Sessualità over 60: a pagamento ed a rischio di contagio sessuale

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

La sessualità degli uomini over sessanta sembra avere delle caratteristiche ben precise: ludica e spensierata ma decisamente irresponsabile, scevra da fantasmi gravidici, ed a quanto pare, a pagamento.

La sessualità mercenaria sembra sopravvivere alla crisi e sembra essere sempre presente nelle più svariate latitudini e riguardare tutte le fasce d’età.

Messa al rogo dalla chiesa e dal perbenismo, furtiva e trasgressiva, vietata, ed ancora immorale e ludica; ma pur sempre presente.

I sessantenni di oggi, praticamente i quarantenni di un tempo, spesso aiutati dalle pillole dell'amore e da tanta voglia di sperimentarsi ancora, vivono una vera seconda gioventù sotto le lenzuola.

Sembra però che, unitamente a questa impennata di desiderio e di prestanza sessuale, ci sia un atteggiamento "adolescenziale" caratterizzato dall'assoluta assenza di protezione.
Questa riflessione emerge dallo studio pubblicato sull’American Journal of Men’s Health, condotto dalla dottoressa Christine Milrod e dal professore di sociologia dell’Università di Portland Martin Monto.

Gli esperti hanno intervistato 208 uomini americani di età compresa tra i 60 e gli 84 anni, abituali consumatori di rapporti mercenari, ed hanno dimostrando come l’aumentare dell’età faciliti la propensione al sesso a pagamento, soprattutto con rapporti sessuali non protetti.

 

L’indagine

  • Più della metà degli intervistati ha riferito di non utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali a pagamento.
  • Il 91% evita la protezione durante il sesso orale.
  • Gli uomini intervistati percepisce un basso rischio di contrarre l’infezione da Hiv (la scarsa percezione del rischio è tipica degli adolescenti)
  • Soltanto il 62%, nonostante i comportamenti a rischio, non ha mai effettuato il test per il virus
  • Il 31,1% ammette infatti di aver contratto una Mts durante la sua storia sessuale
  • Il 10,2% la gonorrea
  • Il 10,1% le verruche genitali
  • Il 7,8% l’herpes genitale
  • Il 5,3% la clamidia.

 

 

Il panorama italiano
Anche gli italiani sembrano essere "allergici" alla protezione, sfidano la sorte e vivono la sessualità seguendo l'onda emotiva, ed anomala, del momento.

Carpe diam!
Nessuna prevenzione, nessuna contraccezione, ed a quanto pare, nessuna attenzione alla partner.

 

Qualche riflessione
Non entro nel merito delle MST - anche perché parlare di educazione sessuale per gli over 60 mi sembra fuori luogo - ma cercherò di investigare le pieghe psichiche che sembrano muovere le fila di questi comportamenti, legando a doppia mandata "rischio e sessualità" e "desiderio e sesso mercenario".

Gli uomini che pagano per il piacere del sesso appartengono - a quanto pare - a tutti i ceti sociali ed economici, ed a tutte le età!

Sembra infatti che il mestiere più antico del mondo venga regolamentato da meccanismi complessi, che vanno ben oltre la sessualità in se.

  • Che fine ha fatto il fascino dei capelli brizzolati?
  • Uomini benestanti, belli, colti e "risolti" - nel caso di over 60, per esempio - che motivo avrebbero di pagare una donna?

Potrebbero corteggiarla, conquistarla o vivere la facile avventura di una notte senza complicanze emozionali postume.

  • Cosa spinge gli uomini ad avere la necessità di pagare una donna, in cambio di favori sessuali, se l’epoca in cui viviamo è caratterizzata da un’estrema libertà sessuale, da disinibizione nel comportamento sessuale e dalla possibile facile realizzazione di fantasie erotiche?
  • Ed invece?

 

Il sottile piacere del pagamento e del "possesso a termine", scevro da sentimento, affettività e soprattutto relazionalità, apre uno scenario di grande fascinazione.

A quanto pare anche l'ingrediente "rischio di contagio" o "irresponsabilità", sembra essere determinante per accendere il desiderio e l'erotismo.
Forse, erotizzare il rischio potrebbe essere una strategia per esorcizzare la paura della vecchiaia e della morte.

Il rapporto con il potere, denaro, la dominazione ed il possesso, credo siano i cardini sui quali riflettere e sui quali noi clinici dovremmo orientare la nostra disamina, al fine di andare "oltre" i dati delle ricerche.

 

BIBLIOGRAFIA

  1. La salute sessuale del terzo millennio - Dichiarazione e documento tecnico. FISS- WA (federazione italiana sessuologia scientifica, Word association for sexual health)
  2. “Sessualità: usi e costumi degli italiani sotto le lenzuola” Valeria Randone - Kimeric 2011.
  3. “I disturbi del desiderio sessuale” Helen Singer Kaplan - Oscar Mondadori.
  4. "I disturbi della sessualità maschile, un approccio medico-psicologico" Jean Tignol - Masson
  5. “La sessoanalisi, alla ricerca dell’inconscio sessuale” Claude Crèpault
  6. Congresso di sessuologia clinica, Roma 26 ottobre 2012

 

 

 

http://jmh.sagepub.com/content/early/2016/01/05/1557988315623990.abstract

 

Fonte: http://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/16_gennaio_14/sesso-gli-over-60-spesso-pagamento-senza-protezioni-93dd18be-bac0-11e5-8d36-042d88d67a9f.shtml

 

 

Data pubblicazione: 10 febbraio 2016

31 commenti

#2
Dr. Magda Muscarà Fregonese
Dr. Magda Muscarà Fregonese

Vero! Sesso a pagamento, libero senza cautele e senza la complicazione di cenette , sorrisi, complimenti, telefonate.. Onnipotenti, perchè la vita è breve ! Brava Valeria!

#6
Specialista deceduto
Dr. Giovanni Migliaccio

Due cose non mi sono chiare:
1. <<<La sessualità degli uomini over sessanta sembra avere delle caratteristiche ben precise: ludica e spensierata ma decisamente irresponsabile, scevra da fantasmi gravidici>>>
Perché scevra da fantasmi gravidici? L'uomo può essere fertile per tutta la vita (forze fisiche permettendo )
2. In che senso i sessantenni di oggi sono i quarantenni di ieri?

Per il resto, seppur hai imitato la tua analisi solo agli over 60, mi permetto una obiezione.
L'assenza di percezione del rischio non ha età come anche la scelta dell'amore mercenario.

La libertà sessuale non ha abolito la prostituzione e i motivi sono diversissimi, riguardano tutte le classi sociali e trovano "giustificazioni" differenti: dal relativo risparmio della spesa, alla certezza della segretezza al, non meno importante, aspetto fisico.
L'uomo aitante dalle tempie brizzolate può scegliere e sperare che il corteggiamento della prescelta vada a buon fine, ma quello alto cm. 150 o giù di lì con la circonferenza addominale maggiore della altezza, ha ben poche chances di ottenere i favori di una donna.

Il problema della prevenzione è enorme e deve riguardare tutte le età, ma a tale proposito, la comunicazione, l'informazione e l'educazione sessuale ancora sono molto carenti, in Italia come nel resto del mondo.
Che poi il 70enne o l'80enne non si preoccupa molto dell'AIDS forse va rapportato all'aspettativa di vita rispetto al decorso della malattia conclamata.

Un caro saluto.

Giovanni

#7
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Caro Giovanni,
grazie per le tue riflessioni che mi offrono l'opportunità di aggiungere ancora qualche nota su questo sfaccettato argomento.

1- per quanto riguarda i fantasmi gravidici, immaginiamo che questi uomini abbiano avventure sentimentali/sessuali con donne in menopausa o non proprio giovanissime - forse - anche se nello studio non è specificato, ma analizzando ormai da tempo le più svariate dinamiche di coppia, è raro trovare un settantenne con una ventenne, a meno che non sia Berlusconi;)

2- "In che senso i sessantenni di oggi sono i quarantenni di ieri?"

Nel senso che, tra la vita che si allunga, gli stili di vita sani, il pensionamento - anche mentale - che non esiste più, le pillole pro-erettive, le separazioni e le nuove unioni....., i sessantenni di ieri portavano al parco il nipotino, quelli di oggi vanno in discoteca...

3- per quanto riguarda la fisicità non prestante, non credo trattasi soltanto di questo, ci sono uomini oggettivamente brutti, ma affascinanti, pensanti, galanti e risolti, ed altri belli e palestrati, ma fatui e senza contenuto.
Credo invece, che la sessualità mercenaria abbia un'altra fascinazione e che si nutra di dinamiche che ruotano attorno a tematiche come potere/sottomissione, possesso a termine, o la possibilità di vivere un'intimità più audace che magari in casa nin è consentita, il tutto sganciato dall'obbligo del "corteggiamento propedeutico".

4- "Per il resto, seppur hai imitato la tua analisi solo agli over 60, mi permetto una obiezione. L'assenza di percezione del rischio non ha età come anche la scelta dell'amore mercenario"

La disamina non è mia, ma della ricerca, io mi sono limitata ad argomentare con un taglio psicologico i dati altrui.
La tua obiezione è sacrosanta, purtroppo l'assenza di percezione del rischio - oggi - appartiene a tanti, ma credo che il tema della "paura della morte" sia centrale nello sfidare la vita.

Sulla mancanza di educazione emozionale e sessuale, non lo dire a me che ho consumato fiumi di inchiostro....

Grazie per lo scambio, un caro saluto.

Valeria

#8
Dr. Chiara Lestuzzi
Dr. Chiara Lestuzzi

Innanzitutto concordo con l' affermazione di Giovanni Migliaccio: perché mai il sesso dell' ultrasessantenne maschio dovrebbe essere più ludico perché scevro da timori gravidici, visto che il maschio rimane fertile? E non mi pare proprio che i sessantenni siu accoppino con donen di pari età. Anzi! Un discreto numero di 50-60 enni si mettono insieme a donne di 10-20 anni più giovani (sia che si tratti di scapoli che a un certo punto vogliono accasarsi, sia di uomini sposati che piantano moglie e figli per mettersi con la donna più giovane. Pavarotti, Gassman, persino Arnoldo Foà -tra gli attori- e lo stesso molte persone che conosco).

Poi, l' affermazione: "Gli esperti hanno dimostrando come l’aumentare dell’età faciliti la propensione al sesso a pagamento, soprattutto con rapporti sessuali non protetti." mi sembra fallace, visto che "hanno intervistato 208 uomini americani di età compresa tra i 60 e gli 84 anni, abituali consumatori di rapporti mercenari". Per stabilire che l' aumentare dell' età faciliti il sesso a pagamento, avrebbero divuto fare un' indagine su quali sono i clienti delle prostitute, e quanti anni hanno. Solo dimostrando che gli ultrassessantenni sono in maggioranza potrebbero affermare che l' età avanzata predispone, altrimenti no!

Infine concordo con Laino: anche se l' articolo è recente, viene da una rivista con basso impact factor e mi pare basato su una ricerca molto limitata, le cui conclusioni non possono essere generalizzate.

#15
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

gentile collega si riferisce allo studio https://s3.amazonaws.com/media.wbur.org/wordpress/1/files/2015/08/The-Hobbyist-and-the-Girlfriend-Experience-Behaviors-and-Preferences-of-Male-Customers-of-Internet-Sexual-Service-Providers.pdf ?
Il titolo dell'articolo è "The Hobbyist and the Girlfriend Experience: Behaviors and references of Male Customers of Internet Sexual Service Providers".
Dato il mio pessimo inglese ci dice cosa vuol dire "Male Customers of Internet Sexual Service Providers."? Giusto per inquadrare i soggetti studiati...

#16
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

Prima di continuare con le mie domande dato che l'articolo è molto lungo (una ventina di pagine) ci dice se il lavoro a cui fa riferimento è quello? Probabilmente no perché qui si fa riferimento a "Male Customers of Internet Sexual Service Providers." e mi pare che questo individui un campione di popolazione che oserei dire ristretta. Mannaggia al mio pessimo inglese.

#17
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

No non è questo perché "This study provides descriptive information about the background characteristics, sexual preferences, attitudes, and motives of men (N° 584) who locate and contract with female Internet Sexual Service Providers (ISSP) for paid sex acts through a prostitute review site on the Web.
584 uomini (non 204) che frequentano siti di prostitute online. Ora le femminucce possono pensare male quanto vogliono ma i maschietti italiani (specie gli over 60) che ci leggono sanno quanto possa essere rappresentativo della popolazione generale un campione di uomini che frequenta NON SITI PORNO.... MA SITI DI PROSTITUTE A PAGAMENTO.

#23
Dr. Chiara Lestuzzi
Dr. Chiara Lestuzzi

Ho letto l'articolo.
Che in realtà dice:

"Lo studio vuole capire i comportamenti a rischio di uomini anziani che cercano sesso a pagamento attraverso siti internet. Il campione di 208 maschi ha completato un questionario online sui loro comportamenti sessuali e fattori psicosociali."

Visto che il campione selezionava a priori ultrasessantenni, non potevano dimostrare che "l’aumentare dell’età faciliti la propensione al sesso a pagamento,"? Non hanno preso un campione di frequentatori di prostitute per sapere quanti avevano più o meno di 60 anni.

Anzi, nello studio si dice esattamente il contrario!!!:

"L' età andava da 60 a 84 anni ed era sbilanciata verso i più giovani, con circa il 60% tra 60 e 64 anni e 25% tra 65 e 69 anni".

QUINDI, NELLO STUDIO L' AUMENTARE DELL' ETA' RIDUCEVA LA TENDENZA A FREQUENTARE PROSTITUTE!

Piuttosto. è interessante che >70% fossero sposati o avessero una compagna.

#25
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Dott. Lestuzzi,
È lodevole il tempo che ha impiegato nel trovare i cavilli al mio articolo.
Mi piacerebbe ogni tanto leggere anche qualche suo blog o articolo, magari, potrei anch'io fare le mie considerazioni, ma qui scriviamo davvero in pochi.

Se le sue, considerazioni arricchiscono e correggono questo mio scritto e secondo lei danno un valore in più all'utenza, ben vengano.

Sono però convinta che la vivisezione dell'articolo non è il senso che si intende dare al lettore, non è utile e si frammenta il mio scritto che - ripeto - argomenta una problematica complessa e poliedrica, "oltre i dati", soffermandomi sulla disamina della sessualità mercenaria.
Sessualità, affettività, prevenzione, promozione di benessere e la formazione - che si chiama educazione sessuale - per arginare i rischi di contagio, è il lavoro dello psicologo, ancor di più dello psico sessuologo clinico.

L'interattività è sempre segno di un confronto costruttivo.

Immagino che se decidesse di tradurre ancora e di cercare frasi estrapolate dal contesto decisamente più ampio dell'articolo e del mio scritto postumo, troverà altri cavilli, ma io mi fermo qua.

Un cordiale saluto

#26
Dr. Chiara Lestuzzi
Dr. Chiara Lestuzzi

Dottoressa Randone,
sono abituata, per formazione mentale e professionale, ragionare su quello che leggo, e -in caso di dubbio- a verificare le fonti citate in un articolo (almeno l'abstract).

La frase "Gli esperti hanno intervistato 208 uomini americani di età compresa tra i 60 e gli 84 anni, abituali consumatori di rapporti mercenari, ed hanno dimostrando come l’aumentare dell’età faciliti la propensione al sesso a pagamento, soprattutto con rapporti sessuali non protetti." conteneva un' evidentissima anomalia LOGICA: se gli intervistati erano solo over 60, come si poteva affermare che l' età faciliti la propensione?
QUESTO NON E' UN CAVILLO: E' UNA QUESTIONE DI LOGICA.
Allora ho letto l'articolo, perché magari lì ci poteva essere scritto che nel questionario si chiedeva se quando erano più giovani avevano le stesse abitudini. Invece non c'era scritto nulla di ciò, anzi era scritto il contrario: cioè in un campione tra 60 e 85 anni solo una piccola minoranza era over 70.

Mi sembrava giusto segnalare all' utenza che la frase -da lei attribuita a due stimabili professori dell' università di Portland- non corrispondeva assolutamente a quello che loro avevano scritto. Questo perché forse non tutti gli utenti hanno voglia di fare la fatica di leggere i testi originali e verificare.
Veramente, avevo segnalato l'errore dapprima in spazio privato, e lei avrebbe potuto correggere la svista (se di svista si trattava).

Rimando al mittente l' accusa di aver "estrapolato dal contesto" un' affermazione che invece è precisamente la base su cui articola un discorso costituito dalle sue opinioni. Se la base è errata, il discorso non sta in piedi!

Non ho "vivisezionato" l' articolo (non ho infatti contestato altre incongruenze, come il fatto che abbia riportato solo la statistica riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili e non quella -interessante dal punto di vista psicologico- che la maggioranza degli intervistati fossero regolarmente accoppiati, che abbia definito un atteggiamento "adolescenziale" la poca cura nella protezione dalle malattie, mentre questa mancanza di attenzione -per la mia esperienza con i tanti pazienti HIV positivi che vedo- è comune a tutte le età).

Dunque, se lei vuole esprimere le sue personali opinioni sull' argomento è liberissima di farlo, ma correttezza vuole che i fatti siano separati dalle opinioni, e che sia chiara la paternità delle varie affermazioni. Mettere nella penna ad altri cose che non hanno scritto è scorretto.

Rimando al mittente anche la maligna allusione al fatto che non scrivo molte news su questo sito. Forse sarà perché lavoro in ospedale 48 ore alla settimana e occupo gran parte del mio tempo a fare ricerca, a scrivere articoli in inglese per riviste scientifiche peer-reviewed, dove ogni affermazione deve essere giustificata da dati oggettivi o da bibliografia non discutibile (i miei articoli sì vengono vivisezionati prima della pubblicazione) , o capitoli di libri, e a fare da revisore a mia volta per riviste scientifiche.
Non scrivo news scientifiche o minforma perché -se lo facessi- mi sentirei in dovere di scriverle con la stessa cura e precisione che applico nella mia attività scientifica e questo richiede molto tempo.


#27
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

La news non ha evidenziato che lo studio a cui fa riferimento la news parla dei clienti (over 60) delle prostitute che"scelgono le donne" solo online. Questo aspetto è già stato approfondito dalla dottoressa Chiara Lestuzzi.
Altre osservazioni sulla news:
" il 31,1% ammette infatti di aver contratto una malattia sessualmente trasmissibile durante la sua storia sessuale: Il 10,2% la gonorrea, Il 10,1% le verruche genitali, Il 7,8% l’herpes genitale, Il 5,3% la clamidia.
L'HIV DOVE LO METTIAMO? http://www.lila.it/it/infoaids/50-donne-e-hiv/330-hiv-aids-l%E2%80%99essenziale-in-sintesi mentre di sicuro si tratta di una patologia grave. Sul sito della Lega Italiana della lotta contro l'AIDS si riportano le testuali parole "La trasmissione sessuale è la modalità d’infezione più diffusa e riguarda circa l’80% delle nuove diagnosi. Nel 2011, il 78% delle donne cui è stata diagnosticata l’infezione da Hiv ha contratto il virus attraverso rapporti eterosessuali."
Ritorniamo all'articolo negli USA gli uomini scelgono le prostitute solo online? Secondo TripAdvisor non è così, leggere la prima risposta di https://www.tripadvisor.it/ShowTopic-g32655-i61-k5312795-Un_mese_a_LA_che_faccio-Los_Angeles_California.html.
Comunque evidentemente esiste negli USA "un mercato" (che brutto termine) di prostitute online che è significativo. Ma in europa è la stessa cosa? Non lo sappiamo perché non sono stati fatti studi specifici, restano comunque valide le considerazioni della dr Chiara Lestuzzi riguardo la lettura dei dati dell'articolo.

#31
Ex utente
Ex utente

Dottoressa Lestuzzi, grazie per la sua precisazione. In effetti il titolo di questo articolo trae in inganno il lettore. Io non parlo inglese e quindi non potrei leggere l'originale.

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