Mancanza d'erezione, ne soffre un ragazzo su venti

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Si e' svolto a Torino, in concomitanza del suggestivo salone dell'auto, il congresso di andrologia della Sia, societa' italiana di andrologia, presieduta dal Prof. Furio Pirozzi Farina.

Tanti i temi sapientemente trattati, dall'assenza di educazione emozionale e sessuale, alla pandemia di deficit erettivo, alle malattie sessualmente trasmissibili, al doloroso aspetto correlato all'infertilita' maschile , alla scarsa cultura della prevenzione .

Un dato che e' emerso dai lavori scientifici e' quello che correla il deficit erettivo ad una percentuale pari ad un ragazzo su venti

Giovani maschi che dolorosamente e con grande sconforto e disagio, giorno dopo giorno, fanno i conti con una sessualita' problematica, non soddisfacente e soprattutto che correla ad una totale assenza di conoscenza della stessa.

Quali sono i fattori che correlano con queste problematiche erettive?

La mancanza di un'adeguata educazione emozionale e sessuale sembra essere il primo ambito da attenzionare.

L' educazione emozionale e sessuale, dovrebbe essere obbligatoria, come in tanti paesi della comunita' europea, al fine di un lavoro di costante formazione dei giovani.

I primi " docenti e formatori" , dovrebbero essere i genitori per seguire poi, gli insegnanti con un progetto per una scuola" sessuata" , una scuola che si occupi non solo di matematica o italiano, ma che aiuti i ragazzi a far fronte alle inevitabili ansie da prestazione, da impreparazione ed assenza di elementi veritieri e fruibili nel loro quotidiano , extra banchi scolastici.

Il messaggio degli andrologi al 28 esimo congresso Sia, e' chiaro:

-Maggiore formazione ed educazione sessuale

-Maggiore prevenzione di mst

-Attenzione alla salute sessuale e riproduttiva maschile e sani stili di vita.

-L'andrologo, dovrebbe essere come il ginecologo per le donne, strettamente correlato al concetto di salute sessuale e prevenzione.

Una sessione, molto interessante, e' stata quella dedicata al DIG, disturbo di identita' di genere, con i lavori e l'esperienza della scuola Torinese, dalla presa in carico del paziente, dai protocolli adoperati e dal follow up post- operatorio.

L'impatto che i media ed internet hanno sulla sessualita ' dei giovani, non e' sempre formativo, ma spesso li mette in contatto con immagini correlate ad una sessualita' ginnica, acrobatica , spesso caratterizzata da genitali dalle dimensioni spropositate , con coiti prolungati e falsamente veritieri.

La sessualita' umana e' sicuramenteun universo complesso e sfaccettato, imprescindibile dall'aspetto anatomo- funzionale , dall' aspetto psichico sottostante, dalla relazione che la contiene e, mai estrapolabile dal momento storico in cui abita.

 

Data pubblicazione: 07 ottobre 2012 Ultimo aggiornamento: 13 ottobre 2012

20 commenti

#3
Utente 269XXX
Utente 269XXX

Credo che il problema della mancanza dell'educazione sessuale sia molto legato al fatto che da noi l'educazione sessuale entra spesso in contrasto con l'educazione religiosa.

Non ricordo dove avevo letto che un'associazione cattolica diceva che nei paesi dove c'è educazione sessuale c'è anche sessualità precoce e quindi gravidanze giovanili. E questo era un buon motivo per evitare l'educazione sessuale da giovani.

Non ricordo neanche dove, ma mi sembra di aver letto anche che i paesi in cui ci sono più aborti clandestini sono proprio quelli dove l'educazione religiosa è più marcata, e la cosa veniva spiegata con il fatto che c'è maggiore ignoranza sessuale e siccome è segno di vergogna l'aver avuto rapporti, la cosa va tenuta nascosta.

#4
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
Grazie di avere scritto le sue interessanti riflessioni .
Credo che i retaggi culturali correlati all' educazione cattolica, non siano affatto da sottovalutare, ma personalmente credo che una precoce e costante educazione emozionale e sessuale, correli con una sessualita' piu' consapevole e meno improntata a comportamenti a rischio, rischio di gravidanze non volute, di interruzioni di gravidanza, di contraccezione d' emergenza, di MST, ecc....
Studi di psico- sessuologia dimostrano come in popolazioni giovanili a cui e' stata offerta un ' adeguata educazione sessuale, l' eta' della " prima volta" si innalza intorno ai 16 anni, la sessualita' e' piu' consapevole , vissuta con un a maggiore percezione del rischio, con un' adeguata contraccezione e, spesso viene correlata all' amore, elemento da non sottovalutare.
Aborti clandestini, rischi per la salute, sessualita' non consapelove, disfunzioni sessuali con causa psicogena e relazionale, sono spesso il frutto di una latitanza educativa e dell' assenZa di una indispensabile educazione emozionale e sessuale.
Cordialmente
Valeria Randone

#5
Dr. Amleto Petrarca
Dr. Amleto Petrarca

L'educazione sessuale nel nostro paese, purtroppo credo sia pari a zero. Spesso, anche durante le consulenze con adolescenti, si evidenzia come l'aspetto sessuale non è stato per nulla considerato dai genitori, e questo crea sicuramente un falso mito. Ormai, e condivido pienamente con la dott.ssa Randone, internet e i media fanno le veci genitoriali. In che modo? Su questo possiamo stendere un velo ultra pietoso, che conduce persone gia di per se fragili, a diventarlo ancora di più se non fanno sesso almeno 5 volte di fila, se durano meno di un' ora, ecc... Per non parlare dei media, che sempre più spesso e volentieri hanno come ospiti di eccezione nelle serate, personaggi come Rocco Siffredi che mangia le patatine. Mettendo da parte personaggi di una certa importanza culturale, come
se fosse muffa, ormai roba di altri tempi. Penso, invece, sia più che giusto Pianificare un vero e proprio iter: genitori-scuola.
Amleto Petrarca

#6
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Salve Amleto,
Sacrosante parole.
due variabili abitano l' immaginario giovanile:
"dimensione " degli organi genitali e " durata " della prestazione sessuale, aderente ai modelli falsamente veritieri del web.
Una scuola " sessuata" e dei genitori, presi per mano affinche' possano a loro volta prendere per mano i loro figli, sarebbe la strada verso giovani piu' responsabili ed adulti sessualmente consapevoli e perche' no, anche felici
Valeria Randone

#7
Dr. Willy Murgolo
Dr. Willy Murgolo

Dott.ssa Valeria. almeno il 50% del 20% da lei segnalato soffre di un deficit erettivo per cause fisiche di tipo ormonale, neurologico, malformazioni varie. ma soprattutto vascolari. Non ritiene che in questi casi. strettamente considerando. che l'educazione sessuale sia ininfluente ? Una fuga venosa, ad esempio, verrà sanata dall'androchirurgo, altrimenti resterà tale non ostante gli sforzi psicoterapici e le buone intenzioni di una preventiva e corretta educazione sessuale, coordinate la cui presenza potrebbe accelerare, ovviamente, il ricorso al chirurgo.
Willy Murgolo

#9
Dr.ssa Franca Esposito
Dr.ssa Franca Esposito

Direi che i gli studi presentati al Congresso di Andrologia rendano ragione di vari temi in materia di cultura sessuologica.
se fosse diffusa una maggiore formazione scolastica in tema di Sessuologia essa darebbe modo ai giovani di avere una visione più' corretta e panoramica dei disturbi sessuali.
Le cause vascoLari, ormonali, neurologiche e, aggiungerei tossiche (tossicodipendenze protratte) dovrebbero essere considerate preliminarmente a quelle psicogene delle probabili cause e preliminarmente escluse.
Si eviterebbe percio'l'emergere emozionaLe del rovinoso compLesso "se non sono Rocco Siffredi non sono nulla".

#10
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Grazie Franca,
Acute osservazioni, mi trovi in perfetta sintonia con il Tuo pensiero.
Delle cause " altre" cioe' organiche non ho affatto fatto cenno, sia perche' non attinenti ai lavori sulla popolazione giovanile, che perche' non di mia competenza.
Un caro saluto e buon lavoro!
Valeria

#11
Dr. Willy Murgolo
Dr. Willy Murgolo



Dott.ssa Valeria,

Un dato che e' emerso dai lavori scientifici e' quello che correla il deficit erettivo, al 20 % della popolazione giovanile.

Quali sono i fattori che correlano con questo 20% di disfunzioni sessuali?

Secondo me, per evitare malintesi sarebbe corretto dire <<..Un dato che e' emerso dai lavori scientifici e' quello che correla il deficit erettivo SU BASE PSICOGENA al 20 % della popolazione giovanile..>>

Cari saluti

#19
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Ben accetto caro Giovanni,
credo fermamente nella sinergia degli interventi e delle formazioni e, soprattutto dell'inscindibilità psiche-soma, ancor di più quando si parla di sessualità, terreno talmente complesso e scarsamente correlato all'"organo compromesso", per il quale lo studio e la disamina delle variabili psichiche e relazionali, non può affatto essere opzionale.
Buona domenica
Valeria

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#20
Dr. Willy Murgolo
Dr. Willy Murgolo

Svelato l'arcano- >>..un ragazzo su 20 era nascosto nel titolo..>>
Chiedo scusa.

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