Faringiti e bronchiti ricorrenti,pesanti e prolungate

Dall’età di 22 anni (ora ne ho 46) ho un problema di faringite che degenera in pesante bronchite,
che si ripresenta con sintomi acuti e prolungati quasi ad ogni banale raffreddamento,anche 2-3 volte l'anno,
e che impiega 2-3 settimane per ritornare alla normalità.

Oggi che scrivo è il 30\12
l’esordio del mal di gola fortissimo è avvenuto nella notte tra 24-25\12,
il 26\12 è comparso raffreddore,brividi e dolori muscolari ed articolari tipici,senza febbre.

La tossetta secca e insitente è comparsa il 27\12,giorno di apparente miglioramento generale,
i dolori al petto sono comparsi nella notte tra il 27-28\12,
la febbre è comparsa la sera del 29\12,
ed oggi,30\12 ho ancora tosse poco dolorosa e catarro denso,
brividi di freddo alternati a vampate di caldo,che sconsigliano attività fisica anche normale all’aperto e forse anche nei giorni successivi.
Stasera ho usato ancora paracetamolo,per riposare la notte.

La sequenza è sempre questa :
Esordio è un mal di gola o bruciore fortissimo che mi sveglia nel sonno.
Segue un forte raffreddore,con muco sia limpido via viscoso.
Poi tossetta che si trasforma in dolore ai bronchi ed al petto,un dolore che toglie il sonno,
e una forte tosse dolorosa con molto catarro.
In questa fase febbre,a volte tardiva e leggera sui 37-38,a volte improvvisa e fino ai 39-40,a volte assente.

A guarigione dai sintomi acuti,rimaneva per mesi una tosse anche così forte da causare nausea,
ma questo problema sembra ora risolto dall’uso sistematico di Lansoprazolo,che sembra abbia ridotto anche le recidive,
visto che il tutto sembra collegato al rigurgito acido.

Tutto ciò penalizza la vita lavorativa,
la fase acuta occupa almeno 5 giorni,devo stare poi attento per almeno 15 giorni,pena ricadute :
se parliamo di piena ripresa della facoltà fisiche,ci vogliono 2-3 settimane,
in tema di voce e respirazione normale e capacità di svolgere normali attività fisiche all’aperto,
nulla di eccezionale.
Chiedo un suggerimento su prevenzione e alleggerimento della fase acuta,che non sia così lunga e invalidante.

I rimedi farmacologici impiegati sono :
-Bactrim 2 compresse al giorno,che uso da sempre,mi disturba poco o nulla l’intestino,
prima te lo dava il farmacista ma ora pare non essere più consigliato e mi guardano come un “tossico”.

-paracetamolo per analgesico-antifebbrile,
-sostituito da oki quando il dolore al petto\gola (o al collo per lo sforzo di tossire,o alla testa per la febbre )è molto forte,
(ma spesso Oki,anche in supposte,mi da diarrea)
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Buongiorno,
riferisce che dall’età di 22 anni (quindi da venti anni) ha faringite che degenera in bronchite e disturbi delle vie aeree,
quasi ad ogni raffreddamento,anche 2-3 volte l'anno,
e che impiega 2-3 settimane per ritornare alla normalità.
Allora, va bene curarsi con paracetamolo o anche antibiotici e mucolitici se la sintomatologia si aggrava,
ma penso che lei si dovrebbe curare maggiormente proprio nelle fasi intermedie.
Cioè fare prevenzione nei momenti di discreto benessere!!! Esistono farmaci che aiutano le difese immunitarie (prescrizione medica) e altrettanto fanno le cure termali con acque tipo Tabiano.
Cordiali saluti

Dr. GIANCARLO CASSANI

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio,
in realtà mi avevano prescritto motli anni fa un farmaco che doveva alzare le difese immunitarie,ma allora sembrava poco efficace e poi ci si è concentrati sul discorso del rigurgito acido,che non è mai stato indagato con gastroscopia ma è pesantemente presente nella mia digestione quando dimentico per qualche tempo di fare uso del Lansoprazolo.

Ovviamente ho avuto varie visite specialisiche,addirttura anche al reparto malattie infettive e pneumologia,insomma le ho tentate proprio tutte,anche in termini di farmaci "collaudati",ma grandi novità non sono uscite.

C'era il momento in cui si pensava alla candida,quello in cui si ipotizzava un virus,ci sono stati tanti tamponi nulli ed uno con germi rarissimi,che poi si sono rivelati presumibilmente da contaminazione,ma nel frattempo sono stati "attaccati" con un potente chemioterapico,a distanza di 20 giorni dal tampone,quando i sintomi erano ormai regrediti:
risultato,il potente farmaco ha "abbattuto" me,ho sospeso la cura e mi sono rivolto al centro malattie infettive.

Per restare invece sull'attuale,se lei fa caso alla cronologia,
il mio malessere è iniziato il 24-25/12/2017 e ad oggi ho ancora una forte tosse,catarro e affaticamento generale :
con un pò di lavoro fisico di media intensità mi arriva presto sudorazione intensa,vertigine e nuasea tipiche dell'affaticamento,
che forse è la cosa che mi da più fastidio che non la tosse.

Cordiali Saluti
[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per l'unica risposta,
ma stante così l'attività del presente sito cessa lo scopo da parte del paziente,di perdere tempo ad esporre dettagliamente il problema nel modo più chiaro,particolareggiato ed esaustivo possibile :
non ne vale la pena,se poi non si può aspirare ad altro che scarne informazioni peraltro deducibili da normali ricerche via internet.

Se è vero che nessuno mi ha obbligato a scrivere è anche vero che il tentativo appare chiaramente tempo perso.
Mi consola il fatto che,almeno qui il tempo si perda a gratis:
purtroppo tempo ne ho perso anche con personaggi pagati a caro prezzo che nemmeno si sono trattenuti dal sorridere apertamente della banalità del problema,naturalmente senza risolverlo,altrimenti non sarei qui a scrivere:
forse sarà il peso del problema con cui sto convivendo da 20 anni,ma a me non viene affatto voglia di ridere e men che meno lo farei con un cliente che mi paga.
Sarà poi per questo che si finsice col ricorrere all'automedicazione?

Perchè alla fine ci si trova comunque al centro di tentativi,con intervalli di mesi per il pubblico servizio o elevate spese per il privato.

L'ultimo suggeriemento geniale ricevuto settimane fa dalla guardia medica cui mi sono presentato dopo una giornata particolarmente difficile,è stato il consiglio del vaccino antinfluenzale,con il richiamo "lei non sarà mica un antivaccinale"?

Ora,se il consiglio posso accertarlo per educazione,il richiamo NO.
No,non sono un antivaccinale,ma nemmeno un bidone dove buttare cose a caso,
visto che per me il problema va ben oltre al periodo influenzale e visto che i mei parenti hanno riporatato tutti pesanti sintomi dopo il vaccino:
un pò come dire "ho la certezza di stare male subito e magari eviterò di stare male dopo".
L'influenza nella sua forma più acuta a me è sempre durata 2-3 giorni,e lo fa tuttora,
gli stascichi che durano settimane lo fanno indipendentemente se la causa è influenza o banale raffreddamento.E continuano così da molti anni.

Cordiali Saluti.