La biopsia renale

IL RUOLO DELLA BIOPSIA RENALE

Allo stato attuale, in seguito alla scoperta di una massa renale, l'indicazione alla esecuzione della biopsia  è allo scopo di escludere tumori di origine non renale come metastasi o linfomi o nel caso di sospette condizioni benigne come la presenza di ascessi.

Negli ultimi anni è peraltro aumentata l'incidenza di masse renali di piccole dimensioni diagnosticate occasionalmente durante studi ecografici eseguiti per diversi motivi clinici.Spesso queste masse renali vengono scoperte in soggetti anziani con numerose comorbidità e nelle quali l'intervento chirurgico riveste un rischio intrinseco. Occorre inoltre sottolineare che il 25% di queste masse sono tumori benigni ( oncocitomi, angiomiolipomi, adenomi, malformazioni vascolari) che non richiedono alcun trattamento terapeutico. D'altra parte anche lesioni di diametro inferiore ai 4 cm. possono però avere un rischio potenziale di metastasi nel 5% dei casi. La biopsia renale quindi, è destinata a diventare sempre più un importante aiuto diagnostico per l'urologo che si occupa di tumore renale

E' stato ormai escluso il rischio di disseminazione di cellule neoplastiche o di complicanze pericolose in corso di biopsia. Nel 95% dei casi, è possibile arrivare ad una diagnosi precisa del tipo di tumore mentre il grado di malignità è determinato esattamente nell' 82% dei casi

In futuro sara possibile aumentare l'accuratezza mediante valutazioni molecolari con lo studio delle espressioni genomiche

L'esame è eseguibile in anestesia locale con poche ore di ricovero presso una struttura ospedaliera.

Data pubblicazione: 13 gennaio 2013

Autore

mauro.seveso
Dr. Mauro Seveso Urologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 20467.

Esperto in urologia con specializzazione all’Università degli Studi di Milano, vanta oltre 30 anni di esperienza clinica e ricerca, focalizzato su tumori renali, prostatici e della vescica. Pioniere nelle tecniche mini-invasive laparoscopiche e nella litotrissia extracorporea, ha pubblicato più di 150 lavori scientifici su riviste internazionali. Primario presso Istituto Clinico Città Studi di Milano, è autorevole nel trattamento conservativo e riabilitativo dell’incontinenza urinaria maschile e femminile

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