Curiosita psicoterapia

Buon giorno a tutto lo staff.

Ho una curiosità in merito all'inizio di un percorso psicoterautico.

soffro di ansia con somatizzazioni a livello intestinale e sono in cura da un neurologo. Sto seguendo una terapia con deniban50 e lexotan.
Non sto a elencarvi la mia sintomologia. E da un po di tempo che vado da una psicologa e ho intenzione di iniziare una psicoterapia.

Sono solo un po dubbioso sul efficacia e sul lavoro dello psicoterapeuta in quanto faccio uso di farmaci. Ho il dubbio che magari essendo sotto farmaci quindi "sedato" e con pochi sintomi il terapeuta e io non riusciamo a lavorare bene in quanto il farmaco tende ad attenuare emozioni, ansie e preoccupazioni. Spero che riusciate a darmi risposte riguardo a questi miei dubbi:

E meglio iniziare un percorso psicoterapeutico quando non sono piu sotto effetto di farmaci?

L'uso di farmaci puo influenzare il vostro lavoro e il lavoro del paziente?

In attesa di risposta porgo i miei saluti.
Grazie per il lavoro che state svolgedo.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

l'abbinamento della psicoterapia ai farmaci dà buoni risultati,
migliori dei farmaci da soli in molte situazioni,
come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html

Le dirò di più: nella prima fase della malattia, quella in cui i disturbi sono più pesanti,
una certa copertura farmacologica permette di "lavorare" con il paziente,
e al paziente di lavorare su di sè
attraverso la psicoterapia.

Tenga conto che per una psicoterapia occorre uno psicologo "autorizzato alla psicoterapia",
ossia in possesso di competenze documentate e riconosciute ufficialmente atte a curare disturbi/patologie psichici;
come del resto anche per un medico.

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Le dico che la psicologa e anche psicoterapeuta. E lo incontrata un po di volte ma senza iniziare un percorso di psicoterapia anche perche (forse con l'aiuto dei farmaci) mi sentivo meglio e non sentivo piu il bisogno di incontrarla anche se non ero in forma al 100%. In questo periodo i miei sintomi ansiosi sono un po peggiorati e ho ri iniziato la cura che stavo sotto la supervsione del mio neurologo sospendo.

La mia preoccupazione e legata al fatto che se una persona sotto effetto di farmaci non riesca a esprimere in maniera chiara il prorpio stato d'animo le paure e le ansie che lo affliggono rischiando di compromettere il lavoro tra psicoterapeuta e paziente.

VOi come preferite lavorare? in assenza di sintomi oppure un minimo di "disagio" ci deve essere ne l paziente per poter lavorare meglio? Sia accettano piu pareri
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Sono domande che Lei può rivolgere alla Sua Psicologa; non c'è un "VOI", ma "LA" Psicologa che attualmEnte la segue.
Lei è la prima interlocutrice.

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
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