Ancora vergine

Salve, vi scrivo perché vorrei un parere su una condizione che sta causando problemi ai miei rapporti sociali.
Sono una ragazza di 27 anni e sono ancora vergine. Ho sempre dato un valore alla mia verginità, ma adesso inizia ad essere un peso, un peso di cui vorrei liberarmi.
Non ho mai avuto un ragazzo, ho sempre pensato che ciò fosse dovuto al caso ma inizio a pensare che il problema sia io. Non sono mai stata corteggiata da nessuno, mi sento indifferente agli occhi dei ragazzi, se pur ritengo di essere fisicamente attraente. Ho sempre pensato che forse un giorno la persona giusta sarebbe arrivata anche per me. Oggi però, mi sono stancata di aspettare, vorrei vivere con più spensieratezza, vorrei che la componente "sesso" facesse parte della mia vita, sento il bisogno di provare questo piacere. Il problema è che non riesco a lasciarmi andare con nessuno proprio per paura che scopra che io sia vergine. Non voglio privarmi di vivere dei bei momenti con una persona se mi dovesse capitare di desiderarla anche solo fisicamente. Ma il pensiero che possa accorgersi che io sia vergine mi blocca tantissimo, soprattutto se penso che probabilmente mi uscirà del sangue.
Inoltre, provo disagio anche nei rapporti di amicizia. Quando le amiche parlano dei loro rapporti io, che non ho mai nulla da dire, tendo ad emarginarmi. Davvero, non so che fare. Nessuno lo sa e spesso la gente mi chiede come sia possibile che io non abbia mai un ragazzo. Tutto ciò mi rende infelice. Se solo avessi il coraggio, non nascondo che proverei a togliermi la verginità da sola. Tutto ciò è molto triste e mi fa star male.
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Attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente,
la sua problematica sembra nascere dal fatto che, malgrado senta la voglia di cominciare ad avere una propria vita sessuale, si sente bloccata all'idea che gli altri sappiano della sua verginità.

E' come se vivere la sua sessualità rappresenti un "vorrei ma non posso".

Ha paura che approcciandosi ad un ragazzo possa essere in qualche modo "scoperta" e quindi giudicata male.
Lo stesso avverte quando le sue amiche parlano di sessualità, lei si vergogna della sua verginità e dunque si auto-emargina.

E' come se in lei in questo momento ci fossero due componenti ambivalenti: da un lato la voglia di scoprire il proprio lato sessuale, dall'altro vi è l'idea che essere vergine a quest'età sia qualcosa di cui vergognarsi.

Questa ambivalenza la porta a vivere tristezza perchè è imbrigliata tra ciò che è adesso e ciò che vorrebbe essere.

Se questo disagio che sta vivendo le condiziona, come sembra, l'approccio all'altro sesso ed anche il suo modo di vivere le proprie amicizie, le potrebbe essere utile contattare uno psicologo che la possa aiutare a conoscere meglio se stessa ed a superare questo delicato momento della sua vita.