Tcc e benzodiazepine

Salve, premetto che sono in terapia con Vortioxetine, Xanax 0.5mg XR (diagnosi stato d' ansia con Panico ed Agorafobia), 20mg di Laroxyl la sera e sono attualmente seguito da uno psichiatra. Oggi sono stato da uno psichiatra psicoterapeuta cognitivo comportamentale allo scopo di intraprendere un percorso in questo tipo di psicoterapia, dopo aver fatto un anamnesi ed aver visionato le varie documentazioni del mio psichiatra "principale" mi ha consigliato di prendere del bromazepam mattina e sera e delle pastiglie "al bisogno" per un periodo di più o meno 15 giorni senza fare alcun riferimento, se non vago, ad un eventuale percorso psicoterapeutico. Ovviamente sono rimasto un po stupito perchè il mio psichiatra di riferimento mi ha detto di non assumere alcun composto benzodiazepinico oltre a quelli XR da lui prescritti perchè a parole sue: "dopo è peggio se si fà così". Tra l' altro leggo in letteratura che tali composti sono addirittura di ostacolo alla "guarigione" perchè ostacolano il "rewire" nell' amigdala delle associazioni triggers-ansia/panico. Poi mi ha anche parlato di poter' far uso di altri classi di farmaci come neurolettici ed anticonvulsivanti che leggo vengono solo usati come terza o quarta linea di azione quando almeno tre tipi di SSRI o SNRI hanno fallito il trattamento visto il bassissimo e controverso rapporto beneficio/rischio di questi. Tutti questi suggerimenti alla modica cifra di 70euro, ed un "grazie alla prossima". Ho telefonato poi al mio psichiatra di riferimento e mi è parso un po alterato riguardo a quello che mi ha detto quest' altro.
Quindi la mia domanda è: mi devo fidare di questo psichiatra/psicoterapeuta? Sinceramente mi sto parecchio stufando della psichiatria!!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

L'impostazione del suo primo psichiatra mi pare corretta, l'aggiunta di un altro prodotto ansiolitico non ha senso.
Anche la vortioxetina come prima scelta su un disturbo di panico comunque non la capisco molto, attualmente è indicato per la depressione.

Il primo psichiatra le aveva indicato di seguire anche una terapia cognitivo-comportamentale ? Voglio dire, come siamo arrivati a stabilire che avesse bisogno di una terapia cognitivo-comportamentale e andasse da uno che la fa ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo per la risposta! Mi sono dimenticato di scrivere che ho assunto Paroxetina 20mg per circa 4 anni con remissione parziale dei sintomi, dopo un evento psichico traumatico ho avuto una ricaduta. Il mio psichiatra mi ha quindi cambiato l' SSRI con questa nuova sostanza: la Vortioxetine. Da quello che leggo ha avuto esiti misti su trial clinici (alcuni positivi, alcuni negativi, da quello che ho capito pare che la radice del problema sia dove sono stati condotti i trials: negli USA pare che usino inconsapevolmente criteri diversi per la diagnosi dei disturbi ansiosi) per cui non è arrivata ad essere approvata dall' FDA per il trattamento dell' ansia, però leggo anche sullo "Prescriber's Guide" di Stahl che è effettivamente usata off-label per il GAD. Per cui probabilmente sono un "esperimento" da parte dello psichiatra (ipotizzo). Per quanto riguarda la TCC l' idea è stata mia dopo aver letto alcuni libri al riguardo e provando da me ad attuare queste tecniche (ad esempio l' esposizione per l' agorafobia), un mio amico studente di psicologia mi ha messo in guardia, giustamente, di stare attento perchè a fare queste cose "di testa mia" posso rischiare di fare peggio non essendo qualificato. Ho parlato di questo al mio psichiatra e mi ha detto che effettivamente potrebbe essere molto utile cercare un intervento psicoterapeutico. Ho cercato quindi in internet qualcuno nella mia città trovando la pagina web di questo Psichiatra-Psicoterapeuta di cui parlo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
L'utilizzo della vortioxetina off-label non ha alcun senso. Provare tanto per farlo senza avere indicazioni non porta a nulla se non ad ulteriore cambio a breve.

Se può essere utile la psicoterapia, sempre che vi siano le
condizioni di eleggibilità, si deve essere chiari sul fatto che lo psicoterapeuta non voglia divenire anche il prescrittore di farmaci.

Probabilmente non vi è disponibilità alla psicoterapia per motivi che non conosco per cui si è sbilanciato su un altro campo.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
Ok, capito. Ma io ora come paziente cosa faccio?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Come paziente interagisce col medico. Qui si fanno commenti su quello che Lei chiede, non si danno ovviamente indicazioni sulle scelte da fare.
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