Più fertili con una dieta sana

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Questa osservazione, anche se apparentemente un po’ scontata, ci viene ora, ancora una volta, riconfermata da un importante studio osservazionale, presentato dall’Istituto di Urologia dell'Ospedale San Raffaele di Milano al 31° Meeting annuale della European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE), che si sta tenendo in questi giorni a Lisbona.

La ricerca ha valutato retrospettivamente i questionari compilati da 1134 persone che avevano richiesto una consulenza alla struttura milanese.

Questa popolazione è stata divisa in soggetti fertili (quelli con prole recente, nei precedenti 12 mesi) ed infertili (quelli senza prole, nonostante rapporti non protetti, nel corso sempre di 12 mesi).

In queste due popolazioni le differenze nelle abitudini alimentari sono apparse staticamente molto rilevanti: negli uomini fertili il 44% consumava più di cinque porzioni di vegetali contro il 34% degli infertili; i fertili inoltre consumavano più uova rispetto alle persone con problemi a concepire; nessuna differenza è stata invece segnalata nei differenti consumi di cereali, carne e pesce.

Altro dato interessante osservato era l'effetto negativo del consumo di grassi artificiali saturi che, come si sa, diminuiscono in modo significativo la fertilità aumentando le infiammazioni e i problemi all’ovulazione, alla fertilizzazione degli ovociti e allo sviluppo iniziale dell’embrione.

Diversi studi avevano già dato indicazioni precise ad utilizzare grassi naturali, mono o polinsaturi che hanno invece effetti positivi sulla fertilità perché riducono i processi infiammatori e la presenza di quote eccessive di colesterolo, non utile alla produzione di alcuni ormoni.

Altra osservazione interessante, emersa sempre da questo studio italiano presentato qui a Lisbona, è che tra i soggetti fertili, sia uomini che donne, vi era una più alta percentuale di non fumatori e di moderati consumatori di bevande alcooliche.

Questi dati ci confermano la corretta direzione da tenere e ci riconfermano che quello che si mangia è molto importante per lo sviluppo di follicoli ed ovociti normali e anche per la produzione di spermatozoi capaci appunto di fertilizzare questi ovociti.

 

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Data pubblicazione: 17 giugno 2015

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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