sicuro, un po' egocentrico*.
Non ha indicato caratteristiche *fisiche* ma interiori.
E questo sta a indicare qualcosa di rilevante in Lei. Il bisogno di essere *guidata* e da qualcuno che sia anche *egocentrico*. Quindi Lei si pone in una certa posizione. Nella quale non essere ritenuta *responsabile*. Una posizione un po` *infantile*.
Da un punto di vista psicodinamico devo restituirle questo: c'e` stato qualcosa nella Sua infanzia che ha impedito il normale processo di individuazione e di *separazione*. E lei ne soffre inconsciamente.
Il consiglio e`quindi rivolgersi ad uno psicoterapeuta dinamico (uomo e non giovanissimo) che possa condurla con metodologie appropriate a completare tale processo di separazione e individuazione indispensabile per accedere alla maturita'.
Auguri! E se vuole mi faccia sapere!
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Utente
Utente
Buonasera, cosa significa che qualcosa ha impedito il normale processo di separazione e individuazione?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Si tratta di un concetto introdotto dalla psicoanalista americana Margaret Mahaler. Il neonato nei primi mesi del suo sviluppo attraversa i 4 stadi in cui si *separa e si individua* rispetto alla madre. Questo in caso positivo. Di sviluppo regolare.
E' basilare per il suo sviluppo e se qualche problema lo impedisce non si realizza.
Il bambino resta intimamente bloccato in una relazione *fusionale* con la madre.
I miei saluti.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, ho cercato il concetto in internet e sono rimasta sbalordita. Quando ero piccola mio padre era sempre via per lavoro e io ero molto attaccata a mia madre.Quando andavo all asilo o a nuoto piangevo sempre perché non volevo staccarmi da lei.un'ultima domanda..questo significa che non ho sviluppato una mia individualità? Non capisco come si leghi al problema verso gli uomini. Lei intende che non conoscendomi io come individuo a sé non riconosco l altro? Il rimedio è solo la psicoterapia? Grazie ancora!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
La Sua situazione pesonale va analizzata con cura in quanto e' SUA. E non si possono fare generalizzazioni per quanto attiene una anomalita'.
Comunque in linea di massima la disfunzione che si viene a creare e' quella, seppur con diverse piccole variabili.
Il rimedio e` solo la psicoterapia. E una psicoterapia analitica molto accurata!
Auguri!