Tradimento, disamore... separazione?

Ho 35 anni e sono sposato da 2, dopo una convivenza di 4. Qualche mese fa conosco 1 ragazza e la quasi incrollabile verso l’amore monogamo vacilla. Esplodo e inizio a provarci spudoratamente. Lei cede e iniziamo relazione clandestina. Le settimane scorrono, l’attrazione cresce. Io vengo divorato da senso di colpa e a casa cambio:dico a mia moglie che non mi sento più innamorato come prima. Lei crolla e spera che possiamo risolvere. In psicoterapia viene fuori 1 relazione simbiotica con mia moglie e che mi sto ribellando. Passano mesi, l’ansia c’è ma la voglia di andare avanti a vedere la mia amante è forte. I rapporti sessuali con mia moglie si annullano e il mio atteggiamento diventa sempre più freddo, zero progettualità, mi infastidisce se mi accarezza: inizio a parlare di separazione. Mia moglie non sospetta nulla di questa relazione, anche se forse, con le mie continue uscite e rientri a orari improbabili è come se volessi farlo capire. A gen ho provato a farmi le valigie per trasferirmi ma sono entrato in crisi: tutto risolto con abbracci e promessa di lavorare insieme per salvare la relazione. Cosi provo a chiudere con l’amante. Ma dura pochi giorni: eliminato il “problema”, pensavo sarei tornato tra le braccia di mia moglie: invece solo depressione.
Da marzo sono tornato a vedere l'altra e le cose sono andate sempre meglio. Quello che sembrava un rapporto di solo sesso si è evoluto: cinema, mostre, a fare week end in agriturismo..tutte cose che con mia moglie ho perso l’entusiasmo di fare. Ora vedo mia moglie come una sorella, non ho piu’ attrazione sessuale nei suoi confronti e faccio continuamente paragoni con la mia amante, che mi appare sempre piu’ sexy, curata e attraente rispetto a mia moglie. Ora all’idea di separazione non vado in crisi: ogni volta che se ne parla pero’, lei crolla. Questo dispiace a logora, tuttavia siccome non ritenevo giusto continuare a condividere il letto con mia moglie, ho fatto almeno passare la separazione di letto. Dopo i primi giorni di imbarazzo e tristezza, ora è una cosa praticamente naturale. Io nelle ultime settimane non provo piu’ alcun senso di colpa a tradirla e mi continuo a vedere con la mia amante. La mia terapeuta dice che questa ragazza si è palesata, per combinazione, in un momento particolare della mia relazione di coppia, il momento in cui stavo per esplodere e ribellarmi dalla simbiosi.Io sono mesi che cerco di tenere botta e non arrivare alla separazione: un po’ perché mi implora mia moglie (vuole tempo per capire, dice che ora non è in grado di reggerla... in realtà spera che io cambi) e un po’ perché forse aspetto anche io che avvenga qualcosa nella mia testa/cuore..che in realtà a questo punto immagino non avverrà mai. Sono rimasto totalmente spiazzato da quanto mi è accaduto nell’arco di poco tempo. Davvero ci si puo' disinnamorare cosi’ fortemente di una persona con la quale si è cresciuti e vissuto bene per anni? È una normale fine di relazione che io stesso devo ancora accettare?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

Lei pone a noi, qui on line,
domande esistenziali
che ha ampiamente approfondito con la Sua Psicoterapeuta.
Come pensare che noi possiamo dirLe qualcosa DI PIU' di chi La conosce da tempo di persona?

La Sua terapeuta sa che lei ci ha scritto? Come interpreterebbe la cosa?

L'utilizzo del "doppio canale" crea confusione anzichè aiutare...


Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa Brunialti,

La terapeuta non sa che vi ho scritto.

Volevo semplicemente sentire un parere generico sul tema simbiosi e disamore sulla base della vostra esperienza su casi simili, poiché in terapia non ottengo risposte a domande così generiche ma è un processo lungo dal qualche vedo solo dei piccoli tasselli di un puzzle.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Può rivolgere queste stesse legittime domande alla Sua Psicoterapeuta:
le risposte specifiche sono molto più personalizzate che non "un parere generico sul tema simbiosi e disamore" che può trovare anche qui sul sito ( https://www.medicitalia.it/dizionario-medico/simbiosi/ ).

Se poi Le sembra che il percorso che sta facendo sia troppo lento,
lo segnali alla professionista.
La trasparenza è alla base dell'alleanza terapeutica e dunque dell'efficiacia dalla psicoterapia.


Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti