Mezzo di contrasto effetti collaterali

Reazioni avverse da mezzo di contrasto

valeriolangella
Dr. Valerio Langella Allergologo, Medico internista, Pneumologo

Il mezzo di contrasto è una sostanza utilizzata durante gli esami radiologici per migliorare la visibilità delle strutture del corpo, aumentando il contrasto fra i vari organi e tessuti.

Incidenza degli effetti collaterali

Sebbene siano ritenuti sicuri, talvolta si possono verificare degli effetti collaterali ai mezzi di contrasto. L’incidenza stimata di complicanze radiologiche attribuite alla somministrazione di mezzi di contrasto (MdC) risulta fortunatamente abbastanza bassa, con valori inferiori all’1% e con una mortalità di 1/60.000 esami.

La maggior parte delle reazioni sono idiosincrasiche e non prevedibili, ma un’attenta anamnesi potrebbe consentire di individuare alcuni fattori di rischio e permettere di impostare un piano di profilassi e di trattamento immediato efficace fin dai primi sintomi, in particolare in caso di reazione anafilattica, che altrimenti può condurre rapidamente allo shock.

Per tale motivo nel percorso diagnostico-terapeutico vanno seguiti protocolli di trattamento, ispirati alle Linee Guida, internazionalmente riconosciuti come validi per le condizioni di emergenza-urgenza.

Fra i vari mezzi di contrasto quelli più utilizzati e più spesso responsabili delle reazioni avverse sono quelli iodati, utilizzati soprattutto in ambito angiologico, urologico e ginecologico. Attualmente, ove possibile, si utilizzano i cosiddetti mezzi di contrasto di terza generazione non ionici, molto più tollerabili rispetto quelli ionici.

Le reazioni possono insorgere immediatamente, tuttavia si possono verificare anche reazioni ritardate dopo un'ora o talvolta anche fino ad una settimana.

Quali sono i possibili effetti collaterali ai mezzi di contrasto?

Le reazioni avverse al mezzo di contrasto si suddividono in:

  • Chemiotossiche (tipo A). Sono chiamate così perché la tossicità del composto è legata alla sua composizione chimica. Tali reazioni sono dipendenti dalla dose e dalla concentrazione plasmatica del farmaco, perciò potenzialmente prevedibili.
  • Anafilattoidi (tipo B). Sono quelle in cui il rapporto causa-effetto è più difficile da stabilire, non dose-dipendenti e sono per definizione imprevedibili (possono indurre il rilascio di istamina o di altri mediatori solitamente attivi nei fenomeni allergici).

A seconda della loro severità le reazioni avverse vengono suddivise in:

  • lievi: sapore metallico, sensazione di calore, nausea e vomito, sudorazione, disestesia periorale, dolore nella sede dell'iniezione, orticaria, emicrania;
  • moderate: persistenza ed aumento di intensità dei sintomi minori, dispnea, ipotensione, dolore toracico;
  • severe: broncospasmo, ansia, diarrea, parestesie, edema localizzato e non, dispnea, cianosi, ipotensione marcata, bradicardia, shock, edema polmonare, aritmie, convulsioni, paralisi, coma, morte.

Fattori di rischio per le reazioni avverse al mezzo di contrasto

Possono essere considerati potenzialmente a rischio:

  • i soggetti con pregressa reazione nota ai mezzi di contrasto;
  • i soggetti asmatici e i soggetti allergici che fanno ricorso a trattamento farmacologico continuo e periodico;
  • i soggetti con allergia al lattice;
  • i soggetti molto giovani o molto anziani, in tal caso è l'età del paziente il potenziale fattore di rischio;
  • le donne.

Fondamentale appare l’accurata valutazione dello stato clinico del paziente: la ridotta funzionalità renale e cardiovascolare rappresentano i veri fattori di rischio.

Alla luce delle osservazioni secondo cui le reazioni più severe ai mezzi di contrasto possono essere sostenute da un meccanismo anafilattico, alcuni studi suggeriscono di sottoporre ad accurata visita allergologica tutti i pazienti con precedenti episodi di reazione avversa ai mezzi di contrasto.

Tuttavia, non esistono esami in grado di prevedere l’insorgenza di effetti secondari alla somministrazione del mezzo di contrasto.

È possibile prevenire gli effetti collaterali al mezzo di contrasto?

Gli studi sul trattamento con cortisonici e antistaminici per i pazienti a rischio di reazione avversa al mezzo di contrasto hanno evidenziato risultati discordanti. Non esiste ad oggi alcuno studio randomizzato, nell’uomo o nell’animale, che abbia provato l’efficacia di una profilassi con antistaminici e/o corticosteroidi nel prevenire le reazioni.

È stato osservato che la premedicazione con cortisonici ed antistaminici ha ridotto l’incidenza delle reazioni avverse lievi, senza modificare l’incidenza delle reazioni più gravi. Per i pazienti che abbiano mostrato gravi reazioni avverse è fondamentale somministrare un trattamento ad hoc nel primo minuto dalla comparsa dei sintomi.

L’utilizzo di mezzi di contrasto ipo-osmolari non ionici e della premedicazione, per quanto realizzata con procedure e modalità differenti, non hanno eliminato del tutto la probabilità di reazioni avverse.

Mezzi di contrasto e insufficienza renale

Capitolo a parte merita la nefropatia indotta da mezzi di contrasto. 
I mezzi di contrasto possono causare vasocostrizione dell’arteria tubulare renale e alterazione dell’emodinamica glomerulare.

In generale, prima di somministrare un mezzo di contrasto in tutti i pazienti è necessario dosare la creatinina serica e calcolare la velocità di filtrazione glomerulare (GFR):

  • Nei pazienti adeguatamente idratati e con funzionalità renale nella norma, è improbabile che si verifichi un’insufficienza renale acuta.
  • Nei pazienti con lieve alterazione della funzionalità renale, l’idratazione prima della somministrazione del mezzo di contrasto di solito evita il peggioramento del quadro renale.
  • 
Nei pazienti con alterazione renale di grado moderato-severo, bisogna invece prendere in considerazione indagini strumentali alternative.

Nei pazienti diabetici in trattamento con metformina, è raccomandata la sospensione del farmaco almeno 12 ore prima di un esame contrastografico; questo perché la metformina è stata associata a diversi casi di insufficienza renale e acidosi lattica in pazienti esposti a mezzi di contrasto.

Pertanto, per ridurre il rischio di nefropatia indotta da mezzi di contrasto, è importante:

  • Dosaggio creatinina e calcolo del GFR;
  • Evitare di ripetere la somministrazione di alte dosi a brevi intervalli;
  • Idratare il paziente adeguatamente per via endovenosa se necessario;
  • Utilizzare mezzi di contrasto non ionici a bassa osmolarità;
  • Interrompere il trattamento con ipoglicemizzanti orali almeno 12 ore prima dell’esecuzione dell’esame con mdc;
  • Evitare l’uso concomitante di farmaci che possono causare vasocostrizione renale (es. FANS).

Nella maggior parte dei casi di complicanze nefrotossiche, la funzionalità renale torna al valore basale senza uno specifico trattamento.

Mezzi di contrasto e patologie della tiroide

In caso di presenza di patologie tiroidee, la tireotossicosi indotta da mezzi di contrasto iodati è rara: lo iodio infatti non provoca alterazioni significative nei soggetti con funzionalità tiroidea normale.

I pazienti con morbo di Basedow e gozzo multi nodulare, invece, presentano un rischio superiore. Invece i soggetti con tireotossicosi non possono sottoporsi ad esami con mezzi di contrasto iodati perché tali pazienti rischiano di sviluppare una crisi tiroidea.

Da non dimenticare, inoltre, che i mezzi di contrasto iodati possono in tutti i pazienti alterare i valori degli esami ormonali tiroidei fino ad 8 settimane successive alla somministrazione del liquido stesso.

Data pubblicazione: 05 marzo 2012 Ultimo aggiornamento: 21 febbraio 2022

43 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

ho letto la sua illustrazione dei potenziali effetti collaterali o indesiderati dei mezzi di contrasto. Si da il caso che da neanche 2 settimane abbia effettuato una RM cardio con mezzo di contrasto paramagnetico. Ma , a parte che non ho sentito alcun effetto di alcun genere (neanche al momento dell'immissione ne' a posteriori, limitatamente a quelli piu' comuni e/o noti) , ho invece notato sin dal giorno successivo un drastico calo della potenzialita' sessuale che perdura . Percio' mi chiedo se sussista un potenziale nesso , sia pure mediato da effetti a livello vascolare. Le sarei grato se volesse darmi un suo parere . La ringrazio dottore.
Paolo

#2
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Gentile utente, gli effetti che lei nota non sono comunemente correlabili all'uso di mdc paramagnetico (gadolino). Non è una sostanza vasoattiva (anche se può dare rari effetti acuti ipotensivi)e non è in grado di superare la barriera ematoencefalica (a patto che essa sia integra). Se nesso causale c'è, è da ricercarsi eventualmente negli effetti collaterali di altri farmaci (ignoro se lei attua altra terapia cardiologica o meno). Comunque potrebbe essere solo una coincidenza per cui, come spesso succede, tutto scomparirà senza sequele. Cordiali saluti, a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

#3
Ex utente
Ex utente

La ringrazio del chiarimento. Ritengo di poter dedurre quindi che pure il fatto di non aver notato alcuna sensazione ne' durante ne' dopo la conclusione della RM rientri nella normalita'.

#4
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Si, l'assenza di quasivoglia segno o sintomo rientra in un' auspicabile normalità. Saluti.

#5
Ex utente
Ex utente

Salve,
ho eseguito RMN Encefalo e Tronco con mdc per una brutta emicrania, circa una settimana dopo ho avuto un'episodio di emiparesi (dalla parte dove mi era stato iniettato il mdc) seguito da parestesie sparse che continuano (attenuandosi di giorno in giorno) da più di un mese e mezzo. Inizialmente erano episodi molto forti e continui, ora stanno via via diminuendo e sono sempre più lievi. Potrebbe essere dipeso dal mdc? (Consideri che nel frattempo ho fatto milioni di accertamenti, analisi, e quant'altro, tutto negativo...)
Grazie per la risposta

#6
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

gentile Signora non ritengo plausibile che il mdc abbia potuto determinarle tale sintomatologia. Distinti Saluti

#7
Utente 374XXX
Utente 374XXX

Egregio Dottore,
Fra alcuni giorni dovrei effettuare una RM con mezzo di contrasto (gadolinio) al rachide cervicale e cranio, dopo averne già effettuata una solo al rachide cervicale senza mdc, dalla quale è rrisultata una infiammazione cervicale. Il neurologo però, volendo escludere la schlerosi multipla, della quale ho la maggior parte dei sintomi, vuole farmi ripetere l'esame estendendolo al cranio e con mdc.
Sono terrorizzata da questo mdc che mi dovrebbero iniettare e, dopo aver letto il suo articolo, così ben dettagliato, non mi sono per niente tranquillizzata.
Ho 55 anni e ho avuto varie allergie nella mia vita, la maggior parte delle quali sono sparite, come la rinite e l'asma allergiche causate da graminacee e acari della polvere. Ho ancora l'allergia ai metalli, nichel ma a volte anche altre leghe. Non so se sono ancora allergica ai sulfamidici, in quanto da 30 anni non ne ho più assunti. Non ho mai avuto allergie alimentari. Queste sono le informazioni che ho dato al medico prima della RM, il quale mi ha detto che senza almeno un giorno di profilassi, non avrei potuto farla col mdc.
Vorrei sapere come si fa ad affrontare questo esame, senza alcuna certezza che il mdc non ti provochi allergia e senza alcuna certezza che la profilassi serva a scongiurarla.
Sinceramente non mi sento pronta a farlo anche se é molto importante.
Lei cosa mi consiglia?
La ringrazio e saluto cordialmente.

#8
Utente 347XXX
Utente 347XXX

Due giorni.fa ho fatto una risonanza magneticaj al seno con mezzo d.i contrasto. Dalla sera del giorno dell'esame mi gira la testa. Anche ieri tutto il giorno e questa mattina (due gg dopo)
Sono ipotiroidea e prendo eutirox 50.
Da alcuni mesi ho sempre male alla parte destra dell'addome. Sono stata operata per un nodulo al seno da circa un mese.
è normale questo giuramento di testa? Devo chiamare il medico?

#9
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Leggo solo ora e con qualche giorno di ritardo le sue osservazioni e domande, credo che nel frattempo abbia risolto. I suoi fastidi sono correlabili alla somministrazione di mdc (effetti collaterali prevedibili). I tempi invece sono un po' lunghi. Deve solo smaltire il mdc, beva tanto, e se i fastidi persistono consulti il suo medico.
Saluti.

#10
Utente 347XXX
Utente 347XXX

La ringrazio per la risposta dottore. Per fortuna il problema si è risolto il giorno stesso in cui le ho scritto. Ero piuttosto preoccupata. Il suo parere sui tempi un po' lunghi lo tengo presente per gli altri accertamenti che dovrò fare in futuro, lo riferiro' ai medici
Grazie ancora

#11
Ex utente
Ex utente

Buonasera ,sono una ragazza di 26 anni che sia lo scorso anno che oggi stesso ha dovuto sottoporsi a rm con mezzo di contrasto per sospette lesioni vascolari . Quando mi viene somministrato il contrasto ho avvertito sia l'anno scoriso sia questa volta sensazioni momentaneo come calore, sapore leggermente ferroso in gola e formicolii al lato destro della bocca (tipo anestesia del dentista). A fine rm ho sempre avvertito il personale di questi sintomi, ma mi è stato detto che formicolii non sono tipici da reazioni al Mdc e mi hanno sempre "liquidata" in quanto, tempo di rivestirmi, il formicolio alla bocca era già passato. Dura insomma dieci minuti circa, tra iniezione, esame e il rivestimi . Ho letto questo suo articolo in cui parla di parentesie , considerate come una delle reazioni severe al mdc e mi sono presa un po paura. Può un formicolio alla bocca temporaneo della durata di così pochi minuti essere sintomo di allergia al contrasto?

#12
Ex utente
Ex utente

Ho dimenticato di dirle che la rm e stata fatta ellebcefalo e al tronco encefalite.

#13
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Signora i sintomi che Lei riferisce sono abbastanza comuni inquadrabili come effetti secondari transitori. Potrebbe essere utile sapere quale sostanza è stata utilizzata per il contrasto ed al limite verificare un'eventuale sensibilizzazione al Nichel. Faccia comunque presente l'accaduto nei successivi esami. distinti Saluti

#14
Ex utente
Ex utente

Gentile Dottore,

Mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla 6 mesi fa e venerdì ho effettuato la seconda risonanza di controllo con mdc. Non ho avuto problemi nelle due risonanze precedenti con il mdc e nemmeno questa volta. Tuttavia, a distanza di 6 ore, ho avuto una forte emicrania in zona sopraccigliare, nasale e tempia destra, che è passata poi con qualche goccia di Novalgina. In questi giorni non ho accusato più alcun problema. Ho pensato fosse dovuto anche al fatto che si trattava del primo giorno di ciclo mestruale, un po' di raffreddore e una temperatura esterna particolarmente elevata. Possono essere state delle concause di questa emicrania o devo pensare a qualche effetto collaterale del mdc?

Grazie.

#15
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Gentle Signora da quello che racconta credo che la sua lettura..o per meglio dire..la sua diagnosi (ciclo..raffreddore e caldo) possa essere la più verosimile e la più corretta. Non mi preoccuperei più di tanto ora e per il futuro. Magari, se dovesse avere in futuro necessita' di indagini con mdc spieghi comunque al medico ed al radiologo cio che è avvenuto. Non si tratta comunque di reazione allergica. Distinti Saluti

#16
Utente 471XXX
Utente 471XXX

Salve posso chiederle un informazione oggi ho fatto una risonanza alla testa con mdc e appena mi sono sdraiato ho avuto un forte dolore al petto lato sinistro davanti e dietro. Preciso che a novembre ho fatto una visita al cuore e risulta tutto regolare secondo lei posso attribuire il dolore al mdc oppure cosa faccio grazie

#17
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

...non credo ci sia associazione sulla sintomatologia riportata e una ipersensibilità al mdc...credo sia un disturbo transitorio a mio parere difficilmente correlabile al mezzo di contrasto...distinti saluti

#18
Utente 465XXX
Utente 465XXX

Salve, ieri ho effettuato una risonanza con mdc. Avendo problemi di ipertiroidismo e si pensa ad una insufficienza cardiaca trovata qualche anno fa, potrei riscontrare problemi tardivi? Al momento dell'esame non mi sono state poste domande di questo tipo e successivamente ho letto su internet che si potrebbero riscontrare problemi con pazienti con questi problemi.
Non so che mezzo di contrasto sia stato usato.
Inoltre dopo 12 ore è possibile assumere fans? Al momento ho solo un po' di tachicardia. La ringrazio.

#19
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Gentile Signora, non credo sinceramente che passata la fase acuta si possano verificare eventi avversi significativi. Se proprio necessario usare FANS è consigliabile paracetamolo o tramadolo ( per lo scarso effetto di questi due farmaci sul rene ). distinti saluti ed in bocca al lupo per l'esito dell'esame.

#20
Utente 465XXX
Utente 465XXX

Quindi dopo più di un giorno dall'esame è impossibile si verifichi tireitossicosi?
La ringrazio molto per la risposta è stato disponibilissimo.

#21
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

...se ho capito bene lei ha fatto una risonanza, esame per il quale si norma si usano mezzi di contrasto non iodati e quindi con assenza di effetti diretti sul metabolismo della tiroide...saluti

#22
Utente 285XXX
Utente 285XXX

Salve, sono stata sottoposta a TAC lombosacrale con mdc. Ero piuttosto preparata ai classici effetti durante il trattamento e ho gestito abbastanza bene calore, senso di bagnato, nausea etc.
L'effetto che però mi ha totalmente spiazzato e preoccupato è stato un tremore importante.
Il tremore è iniziato in modo lieve, prima su una gamba e poi si è diffuso prepotentemente in tutto il corpo. Ero come presa da piccole convulsioni che non riuscivo a controllare e la cosa è andata crescendo sino al termine, in cui stavo per chiedere di fermare tutto (o comunque credo avrebbero fermato loro per l'impossibilità di acquisire immagini stabili). Il tremore è proseguito anche nei minuti successivi, in cui non sono stata in grado di scendere dal lettino e reggermi sulle mie gambe (penso 2-3 minuti). Paradossalmente, al tremore si è contrapposto uno strano senso di torpore-paralisi, nel senso che quando mi hanno chiesto di riabbassare le braccia lungo il corpo, io non ero convinta di poterle muovere autonomamente (cosa che però sono riuscita a fare anche se a fatica). Inoltre anche mantenere l'aria senza respirare è stato un po' difficile.

A distanza di diverse ore ho ancora nausea, mal di testa, debolezza muscolare e malessere generale.

Avevo reagito in modo simile anche circa 2 mesi fa per una RMN senza contrasto.

E' normale il tremore? Ritenete questi effetti degni di una qualche attenzione, forse anche indicativi di un sospetto problema neurologico o muscolare? A quale specialista dovrei segnalarli?

#23
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

...quello che descrive mi fa pensare più ad un effetto neurologico..forse su base irritativa...lo farei presente al neurochirurgo..immagino che per sottoporsi a detti esami si sta indagando un'ernia o una discopatia...in ogni caso in futuro lo faccia comunque presente anche al radiologo per opportuna medicazione..
distinti saluti

#24
Utente 285XXX
Utente 285XXX

Grazie per la gentilissima risposta.
Il neurochirurgo per ora non mi segue.
La tac è stata richiesta per un'opacità sospetta trovata per caso in una rx (dopo RMN pulita), prescritta da reumatologo. Di recente mi segue anche un neurologo per il quale sono in attesa di accertamenti, quindi immagino dovrò segnalarlo anche in quella sede.
Grazie ancora!

#25
Utente 467XXX
Utente 467XXX

Ho fatto stamattina una Tac con Mdc. Purtroppo è tutto il giorno che ho scariche diarroiche devo preoccuparmi? Potrebbe essere una reazione allergica al mezzo di contrasto?

#26
Utente 503XXX
Utente 503XXX

Salve, ieri ho subito una tc total body con mdc su apparecchiatura "Revolution" per minimizzare gli effetti avversi essendo diventato da un anno monorene ma oggi mi ritrovo con il labbro inferiore gonfio e dolorante. Alla mia domanda ieri mi è stato detto che usavano 150cc di contrasto "Iodato e che dopo le due flebo di fisiologica che mi hanno fatto avrei dovuto bere molto per evacuarlo. Ho paura che per analizzare il cranio abbiano usato troppa potenza... cosa ne pensa? Grazie

#27
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

...gentile Signore..l'evento avverso da Lei registrato è abbastanza comune. trattasi di evento transitorio che non lasca sequele. Potenza non è il termine che utilizzerei: dosi e quantità di mezzo di contrasto vengono valutate dal radiologo in funzione di una serie di parametri antropometrici e funzionali variabili da individuo ad individuo ed a seconda di cosa si vuole studiare. I consigli che le hanno dato (bere tanto) sono corretti. Non si preoccupi, nel giro di 36/48 ore la manifestazione scemerà. Distinti saluti

#28
Utente 503XXX
Utente 503XXX

Grazie dottore della tempestiva risposta, in effetti credo che oggi vada già meglio. Con il termine "potenza" mi riferivo alla dose di radiazioni emesse dalla macchina durante le scansioni. Mi ha certamente tranquillizzato la notizia che è un evento comune. Grazie ancora e buon lavoro. Marco

#29
Utente 507XXX
Utente 507XXX

Buon giorno dottor Valerio, le chiedo consiglio.
Soffro di probabile ma ancora da accertare infiammazione dei trigemini, mi viene male o a tutta la faccia maggiormente nell'arcata sopracciliare nell'incavo sopra all'occhio e sotto nello zigomo, a volte con nevralgia ai denti a volte anche con dolore trafitto a sinistra o a destra circa a metà cranio, a volte da ambo i lati.

il dolore mi viene spesso nel periodo freddo ed è come se si infiammasse tutto, spesso inoltre mi formicola e tira la faccia e solitamente dura uno massimo 2 giorni notte compresa, prima assumevo OKI e mi passava.
Adesso da quasi due settimane mi fa male e non mi passa con nulla di quello che mi hanno dato, ne Tachipirina 1000, ne Brexin, ne Brufen, tant'è che dopo un episodio di una fitta molto dolorosa in testa oltre alla onnipresente docenza al volto e al resto della testa mi sono convinto che era ora di andare a farmi vedere da un neurologo e così ho fatto.

Ho già fatto Tac senza liquido di contrasto e una visita dall'otorino laringoiatra per verificare
Mi ha prescritto i seguenti esami:

Risonanza Magnetica/RM) cervello tronco encefalico

Angio-rm del distretto vascolareintracranico o vasidel collosenza contrasto

Chiamando per ospedali e informandomi ho capito che senza mezzo di contrasto si vede poco o nulla

Ma sono un po' spaventato dal mezzo di contrasto perché l'anno scorso per dei problemi ai reni, calcoli avevo fatto una Tac col liquido di contrasto nello specifico Ultravist 370,90 ml, e a seguito dell'esame avevo avuto una reazione allergica, cito la descrizione dell'esaminatore con la comparsa di alcuni pomfia livello fronte nasale rapidamente regrediti dopo la somministrazione di terapia antistaminica in fusione e.v.

Ora ho un po' il terrore di usare il liquido di contrasto per paura di conseguenze gravi quali shock anafilattico, anche se so che preventivamente si possono prendere su prescrizione antistaminici

Le domande sono due:

1) è vero che senza liquido di contrasto si vede poco o nulla e per un indagine più approfondita sarebbe indispensabile?

2) Sono giustificati i miei timori riguardo al liquido di contrasto? oppure ci sono vari liquidi di contrasto che potrebbero non darmi problemi?


Mi scuso per essermi dilungato
Per ora la ringrazio

Saluti
Alessandro

#30
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

...la diagnostica con mezzo di contrasto ovviamente permette valutazioni specifiche che un esame senza mdc non permette di fare..il mezzo di contrasto usato per le RMN è strutturalmente completamente diverso dal mdc usato in Tc e radiologia convenzionale...ed il rischio di eventi avversi è statisticamente e probabilisticamente nettamente inferiore...come lei diceva può essere comunque utile sottoporsi a premeditazione...distinti saluti

#31
Utente 507XXX
Utente 507XXX

Grazie mille per la risposta Dottor Valerio, mi ha rassicurato, mi sento meno in ansia ora.
grazie di cuore
Buona giornata

#32
Utente 583XXX
Utente 583XXX

Buona Sera Professore, volevo domandarLe se in seguito a coronarografia, quindi dopo somministrazione del mdc, è possibile avvertire oltre che giramenti di testa, anche problemi di digestione? La ringrazio anticipatamente per la risposta ed invio cordiali saluti

#33
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

...Gentile Signora i disturbi da Lei evidenziati possono verosimilmente ricondursi al mdc, ma sono in parte anche legati alla procedura da Lei subita e ad una legittima e giustificata componente emotiva pre e post procedurale. Spesso i pazienti lamentano disturbi gastrointestinali (meteorismo, nausea, senso di vomito) e cefalea. L'unica cosa che mi sento di consigliarLe è riposo ed acqua/idratazione,vedrà che nel giro di pochi giorni tutto si risolverà. Distinti saluti e soprattutto in bocca al lupo per la sua salute ed il suo recupero, a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

#34
Utente 583XXX
Utente 583XXX

La ringrazio moltissimo per la tempestiva risposta.
Farò come da Lei consigliato per tornare a stare bene. Cordiali saluti

#35
Utente 586XXX
Utente 586XXX

Buongiorno, volevo un suo parere, il prossimo mese mia figlia dovrà fare una Risonanza magnetica con mezzo di contrasto all'encefalo, leggendo ho visto che se si hanno allergie è il caso di eseguire il protocollo preventivo...ora mia figlia è allergica all'ibuprofene e chetoprofene, con angioedema nella zona oculare, non so se sia allergica al mezzo di contrasto perche è la prima volta che fa questo esame, cosa mi consiglia?è il caso di eseguire il protocollo preventivo? Grazie

#36
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Gentile Signora, la valutazione della somministrazione di premedicazione per esami con mezzo di contrasto deve essere fatta in maniera specifica. In generale le allergie/reazioni da Lei riferite non costituiscono controindicazioni ad esami con mdc. Altri fattori di rischio (asma, allergia al nichel) e la reale necessità del mdc, sono da valutare appunto caso per caso. Rispetto agli altri mezzi di contrasto, i chelati del gadolinio, presentano un profilo di sicurezza complessivamente rassicurante per frequenza e gravità delle reazioni (solitamente orticaria). Tutti gli studi (pochi) sottolineano comunque l’importanza di adeguata e preventiva valutazione dei rischi ed evidenziano che il beneficio della premedicazione, pur rilevato in maniera statisticamente significativa, è scarsamente quantificabile. Io suggerisco sempre una chiacchierata con l'allergologo ed un controllo laboratoristico della funzione renale. distinti saluti

#37
Utente 602XXX
Utente 602XXX

Buongiorno Dottore
Ho effettuato una risonanza magnetica all'encefalo, con mezzo di contrasto, dopo un giorno ho iniziato a soffrire di ritenzione urinaria, con poco stimolo e minzione di breve durata. Vorrei, completare, dicendo che ho effettuato la terapia anti allergia prima dell'esame, con Deltacortene, Antra (gastroprotettore) e come antistaminico mi è stato iniettato il Trimeton.
Sono passati 10 giorni dalla Risonanza magnetica e mi chiedo se, in qualche modo, centri con questo mio disturbo. Grazie

#38
Utente 688XXX
Utente 688XXX

Buongiorno,
una settimana fa circa (mattina) ho eseguito una RM con galdolinio al rachide cervico-dorsale. Non ho allergie, il post esame è andato bene.
Il pomeriggio, però, ho avvertito una sensazione di dispnea ( sentivo un peso dietro alle scapole), a cui non ho dato particolarmente peso. Di notte, mi sono svegliata per una forte sensazione di calore e bruciore lungo il braccio dell'iniezione ( diventato rosso e gonfio) e la parte toracica corrispondente.
Questa sensazione è aumentata i giorni successivi, includendo anche l'altra parte della schiena ( soprattutto tra le scapole), uno sgradevole sapore di metallo in bocca e le gola molto irritata nausea e sensazione da.reflusso gastrico ( calore, bruciore lungo tratto digerente), di cui non soffro.
Ora, sembra che i sintomi si siano un po' attenuati
Però persistono queste sensazioni di calore "interno" ( specialmente tra le scapole e l'emicostato sin) e il braccio in po' intorpidito. Può essere una reazione avversa un po' dura da smaltire al liquido di contrasto?
In p.soccorso mi hanno detto che è impossibile, ma da quello che scrive e da altre fonti sembra possa succedere.
Grazie per la risposta

#39
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Signora da quello che descrive sembra esserci correlazione, strano comunque visto il tempo trascorso. Beva molto e se necessario può assumere un gastroprotettore ed un antinfiammatorio, anche se sono sicuramente sintomi transitori per fortuna lievi. Talvolta tali episodi si verificano in generale negli allergici, possono essere correlati all’alimentazione e non per forza ad un’allergia alimentare o anche in persone con allergia ad apteni metallici.
Distinti Saluti

#40
Utente 688XXX
Utente 688XXX

Buonasera dottore, la ringrazio molto per aver risposto.
In effetti in questo periodo il mio fisico è abbastanza stressato, ho dovuto assumere diverse tipologie di farmaci ( cosa a cui non sono abituata), da terapie cortisoniche, paracetamolo, FANS - magari il contrasto contrasto ha dato il cosiddetto "colpo di grazia". Quando però in pronto soccorso mi hanno detto che era impossibile, mi sono preoccupata- il dolore era intenso e non mi spiegavo questo sapore metallico ed irritazione alla gola ( tra le altre cose). Approfitto della sua gentilezza per chiederle che cosa sono gli apteni metallici. Grazie ancora!

#41
Utente 688XXX
Utente 688XXX

Un'ultima cosa!
Mi sono dimenticata di scrivere che, qualche giorno prima di andare al p.s., ho contattato il mio medico che escludeva il galdolinio, ma per precauzione mi ha detto di prendere del Deltacortene (3 cpr, una al giorno).
Dato che non avevo visto benefici, mi ha poi suggerito di andare in ospedale. Non so se questo dettaglio possa cambiare la sua valutazione precedente- buona serata a lei!

#42
Dr. Valerio Langella
Dr. Valerio Langella

Come lei ha puntualmente notato credo che con tutti i farmaci presi, il mdc abbia dato il colpo di grazia come lei lo definisce. Nella speranza che lei con tutti questi farmaci abbia protetto stomaco ed intestino adeguatasi mi permetto di osservare che il sapore metallico è verosimilmente da attribuirai proprio allo stomaco/reflusso. Il nichel è un aptene metallico, il cobalto etc ed è stata segnalata associazione tra allergia ad apteni metallici e reazioni al gadolino..ma è solo un’ipotesi. Ritengo più probabile un mix di eventi che per sua tranquillità sappia che si esauriranno da soli.Distinti Saluti

#43
Utente 688XXX
Utente 688XXX

La ringrazio dottore, è stato molto gentile - le auguro una buona giornata!

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