Test screening.

I test di screening nella prevenzione dei tumori e degli aneurismi

ginoalessandroscalese
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo

Lo Screening è una indagine, in genere strumentale, utilizzata per scoprire una malattia in gruppi di persone considerate a rischio che non hanno segni o sintomi di tale malattia; lo screening in pratica è utile per scoprire la malattia in fase precoce e consentire al medico di curarla in maniera efficace.

Attenzione: se sono presenti segni o sintomi non si seguono i programmi di screening, ma essi vanno subito approfonditi con esami diagnostici mirati consigliati dal medico curante e/o dallo specialista.

In una bassa percentuale di casi il problema dello screening è il rischio di incorrere in una sovradiagnosi, ossia individuare, ad esempio, un tumore maligno ma indolente ed a decorso lento, avviando quindi le relative cure su una patologia che non avrebbe avuto modo di causare problemi seri e manifestazioni cliniche importanti nel corso della vita del paziente, causando invece preoccupazione, terapie inutili ed alti costi di gestione.

Screening per la diagnosi precoce

Questo elenco di consigli (non uniformemente condivisi da tutte le società scientifiche) è stato messo a punto da una “Task Force” multidisciplinare americana della Cleveland Clinic in Ohio che ha fatto una analisi retrospettiva dei dati di letteratura, delle linee guida di numerose società scientifiche ed una analisi retrospettiva di dieci anni dei pazienti registrati nel proprio data base. 

Screening per aneurisma aorta addominale

Lo screening per l’aneurisma dell'aorta addominale (dilatazione sacciforme dell’aorta >5cm) è la ecografia addominale consigliata in uomini età compresa fra 65 ed i 75 anni che hanno fumato almeno 100 sigarette per tutta la vita.
Per le donne di età compresa fra i 65 ed i 75 anni che fumano, la raccomandazione allo screening è controversa.

Screening per tumore del polmone

Lo screening annuale per il cancro del polmone è la tomografia computerizzata a basso dosaggio (CT) per adulti di età compresa fra 55 e 80 anni che hanno fumato 30 pacchi di sigarette in un anno per molti anni e che attualmente fumano o hanno smesso di fumare da meno di 15 anni. 

Lo screening va interrotto quando una persona non ha fumato per oltre 15 anni o sviluppa un problema di salute che limita l'aspettativa di vita o la possibilità di sottoporsi ad intervento chirurgico.

Screening per tumore al colon

A differenza di altri test di screening, lo screening del cancro del colon-retto oltre ad essere una misura di prevenzione è anche una misura curativa nel senso che rimuovere polipi trovati durante la colonscopia è una strategia efficace nella prevenzione del cancro del colon.

Lo screening è eseguito con la ricerca del sangue occulto nelle feci (1 volta l’anno) e/o con la colonscopia (ogni 5-10 anni) per adulti di età compresa fra 50 e 75 anni. Lo screening fra i 76 e gli 85aa si esegue solo in casi particolari.

Ovviamente i pazienti con una significativa storia familiare di Ca del colon devono seguire un diverso programma di screening con controlli più ravvicinati.

La colonscopia virtuale ed i test del DNA fecale per lo screening del cancro del colon-retto non sono ancora test del tutto collaudati e diffusi su ampia scala per poterli inserire come test di screening di massa.

Screening per tumore alla cervice uterina

 Le raccomandazioni di screening per il cancro della cervice uterina sono abbastanza uniformi:

 • 21÷29 anni: citologia ogni 3 anni (PAP test)

 • 30÷65: citologia più test per la ricerca di papilloma virus umano (HPV-test) ogni 5 anni (o citologia da sola ogni 3 anni)

 • Dopo i 65 anni: non è necessario eseguire lo screening se i precedenti risultati sono stati negativi nel corso degli ultimi 20 anni.

Le donne a cui è stato somministrato il vaccino anti-HPV hanno le stesse raccomandazioni, a differenza delle donne che sono state sottoposte ad asportazione dell’utero per patologia benigna (es. fibromatosi uterina) che invece non hanno bisogno di questo tipo di test di screening.
Si sta pensando di sviluppare dei test di screening facili da utilizzare anche a domicilio per aumentare l’aderenza al programma di prevenzione. 

Screening per tumore alla prostata

Lo screening per il cancro della prostata eseguito con il dosaggio ematico del PSA e la esplorazione rettale rimane controverso, in quanto questo “indice di salute prostatica” non è da considerarsi tumore-specifico, ma organo specifico e può creare inutili preoccupazioni nel paziente. 

Lo screening, quindi andrebbe proposto al paziente, dopo accurata discussione sui pro ed i contro di eseguire il test del PSA.

Essi vanno eseguiti una volta l’anno a partire dai 50 anni di età, oppure a partire dai 45aa in pazienti ad alto rischio (-uomini afroamericani, -uomini con un parente di primo grado con diagnosi di cancro alla prostata sviluppato prima dei 65 anni).

Il PSA è sconsigliato in pazienti la cui aspettativa di vita è inferiore a 10 o 15 anni.

L'Associazione Urologica Americana consiglia:

  •  Lo Screening del PSA non è raccomandato negli uomini di età inferiore ai 40.
  •  Lo Screening di routine non è raccomandato in uomini di età compresa tra 40 e 54 a rischio medio.
  •  Negli uomini di età compresa fra i 55 ed i 69aa, la decisioni di eseguire lo screening del PSA dovrebbe essere condivisa e basata sulle preferenze di ogni singolo paziente. La decisione di sottoporsi a screening per tumore alla prostata comporta una valutazione dei benefici di prevenire la morte da cancro alla prostata pari ad 1 uomo ogni 1.000 uomini proiettati in oltre un decennio, contro i danni potenziali associati allo screening ed al trattamento.
  • Screening con PSA di routine non è raccomandato in uomini di età maggiore di 70 anni e/o con aspettativa di vita pari a 10-15 anni.

Si spera che in un futuro prossimo vengano scoperti nuovi marker tumore-specifico che permettano al clinico di individuare con maggiore sicurezza le forme aggressive di cancro alla prostata.

Da un recente studio è emerso che un risultato di PSA molto basso a 45 anni predice una probabilità inferiore all’'1% di sviluppare il cancro della prostata metastatico a 75 anni, per cui è possibile che lo screening si potrebbe non eseguire in questa popolazione.

Screening per tumore al seno

La maggior parte delle associazioni oncologiche e ginecologiche raccomandano la mammografia annuale per le donne a partire dai 40 anni.

Secondo il gruppo della Cleveland Clinic esso può essere iniziato a 50 anni fino ai 74aa per evitare la sovradiagnosi (10-20% dei casi).

Quindi, come per la prostata, lo screening del tumore al seno è un dilemma in quanto è possibile scoprire e curare forme di cancro indolenti che non causano alcun problema durante tutta la vita.

Al momento gli altri tipi di tumori non sono raccomandati (es.: test di screening per il tumore ovarico, per il tumore orale ecc.).

Controverso è tutt’oggi è lo screening per il tumore della pelle e della vescica.

Per approfondire:Tumori in aumento: i numeri del 2023

Conclusioni

Ad oggi non sono ancora molte le persone che aderiscono con regolarità ad un programma di screening nonostante le campagne pubblicitarie, l’esenzione del ticket, in quanto si pensa erroneamente che siano problemi che riguardano gli altri e non loro in prima persona.

Con questo articolo si vuole sensibilizzare la opinione pubblica sulla indispensabilità della esecuzione di test di screening specie i più raccomandati alla luce dei risultati dello studio condotto rigorosamente dai medici americani.

Questi programmi permettono di scoprire e curare efficacemente tumori che se non scoperti in tempo possono mettere a rischio la nostra vita.

Data pubblicazione: 20 gennaio 2015 Ultimo aggiornamento: 22 febbraio 2023

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