Sogno e turbamento

Buongiorno,
con l'emergere di alcune consapevolezze in analisi ho lentamente smesso di ricordare i sogni, almeno fino a stamattina. Dovevo essere in dormiveglia. Nel sogno sono ad una festa di un amico, con gli amici intimi intorno, che tuttavia si svolgeva in casa mia. Mentre sono per mano con il mio ex (che oggi è il mio migliore amico, cosa che il mio ragazzo attuale non digerisce ancora dopo 5 anni di relazione e tra le tante anche questa dinamica con lui mi ha portata in analisi, dacchè mi ero abituata a nascondere la bella amicizia che c'è per farmi accettare dal mio ragazzo) entra in stanza una ragazza immaginaria che per metà volto sembra proprio il mio ex e la cosa mi spaventa, mi chiedo: "Chi sto tenendo allora per mano?" Con gli amici se ne ride, mi dicono che è solo travestita per la festa. Mi soffermo con lo sguardo su un altro amico, questo aveva 8 dita ad un piede e 9 all'altro, era una visione abbastanza disgustosa: chiedo e mi dice che "è solo che su alcune dita non ho unghie, sono come dita finte" (c'è da dire che quando sognavo negli ultimi tempi ho sognato i piedi già due volte, cosa singolare!, amputati o maleodoranti). Da qui mi sposto in camera mia, sono sola, la scena diventa solitaria, mi trovo a spostare il mobilio e qui il turbamento: nel sogno stesso, mentre cambio le posizioni ai mobili, mi chiedo: "Ma perché ho bisogno di cambiare la disposizione della stanza? Forse vorrei farmi piacere per forza questa stanza? Vorrei a tutti i costi che diventasse più gradevole perché non ho il coraggio di staccarmene?" Guardo la finestra dove volevo far puntare la scrivania e penso: "Forse è solo che vorrei tornare col mio ex? Forse vorrei questo e invece cerco disperatamente di farmi andare bene e rendere più gradevole quello che ho? Forse metaforicamente quella stanza così risistemata punta verso di lui?". Mi sveglio. Mi sveglio molto turbata dacché mi ha sconvolta che pensassi così lucidamente (e senza bizzarrie) in un sogno. Sembrava uno dei miei pensieri di quando rumino senza fine, eppure lo stavo sognando quindi mi mette paura se penso che il sogno voglia "comunicare" e magari possa farlo così chiaramente, praticamente facendomi parlare. Io per mano col mio ex? Io che ipotizzo di volerci tornare e che lo stia solo negando sforzandomi di rendere bello il resto? Insomma vorrei tranquillizzarmi a proposito del pensiero che avviene all'interno del sogno... Oppure traumatizzarmi definitivamente se qualcuno mi dice: "è il tuo inconscio che ha parlato".
Grazie dell'attenzione
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

Se soffri di ansia, anche un sogno del genere che in altri soggetti non resterebbe in mente, per te diventa preoccupante.

I sogni potrebbero anche non aver nessun significato.

Ma a parte il sogno, tu come stai nella relazione col tuo ragazzo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta. Col mio ragazzo sono in un periodo di grande confusione: per anni mi sono sdoppiata, ai suoi occhi la mia frequentazione con questo ex veniva sminuita, mantenuta solo a parole ("mi ci trovo bene, siamo in sintonia, lo conosco da anni, per me lui è come un paio di scarpe comode, è facile parlarsi e quindi sentirmi accolta") ma continuavo a nascondere cose che al mio ragazzo potevano dare più fastidio come vedermici da sola o studiarci o altre piccolezze. Questo mi ha portata lentamente a non riconoscermi più quando ero con lui, a distaccarmi molto (zero baci, abbracci, sesso) perché non mi veniva spontaneo parlarci di cose profonde o fare gesti di vicinanza o dire "ti amo", insicura ormai di provarlo. Questa lontananza emotiva e fisica mi ha riempita di dubbi su di noi e metto in dubbio fortemente i miei sentimenti perché ormai ho capito che non posso limitare le mie libertà per farmi accettare e il mio ragazzo questo ancora non lo digerisce. Siamo molto diversi, sempre stati lontani sui gusti e non comunichiamo facilmente. Anche a letto, ad esempio, io non mi sono mai sentita libera, spontanea, ma questo viene da me e dalle mie paure di "perdere il controllo, fallire, non sapere cosa ci sia dopo, quando la mente si spegne". Tuttavia i dubbi su di noi vengono anche dal fatto che queste difficoltà con lui ci sono sempre state e sono state ignorate o sorpassate dall'entusiasmo d'amore. Ora, dopo 5 anni, non so se tutte queste cose dicono che lui non fa per me e sarebbe meglio non avere tutti questi pensieri e lasciarsi oppure mi conviene prima risolvere me stessa e poi cercare di integrarmi per quella che sono in una relazione già più che avviata, anche se comunque sto perdendo le speranze o la volontà di impegnarmi...