Separazione, distacco e nuova relazione complicata

Buongiorno, alcuni anni fa è iniziata una relazione extraconiugale con un collega, molto intensa, molto passionale e molto complicata. Sposati tutti e due, io con figli, lui no, nel tempo siamo arrivati a separarci dai rispettivi partner. Prima io, con dolore ma con la consapevolezza che non ci potevano essere troppi scossoni per preservare la serenità dei miei figli. Poi lui, poco più di un anno fa se ne è andato di casa. Da allora nulla è stato più possibile. Ci siamo allontanati mille volte perchè i sensi di colpa non gli consentivano di vivere la nostra storia, poi ogni volta tornava e sembrava convinto, dichiarando alla ex moglie che era finita sul serio. Quando lei ha manifestato l'intenzione di formalizzare la separazione, lui ha sentito l'esigenza di stare solo, sentendosi confuso e non in grado di capire cosa volesse veramente. Non è mai riuscito a distaccarsi davvero da lei, con cui aveva un rapporto simbiotico seppur poco passionale e basato più che altro sul fatto che gli lasciasse fare tutte le cose che piacevano a lui, e non riesce a distaccarsi da me. Ancora adesso, pur stando da solo, continua a cercare occasioni (e il lavoro comune gliene offre) per vedermi e talvolta fa cose un po' folli, come aspettarmi davanti a casa per ore. Quello che non riesco a capire è come dovermi comportare in questo frangente. Ho accettato la sua richiesta di "solitudine", sperando che gli possa servire a far chiarezza, ma temo che invece porti solo a maggiore confusione. E faccio molta fatica a reggere i suoi "agguati", i continui cambi di atteggiamento, il passare dalla freddezza alla passionalità da un momento all'altro. Tengo duro, non lo cerco, non ci si sente, non ci si scambiano messaggi, non ci si vede se non per lavoro, non ci si racconta più nulla. E' molto faticoso e temo che porterà solo tanta amarezza. Sono molto confusa sul fatto che possa effettivamente essere utile.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

è difficile dirle cosa stia succedendo nella mente di quest'uomo che è sicuramente confuso, ma che potrebbe anche, in fondo, desiderare di portare avanti entrambe le relazioni: quella con la (ex) moglie, simbiotica e asessuata, e quella con lei, più paritaria e completa.

Lei risente di riflesso della sua confusione e questa situazione potrebbe anche proseguire per molto tempo in un alternarsi continuo di atteggiamenti contraddittori.

Se pensa che possiate stare bene insieme e non vorrebbe perderlo può fare due cose: suggerirgli un consulto psicologico per chiarirsi le idee e prendere una decisione rispetto alla moglie oppure proporgli una consulenza psicologica di coppia che vi consenta di parlare in un ambiente protetto di quello che vi è successo finora e di "dove volete andare".

La scelta maggiormente cautelativa per quanto la riguarda sarebbe quella di chiudere, ma se ritiene che possa esserci un cambiamento e quindi l'instaurazione di un nuovo e diverso equilibrio vale la pena che tenti la strada della Psicologia.

Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

succede frequentemente che le relazioni "extra-coniugali" perdurino fin quando esiste la relazione "coniugale":
saldando in una unità
da una parte la stabilità un po' ripetitiva del matrimonio, magari percepita come noiosa,
dall'altra la passione e trasgressione.

Se viene a mancare uno dei due pilastri
si aprono altre dighe,
specifiche per ognuno.

Il Suo (ex?) compagno attualmente è dibattuto,
è ambivalente.
Ma solo lui potrà aiutarsi,
chiedendo aiuto psicologico individuale al fine di chiarirsi; Lei glielo può proporre.

Per quanto riguarda Lei,
si dia un tempo;
provoca troppa sofferenza e danno psichico sostare in tale situazione "a tempo indeterminato".

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte, molto utili. Lui ha iniziato un percorso psicologico individuale da quasi un anno, utilizzando la schema terapy.
Certo è che la situazione di confusione non è nel tempo migliorata e i comportamenti sono rimasti gli stessi e secondo i medesimi cicli.
So bene che la cosa migliore per me sarebbe chiudere e uscire da questa situazione, ma non riesco ancora.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se è seguito da un anno senza l'ombra di un cambiamento significa che il percorso che sta effettuando non gli serve.
Lo faccia riflettere su questo.
Potrebbe anche dirgli che, in assenza di alcuna modifica alla situazione attuale, non se la sentirà di continuare ancora per molto.
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dopo
Utente
Utente
Dopo un paio di mesi di "lontananza" (segnati tuttavia da frequenti sue incursioni e necessità di vedermi), ha raggiunto la consapevolezza che deve chiudere in modo definitivo con la ex moglie, formalizzando la separazione. Nonostante questa consapevolezza non riesce ad agire, rimane bloccato e frustrato dal fatto di non riuscire a sentirsi libero e vivere pienamente. Quando si tratta di dare forma a quella che è una separazione di fatto da più di un anno, va in panico.
Si è così deciso di continuare a tenere le distanze visto che questo sembra averlo aiutato a prendere consapevolezza. Non so se è la scelta migliore, ma non credo di poter essere io ne di aiuto ne di stimolo in questo momento. Credo sia bene che risolva questa cosa da solo, con il supporto del suo analista che lo sta guidando al riconoscimento degli schemi che lo bloccano nell'agire.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
".. Credo sia bene che risolva questa cosa da solo, con il supporto del suo analista che lo sta guidando al riconoscimento degli schemi che lo bloccano nell'agire..."

Analisi pressochè perfetta.

Grazie del ragguaglio e..
auspichiamo che Lei ce la faccia a rimanere
- per il momento -
in tale defilata situazione.


Saluti cari.
Carlamaria Brunialti