Importanti prospettive per la cura della epilessia grave
Mi riallaccio un po’ all’argomento pubblicato dal collega Giovanni Beretta https://www.medicitalia.it/news/endocrinologia/3344-l-ipotalamo-controlla-la-nostra-vera-eta.html-l_ipotalamo_controlla_la_nostra_vera_eta.html per evidenziare un’ altro recentissimo studio condotto dai ricercatori dell’Università della California del Sud e pubblicato su Nature Neuroscience.
Essi hanno trapiantato determinate cellule cerebrali osservando come queste possono controllare l’epilessia nei topi. Si tratta di cellule che, contrariamente ad esperimenti analoghi in passato che non avevano dato i risultati sperati, sono in grado di inibire i circuiti nervosi iperattivi responsabili dell’evento epilettico.
Queste osservazioni sembrano incoraggianti al fine di poter, in un prossimo futuro, trapiantare cellule capaci di controllare le forme più gravi di epilessia, ovvero quelle resistenti alla terapia farmacologica che oggi, in casi selezionatissimi, vengono trattati con la chirurgia.
Lo studio, il primo a riportare un controllo sulle crisi epilettiche, ovvero la cessazione delle stesse, in modelli animali di epilessia umana, ha ottenuto l’azzeramento delle crisi nella metà dei topi trattati.
Lo stesso team di studio ha dichiarato di aver trovato un modo per produrre cellule umane sintetiche in laboratorio, che, una volta impiantate in topi sani, si sono comportate come quelle naturali.
Le cellule utilizzate e trapiantate in questo studio sono cellule embrionali in grado di produrre cellule inibitorie mature.
L’importanza dello studio è enorme e ci fa sperare che un giorno, forse non troppo lontano, ci consentirà di debellare una grave patologia estremamente invalidante, anche se, per molto tempo, tale eventuale applicazione nell’uomo, sarà riservata alle epilessie che non rispondono ai farmaci.
Il progresso della Medicina è inarrestabile e questi studi pioneristici porteranno senz’altro a nuove importanti acquisizioni in quegli immensi e intricati meandri che il nostro cervello contiene e custodisce, giungendo, se non all’immortalità, sicuramente a un considerevole aumento dell’età media dell’uomo, in condizioni psichiche e fisiche oggi soltanto immaginabili.
Fonte:
GABA progenitors grafted into the adult epileptic brain control seizures and abnormal behavior
Nature Neuroscience Published online 05 May 2013