Ultima “trovata” antidoping: il pene finto
Sul tavolo della giuria un pene finto. Quello con cui maldestramente si era fatto trovare sabato a Molfetta, al controllo antidoping. L’arma del delitto appartiene a Devis Licciardi, atleta varesino fondista dell’ Aeronautica, che non ha potuto negare l’evidenza. Il Kit con il pene finto è facilmente reperibile su internet e permette di falsificare i test delle urine con l'abile travestimento e una sacca per contenere urina "pulita".
Davanti al viceprocuratore dell’antidoping, dopo due ore di interrogatorio, Licciardi ha confessato di aver acquistato il marchingegno via web. Ha chiaramente firmato il congedo stupendosi del clamore mediatico.
L’atleta, consapevole della brutta figura mediatica, ha giustificato il gesto spiegando che gli atleti attuali non sono macchine, ma come tali vengono considerati. O vai forte o lasci.
“Sognavo un Golden Gala, all’Olimpico, mi rendo conto che quel sogno non c’è più. Diranno che potevo pensarci prima. Ma quando fai quelle cose non pensi”, ha commentato l’atleta mezzofondista della dieci Km.