Fegato ingrossato e bolle sulla pelle
Buongiorno,
da due settimane mi trovo con il fegato ingrossato, delle bollicine sulla pelle che prudono, lingua un po' ingrossata con bollicine.
A dire il vero è da un anno che quasi ogni giorno mi appaiono sulla pelle come delle macchioline sollevate zona collo, braccia, tipo orticaria. Ho tolto un prodotto igienizzante per le mani e il deodorante e mi sono "passate" (restano comunque gli aloni) ma continuo ad avere reazioni con tutti i profumi, e dopo che mangio.
Da due settimane, dicevo, ho il fegato ingrossato, dolore appena sotto le costole a destra, talvolta male al fianco, sia prima che dopo aver mangiato, mi gira la testa e mi viene una forte emicrania, mi sento lo stomaco come se mi si spaccasse in due, e sento un forte bruciore. Se chiudo le braccia sento una fitta proprio al centro del petto alla base dei due seni e mi sento enorme, grassa, sudo da morire (non mi capitava così spesso e in modo così fastidioso), sento oppressione al petto, ho sempre e dico sempre sete (anche se mangio quasi tutto pressoché senza sale), la lingua lappa, la zona della pancia si è riempita di liquidi. Soffro di stitichezza e la zona dello stomaco (che era piatta, mentre avevo un accumulo di adipe sulla pancia e nei fianchi) ora si è gonfiata ed è come "dura".
Sono stata dal medico che mi ha prescritto Natrum Muriaticum, prima XMK (mezza fiala prima la prossima tra un mese) e ora giornaliero 35k (perché ieri mi sentivo totalmente a terra). Mi sono sentita bene un paio di ore fa ma dopo aver mangiato è cominciato il prurito e i sintomi di cui sopra.
Non faccio analisi del sangue da diversi anni ma il medico non me le ha prescritte, e ho dei problemi dovuti a traumi psicologici che non riesco ad affrontare. Il medico dice che tutti questi sintomi siano dovuti a una questione psicologica (ma non mi ha detto di andare da uno psicologo, ne' prescritto visite) e non a una questione fisica, ma oggettivamente sento un male generalizzato difficile da affrontare. Vorrei capire se tutto questo sia dato da una questione psicologica davvero o se debba procedere con delle analisi perché sono allergica a qualcosa.
Qualcuno potrebbe aiutarmi?
da due settimane mi trovo con il fegato ingrossato, delle bollicine sulla pelle che prudono, lingua un po' ingrossata con bollicine.
A dire il vero è da un anno che quasi ogni giorno mi appaiono sulla pelle come delle macchioline sollevate zona collo, braccia, tipo orticaria. Ho tolto un prodotto igienizzante per le mani e il deodorante e mi sono "passate" (restano comunque gli aloni) ma continuo ad avere reazioni con tutti i profumi, e dopo che mangio.
Da due settimane, dicevo, ho il fegato ingrossato, dolore appena sotto le costole a destra, talvolta male al fianco, sia prima che dopo aver mangiato, mi gira la testa e mi viene una forte emicrania, mi sento lo stomaco come se mi si spaccasse in due, e sento un forte bruciore. Se chiudo le braccia sento una fitta proprio al centro del petto alla base dei due seni e mi sento enorme, grassa, sudo da morire (non mi capitava così spesso e in modo così fastidioso), sento oppressione al petto, ho sempre e dico sempre sete (anche se mangio quasi tutto pressoché senza sale), la lingua lappa, la zona della pancia si è riempita di liquidi. Soffro di stitichezza e la zona dello stomaco (che era piatta, mentre avevo un accumulo di adipe sulla pancia e nei fianchi) ora si è gonfiata ed è come "dura".
Sono stata dal medico che mi ha prescritto Natrum Muriaticum, prima XMK (mezza fiala prima la prossima tra un mese) e ora giornaliero 35k (perché ieri mi sentivo totalmente a terra). Mi sono sentita bene un paio di ore fa ma dopo aver mangiato è cominciato il prurito e i sintomi di cui sopra.
Non faccio analisi del sangue da diversi anni ma il medico non me le ha prescritte, e ho dei problemi dovuti a traumi psicologici che non riesco ad affrontare. Il medico dice che tutti questi sintomi siano dovuti a una questione psicologica (ma non mi ha detto di andare da uno psicologo, ne' prescritto visite) e non a una questione fisica, ma oggettivamente sento un male generalizzato difficile da affrontare. Vorrei capire se tutto questo sia dato da una questione psicologica davvero o se debba procedere con delle analisi perché sono allergica a qualcosa.
Qualcuno potrebbe aiutarmi?
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Allergologo
Gentile utente,
descrive un quadro piuttosto "particolare" e in gran parte aspecifico per cui anche noi, in effetti, potremmo pensare ad una «questione psicologica». Però, per pronunciarsi in tal senso, bisognerebbe avere la possibilità di visitarLa: pertanto l'opinione del Suo medico curante è ulteriormente e "pesantemente" indicativa.
Per quanto concerne le «bollicine sulla pelle», immagino che lui stesso abbia potuto valutarle; probabilmente non Le ha consigliato una valutazione specialistica o dei test specifici perché non ritiene che abbiano un'origine allergica.
Ad ogni modo, il "segnale" che Lei sta inviando è comunque quello di un disagio, per cui qualcosa si deve pur fare. Se il collega non Le ha consigliato apertamente una valutazione psicologica, pare comunque che Le abbia fatto capire che sarebbe opportuna. Forse parlare dei Suoi «problemi dovuti a traumi psicologici che non riesc[e] ad affrontare» con i professionisti di questo sito potrebbe essere un inizio per capire l'utilità di una vera e propria valutazione psicologica "reale", o anche solo per trovare gli stimoli giusti per affrontarla.
Una volta avviata la psicoterapia, potrà nuovamente e serenamente fare il punto della situazione con il Suo medico curante.
Saluti,
descrive un quadro piuttosto "particolare" e in gran parte aspecifico per cui anche noi, in effetti, potremmo pensare ad una «questione psicologica». Però, per pronunciarsi in tal senso, bisognerebbe avere la possibilità di visitarLa: pertanto l'opinione del Suo medico curante è ulteriormente e "pesantemente" indicativa.
Per quanto concerne le «bollicine sulla pelle», immagino che lui stesso abbia potuto valutarle; probabilmente non Le ha consigliato una valutazione specialistica o dei test specifici perché non ritiene che abbiano un'origine allergica.
Ad ogni modo, il "segnale" che Lei sta inviando è comunque quello di un disagio, per cui qualcosa si deve pur fare. Se il collega non Le ha consigliato apertamente una valutazione psicologica, pare comunque che Le abbia fatto capire che sarebbe opportuna. Forse parlare dei Suoi «problemi dovuti a traumi psicologici che non riesc[e] ad affrontare» con i professionisti di questo sito potrebbe essere un inizio per capire l'utilità di una vera e propria valutazione psicologica "reale", o anche solo per trovare gli stimoli giusti per affrontarla.
Una volta avviata la psicoterapia, potrà nuovamente e serenamente fare il punto della situazione con il Suo medico curante.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 29.5k visite dal 10/07/2012.
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