Sindrome colon irritabile.

Dieta e Intestino Irritabile (IBS)

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

I fattori coinvolti nella fisiopatologia della sindrome dell'intestino irritabile (IBS) possono includere disturbi della motilità gastrointestinale, infiammazione persistente a basso grado di attività (low-grade inflammation) della mucosa gastroenterica, ipersensibilità viscerale, alterazioni del microbiota gastrointestinale, predisposizione genetica, stress e dieta.

dieta colon irritabile

Indicazioni alimentari per il colon irritabile

Poiché molti pazienti con sindrome da intestino irritabile riferiscono che il pasto induce o aumenta l'intensità dei sintomi, sembra che l'alimentazione assuma un ruolo importante attraverso processi chimici, osmotici, meccanici, neuroendocrini, batterici legati alla fermentazione di alcune sostanze alimentari.

In un articolo di recente pubblicazione su Current Opinion in Gastoenterology gli autori hanno preso in considerazione le ricerche effettuate sull'argomento per considerare l'efficacia dell'approccio dietetico nella gestione terapeutica del colon irritabile.

Il primo livello di intervento dietetico consiste nell'evitare eccessi alimentari e di limitare l'ingestione di sostanze ritenute potenzialmente irritanti (alcolici, spezie piccanti, stimolanti ecc.).

Alimenti e fermentazione nell'intestino

Una opzione che riscuote particolare interesse in caso di sindrome da intestino irritabile è la dieta a basso livello di FODMAP (Fermentable Oligo- Di- Mono-Saccharides And Polyols).

I FODMAP sono carboidrati a catena corta che vengono assorbiti in maniera incompleta nel tratto gastrointestinale e favoriscono l'insorgenza di fenomeni di fermentazione nell'intestino. Sono contenuti in molti alimenti, in particolare sono abbondanti in:

  • derivati del frumento
  • legumi
  • latte e latticini
  • alcuni frutti (pere, ciliegie, albicocche, fichi)
  • alcune verdure e ortaggi (cicoria, asparagi, broccoli, peperoni).

La dieta in due fasi

Questo approccio dietetico (Low FODMAP diet) per combattere il colon irritabile consiste di due fasi:

  • nella prima parte (4-6 settimane) gli alimenti contenenti FODMAP sono eliminati
  • nella fase successiva (6-12 settimane) ciascuna categoria di cibo viene reintrodotta gradualmente per identificare intolleranze individuali e formulare una dieta meno restrittiva.

Glutine e cibi che fermentano

Per quanto una dieta priva di glutine abbia un notevole seguito, in realtà gli alimenti con glutine contengono FODMAP (es. fruttani), quindi il beneficio di questa dieta in alcuni casi di sindrome da intestino irritabile è legata parzialmente all'esclusione di FODMAP e, a meno che non si tratti di una chiara condizione di intolleranza al frumento (come per la cosiddetta Non-Celiac Gluten Sensitivity), l'esclusione del glutine dovrebbe essere riservata alla malattia celiaca in considerazione dei possibili conseguenti deficit nutrizionali associati (vitamina D, vitamina B1, ferro, zinco, magnesio).

Il supplemento di fibre solubili, in particolare Psyllium, nella dieta è risultato efficace nel trattamento dei sintomi da intestino irritabile.

Inoltre, interventi di modulazione del microbiota intestinale attraverso l'impiego di probiotici rappresentano una possibilità promettente che ha bisogno di ulteriori conferme per l'individuazione dei ceppi batterici adeguati, per il tempo di somministrazione e per il dosaggio.

Data pubblicazione: 25 febbraio 2021

Autore

alessandro.scuotto
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso Università Napoli.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Como tesserino n° 5803.

Specialista con oltre 35 anni di esperienza in gastroenterologia clinica e dottore di ricerca (PhD) in neuroscienze, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e relatore in convegni internazionali sui disturbi dell’interazione intestino-cervello. È stato professore ordinario e preside universitario. È esperto in agopuntura e riflessoterapia. Promotore di progetti culturali per il benessere psicofisico integrato e ideatore di programmi innovativi di formazione e comunicazione.

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