Spermatogenesi nuovo studio.

Dottore, ma devo fare per forza la biopsia per cercare gli spermatozoi?

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Nei casi di infertilità maschile con spermiogrammi caratterizzati da grave oligoastenoteratozoospermia o azoospermia, al di là di classificare forme secretive e ostruttive, ci troviamo spesso a proporre, nei casi più severi, la ricerca di spermatozoi con tecniche più invasive, come biopsie del tessuto testicolare.

Spermatogenesi: lo studio su una nuova tecnica

Il tasso di recupero degli spermatozoi con la tecnica di microdissezione (Micro-TESE) varia dal 25% al ​​60%. Pertanto, è necessario stabilire criteri di selezione oggettivi per identificare i tubuli seminiferi con gli spermatozoi.

Obiettivo di una recente ricerca di autori giapponesi era sviluppare un metodo per identificare la spermatogenesi senza sezionare i tessuti testicolari. Ne riportiamo una descrizione generale e i risultati che sono stati pubblicati nei primi giorni del 2023 su Wiley Online Library [1].

Come si è svolto lo studio?

La tecnica è molto complessa e sarebbe eccessivo descriverla in questo blog, procediamo quindi descrivendone i passaggi chiave:

  • I tessuti testicolari di ratti normali di 10 settimane sono stati fissati con paraformaldeide al 4%.
  •  È stata eseguita l'etichettatura fluorescente dei nuclei del tubulo seminifero e dell'F-actina e i campioni sono stati osservati senza sezionamento utilizzando un microscopio multifotonico.
  •  I ratti criptorchidi sono stati usati come modello di testicolo privo di spermatidi allungati.
  • Le immagini multifotone sono state confrontate con le immagini dei normali tubuli seminiferi.
  • Inoltre, i tubuli seminiferi di ratti normali di 10 settimane sono stati etichettati mediante iniezione interstiziale testicolare di sonde fluorescenti e osservati da un microscopio multifotonico senza fissazione.
  • Sono state confrontate le immagini colorate con etichettatura terminale della desossinucleotidil transferasi dUTP (TUNEL) di testicoli normali e con sonda iniettata.

Risultati

Nei tubuli seminiferi fissati sono stati identificati spermatidi allungati. Inoltre, è stata osservata F-actina apicale (ES apicale) intorno agli spermatidi allungati.

Nei testicoli criptorchidi non sono stati osservati spermatidi allungati e F-actina dell'ES apicale.

Nei testicoli iniettati con sonde fluorescenti, è stata osservata F-actina dell'ES apicale e sono stati identificati gli stadi spermatogenici

Conclusioni

L'epitelio seminifero potrebbe essere osservato senza sezionare i tessuti mediante sonde fluorescenti e un microscopio multifotone.

Il metodo ha un potenziale per l'imaging dal vivo del tessuto testicolare.

Chiaramente è una futuristica proposta diagnostica, perché in ogni caso eventuali spermatozoi andranno prelevati per eseguire la fecondazione assistita. Inoltre bisogna anche considerare eventuale tossicità legata alle esposizioni delle onde fluorescenti

Fonte:

  1. Identification of active spermatogenesis using a multiphoton microscope
Data pubblicazione: 07 gennaio 2023

Autore

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Università La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43740.

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1 commenti

#1
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

Voglio il microscopio multifotonico.... la spada laser coi circuiti di mille valvole etc etc :))
ciao Andrea

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