Ruolo del testosterone nel riflesso eiaculatorio

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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Il testosterone (T) gioca un ruolo cruciale nella risposta sessuale maschile agendo sia a livello centrale sia a livello periferico . In particolare, diverse evidenze dimostrano come il T rappresenti il carburante per la regolazione del desiderio sessuale maschile oltre a regolare il trofismo dei corpi cavernosi e diverse tappe enzimatiche coinvolte nei processi di tumescenza e detumescenza peniena.

Dati recenti provenienti da modelli animali e studi clinici sembrano, inoltre, supportare un ruolo del T nel controllo del riflesso eiaculatorio. Keleta e collaboratori  hanno di­mostrato come il trattamento a lungo termine con T in ratti comporti una riduzione dei livelli cerebrali di serotonina, principale mediatore centrale del riflesso eiaculatorio. Nuclei spinali coinvolti nel controllo eiaculatorio come il nucleo del nervo bulbo-cavernoso sono androgeno-dipendenti .

Analogamente muscoli coinvolti nella fase espulsiva del riflesso eiaculatorio come il musco­lo bulbo-cavernoso e altri muscoli del pavimento pelvico sono profondamente influenzati dai livelli degli androgeni circolanti .

Il T influenza positivamente anche la fase di emissione del riflesso eiaculatorio. II sistema integrato NO-PDE5, uno dei fattori più importanti coinvolti nella contrattilità del tratto genitale maschile (MGT), è in effetti modulato dal T. Modelli sperimentali di ipogonadi­smo ipogonadotropo sono caratterizzati da una riduzione della espressione di PDE5 con secondaria ridotta contrattilità delle vie del MGT. Tale situazione è totalmente revertita dalla somministrazione di T.

Le evidenze cliniche sono in linea con i dati sperimentali: pazienti con eiaculazione precoce si caratterizzano per livelli più elevati di T, mentre soggetti con eiaculazione ritardata sono più frequentemente ipogonadici .

In conclusione, i livelli circolati di androgeni sembrano modulare il riflesso eiaculatorio ma­schile attraverso diversi meccanismi. In presenza di un'eiaculazione ritardata è opportuno escludere un ipogonadismo. Sono in corso studi per verificare se e come la correzione dei livelli di T in pazienti con eiaculazione ritardala possa portare ad un miglioramento dei tempi eiaculatori.

 

 

  • Corona G, Maggi M. The role of testosterone in erectile dysfunction. Nat Rev Urol 2010. 2:46-55
  • Keleta YB et al. Behavioral effects of pubertal anabolic androgenic steroid exposure in male rats with low serotonin. Brain Res. 2002;1132:129-38.
  • Kicman AT. Pharmacology of anabolic steroids. Br J Pharmacol. 2008;154:502-521.
  • Corona G et al. Premature and delayed ejaculation: two ends of a single continuum influenced by hor­monal milieu. Int J Androl. 201;34:41-48.

 

Data pubblicazione: 05 novembre 2014

Autore

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Università La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43740.

Specialista con lode in Medicina e Chirurgia e Urologia, perfezionato in Ecografia Nefro-Urologica e Andrologia. Responsabile di moduli urologici e andrologici in strutture sanitarie di rilievo, con competenze avanzate in ecografia apparato urogenitale e urodinamica. Direttore sanitario e presidente ARCUG, con master in Psicosessuologia e riconoscimenti in fisiopatologia della riproduzione umana.

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