Serve conoscere se stessi?

Buongiorno, vi scrivo perchè in seguito ad una relazione finita male mi sono resa conto che in coppia ripetevo dei copioni dovuti agli schemi mentali che avevo costruito nel corso delle mie esperienze di vita. Quindi ho iniziato un percorso di introspezione per comprendere quali erano le mie convinzioni disfunzionali e anche da dove esse erano originate, e smantellarle. Tutto ciò tramite l'aiuto di alcune sedute di psicoterapia, di letture di libri sull'argomento e della riflessione su me stessa nei confronti della mia persona, degli altri e dei contesti di vita. Attualmente mi sento abbastanza confusa, perchè ci sono professionisti che affermano che è utile comprendere i propri schemi per superarli e altri che invece affermano che non serve conoscersi, ma vivere e basta. Davvero è inutile comprendere i propri modi di funzionare e le cause di ciò? Voi cosa ne pensate?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

forse c'è stato un fraintendimento che ha generato la Sua confusione. Lei scrive: " ci sono professionisti che affermano che è utile comprendere i propri schemi per superarli e altri che invece affermano che non serve conoscersi, ma vivere e basta"


Se Lei conoscesse perfettamente come funziona, ma non riuscisse a MODIFICARE i comportamenti disfunzionali, è ovvio che servirebbe a poco.

Certo che bisogna comprendere quali schemi disfunzionali generano dei problemi, ma lo schema è fatto da idee (disfunzionali), emozioni e comportamenti.

Quindi tutto ciò, in una psicoterapia, procede di pari passo, non ha senso parlare e chiarire solo le convinzioni disfunzionali, perchè il pz. potrebbe poi non sapere come fare a cambiare, nonostante la conoscenza.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica