Anticorpi anti muscolo liscio positivi
Salve,
vorrei togliermi un paio di dubbi:
il primo è che avendo effettuato delle analisi date dall'ematologo, per una persistente leucopenia e piastrinopenia da circa un annetto e mezzo(plt 100000 e gb da 3500 a massimo 4000) nella fattispecie, anticorpi anti muscolo liscio Anti nucleo, Anti dsDNA C3 e C4, vorrei sapere innanzi tutto capire se gli Anti nucleo sono negativi o positivi, visto che cè scritto:
Anticorpi ANTI-NUCLEO (ANA)
(1)
IFI- substrato: HEP-2
ANA: negativo
diluizione: 1:160
ANTI MUSCOLO LISCIO positivo
(ASMA) (1)
IFI-Substrato: stomaco di roditore
ANTICORPI ANTI - dsDNA (1)
Metodo: CLIA
ANTI DNA 0.0 UI/ml inferiore a 30.0
C3 68.70 * 90.00 - 180.00
C4 18.80 10.00 - 40.00
ecco a parte che gli anti muscolo liscio credo che siano positivi, e il C3 sia un po piu basso del normale, non è molto chiara la cosa. Comunque inevitabilmente leggendo su internet, in base agli anti muscolo liscio positivi la mia domanda è <. potrei avere l'epatite autoimmune o roba simile?
vorrei togliermi un paio di dubbi:
il primo è che avendo effettuato delle analisi date dall'ematologo, per una persistente leucopenia e piastrinopenia da circa un annetto e mezzo(plt 100000 e gb da 3500 a massimo 4000) nella fattispecie, anticorpi anti muscolo liscio Anti nucleo, Anti dsDNA C3 e C4, vorrei sapere innanzi tutto capire se gli Anti nucleo sono negativi o positivi, visto che cè scritto:
Anticorpi ANTI-NUCLEO (ANA)
(1)
IFI- substrato: HEP-2
ANA: negativo
diluizione: 1:160
ANTI MUSCOLO LISCIO positivo
(ASMA) (1)
IFI-Substrato: stomaco di roditore
ANTICORPI ANTI - dsDNA (1)
Metodo: CLIA
ANTI DNA 0.0 UI/ml inferiore a 30.0
C3 68.70 * 90.00 - 180.00
C4 18.80 10.00 - 40.00
ecco a parte che gli anti muscolo liscio credo che siano positivi, e il C3 sia un po piu basso del normale, non è molto chiara la cosa. Comunque inevitabilmente leggendo su internet, in base agli anti muscolo liscio positivi la mia domanda è <. potrei avere l'epatite autoimmune o roba simile?
[#1]
Allergologo
Il risultato degli ANA, per come è riportato, non risulta chiaro e potrebbe essere interpretato come una negatività alla diluizione 1:160. Questo non significherebbe - in assoluto - assenza di ANA, che potrebbero essere presenti a titolo inferiore, es. 1:80.
Questo è importante perché si tratta di un soggetto giovane con citopenia, lieve ipocomplementemia, altri segni sierologici di autoimmunità (positività ASMA), fenomeno di Raynaud ( https://www.medicitalia.it/consulti/reumatologia/424361-risultato-capillarocopia-e-ab-anti-asma-positivi.html ).
Sarebbe interessante conoscere il referto della capillaroscopia.
Il sospetto di epatite (o comunque di un'epatopatia) si pone inizialmente per una certa alterazione degli enzimi epatici che, da quanto ha riferito anche negli altri post, pare non sia stata rilevata nel Suo caso; la sola presenza di anticorpi anti-muscolo liscio non è sufficiente. Chiaramente non è neanche possibile escludere l'eventualità di un processo minimamente attivo.
In ogni caso sembrerebbe opportuno sottoporsi anche a una valutazione immunologica.
Saluti,
Questo è importante perché si tratta di un soggetto giovane con citopenia, lieve ipocomplementemia, altri segni sierologici di autoimmunità (positività ASMA), fenomeno di Raynaud ( https://www.medicitalia.it/consulti/reumatologia/424361-risultato-capillarocopia-e-ab-anti-asma-positivi.html ).
Sarebbe interessante conoscere il referto della capillaroscopia.
Il sospetto di epatite (o comunque di un'epatopatia) si pone inizialmente per una certa alterazione degli enzimi epatici che, da quanto ha riferito anche negli altri post, pare non sia stata rilevata nel Suo caso; la sola presenza di anticorpi anti-muscolo liscio non è sufficiente. Chiaramente non è neanche possibile escludere l'eventualità di un processo minimamente attivo.
In ogni caso sembrerebbe opportuno sottoporsi anche a una valutazione immunologica.
Saluti,
[#2]
Utente
Innanzitutto Grazie per la risposta.
il referto della capillaroscopia dice:
il quadro capillaroscopico visualizzabile all'esame odierno appare caratterizzato da modesto edema, fondo roseo, flusso granulare, anse a forcina, con distribuzione a pettine, alcune tortuosita.
visibili ectasie circoscritte, non capillari diffusamente slargati, non microaneurismi nè megacapillari.
densità capillare nella norma, non aree avascolari.
presenza di emorragie apicali localizzate.
quadro aspecifico. da ricontrollare tra 6/12 mesi.
chi mi ha effettuato l'esame, ha a suo avviso escluso a prima vista un coinvolgimento autoimmune( tipo sclerodermia, sjogren, artrite reumatoide)
premetto che ho, si avuto alterazioni di got e gpt, ma senza segni ecograficamente apprezzabili, tranne una lieve steatosi. Non ho colesterolo tot e trigliceridi fuori norma, ho un colesterolo hdl abbastanza elevato( 100) fosfatasi alcalina, bilirubinemia ,gamma gt e prove di coagulazione mai fuori norma. Le gpt (con got sempre nella norma) sono l'unico dato alterato uscito fuori nelle analisi di routine assieme alla piastrinopenia e Gb un po bassi, in questi ultimi 5-6 mesi, ad intermittenza, e che il mio medico ha attribuito alla mia assunzione di integratori proteici per la palestra,che, appena ho smesso, dopo circa 1 mese, assieme a un po di dieta senza grassi( assieme alle proteine in polvere, assumevo grandi quantita di frutta secca) sono rientrate nei limiti alti 37 con limite a 46 o al massimo a 45. nell'altro post avevo anche elencato tutte le analisi anticorpali, che avevo effettuato, insieme a una colonscopia e a entero tc con mdc. Gli ANA li avevo effettuati anche in un'altro laboratorio, dove c'era sempre scritto negativo con diluizione 1:80.
il referto della capillaroscopia dice:
il quadro capillaroscopico visualizzabile all'esame odierno appare caratterizzato da modesto edema, fondo roseo, flusso granulare, anse a forcina, con distribuzione a pettine, alcune tortuosita.
visibili ectasie circoscritte, non capillari diffusamente slargati, non microaneurismi nè megacapillari.
densità capillare nella norma, non aree avascolari.
presenza di emorragie apicali localizzate.
quadro aspecifico. da ricontrollare tra 6/12 mesi.
chi mi ha effettuato l'esame, ha a suo avviso escluso a prima vista un coinvolgimento autoimmune( tipo sclerodermia, sjogren, artrite reumatoide)
premetto che ho, si avuto alterazioni di got e gpt, ma senza segni ecograficamente apprezzabili, tranne una lieve steatosi. Non ho colesterolo tot e trigliceridi fuori norma, ho un colesterolo hdl abbastanza elevato( 100) fosfatasi alcalina, bilirubinemia ,gamma gt e prove di coagulazione mai fuori norma. Le gpt (con got sempre nella norma) sono l'unico dato alterato uscito fuori nelle analisi di routine assieme alla piastrinopenia e Gb un po bassi, in questi ultimi 5-6 mesi, ad intermittenza, e che il mio medico ha attribuito alla mia assunzione di integratori proteici per la palestra,che, appena ho smesso, dopo circa 1 mese, assieme a un po di dieta senza grassi( assieme alle proteine in polvere, assumevo grandi quantita di frutta secca) sono rientrate nei limiti alti 37 con limite a 46 o al massimo a 45. nell'altro post avevo anche elencato tutte le analisi anticorpali, che avevo effettuato, insieme a una colonscopia e a entero tc con mdc. Gli ANA li avevo effettuati anche in un'altro laboratorio, dove c'era sempre scritto negativo con diluizione 1:80.
[#8]
Allergologo
Esistono condizioni di "confine" clinico, che possono anche passare inosservate a noi medici, e condizioni clinicamente "indefinibili", per il fatto che non esprimono in maniera chiara uno stato di malattia (intesa come entità nosologica) nonostante visite, esami, perfino ricoveri: possono andare spontaneamente in remissione o evolvere in qualcosa di più "tipico".
Gli elementi a disposizione non permettono di valutare completamente la situazione, pertanto non definiscono alcunché; a mio avviso sono però sufficienti per "meritare" una visita immunologica diretta, proprio per cercare di inquadrarla meglio.
Ci aggiorni, se vuole.
Saluti,
Gli elementi a disposizione non permettono di valutare completamente la situazione, pertanto non definiscono alcunché; a mio avviso sono però sufficienti per "meritare" una visita immunologica diretta, proprio per cercare di inquadrarla meglio.
Ci aggiorni, se vuole.
Saluti,
[#11]
Utente
Certo se le cose stanno cosi,
ossia che non si riesce a stabilire, se uno è effettivamente affetto da una patologia o no, con certezza, non se ne uscira mai. diventa veramente logorante.
Dopo aver passato 2 anni a effettuare esami, anche di una certra invasività, e sentirsi poi dire, che uno " potrebbe essere malato, ma anche no" non è il massimo, e la cosa mi rende alquanto perplesso.
Cordiali saluti
ossia che non si riesce a stabilire, se uno è effettivamente affetto da una patologia o no, con certezza, non se ne uscira mai. diventa veramente logorante.
Dopo aver passato 2 anni a effettuare esami, anche di una certra invasività, e sentirsi poi dire, che uno " potrebbe essere malato, ma anche no" non è il massimo, e la cosa mi rende alquanto perplesso.
Cordiali saluti
[#12]
Allergologo
Proprio perché finora nessuno ha saputo dare una risposta definitiva è opportuno continuare a cercare il medico "giusto", o comunque continuare a seguire nel tempo gli aspetti più "interessanti" del caso per una eventuale evoluzione e quindi una eventuale migliore definizione.
Nel suo esclusivo interesse, Le ricordo che Lei in prima persona dovrebbe adoperarsi per accettare anche uno stato di "incertezza", dal momento che comincia a soffrirne psicologicamente.
Lei sta bene, fa palestra, non ha chiari segni di malattia: ha tutto il diritto di considerarsi sano, indipendentemente da qualche "etichetta": il mantenimento di questo stato di incertezza diagnostica, se deve significare continuare nella situazione attuale, io al Suo posto lo definirei un obiettivo desiderabile.
Lei crede davvero che essere inquadrato in una qualche diagnosi sia davvero meglio che non averla e continuare un follow-up cautelativo?
Saluti,
Nel suo esclusivo interesse, Le ricordo che Lei in prima persona dovrebbe adoperarsi per accettare anche uno stato di "incertezza", dal momento che comincia a soffrirne psicologicamente.
Lei sta bene, fa palestra, non ha chiari segni di malattia: ha tutto il diritto di considerarsi sano, indipendentemente da qualche "etichetta": il mantenimento di questo stato di incertezza diagnostica, se deve significare continuare nella situazione attuale, io al Suo posto lo definirei un obiettivo desiderabile.
Lei crede davvero che essere inquadrato in una qualche diagnosi sia davvero meglio che non averla e continuare un follow-up cautelativo?
Saluti,
[#13]
Utente
Non esiste accettare un male, rassegnarsi di averlo e magari negarlo facendo finta di essere sano solo perché delle persone poco competenti in materia non hanno trovato una causa. Se tutti quelli che si definiscono "medici" ragionassero come lei, credo proprio che dovrebbero cambiare mestiere, specialmente se danno ai pazienti malati in cerca di una diagnosi, (e magari di una cura perché no!?)delle risposte di questo genere. Il numero di decessi crescerebbe in maniera spropositata. Mi auguro di non trovarmi mai di fronte a uno così, "specialmente se lo pagassi"........
Saluti
Saluti
[#14]
Allergologo
Caro signore,
La invito a rileggere con maggiore attenzione le mie parole e a sforzarsi di capirle.
Tralasciando momentaneamente la Sua condizione specifica, che non è stata definita malattia per tutti i motivi che ha il diritto di pensare (e che non dipendono certo da me), Le ricordo che "accettare" una malattia non significa "rassegnarsi".
Così come "considerarsi sano" non significa "far finta di essere sano", poiché ci si può considerare sani anche (e ovviamente soprattutto) quando lo siamo. Da quanto ha riferito Lei è una persona che conduce una vita normale ed è perfino in grado di sostenere una certa attività fisica: questo potrebbe anche significare essere sani; in alternativa ci si avvicina molto.
L'alterazione di esami di laboratorio non può essere considerata una condizione di malattia, ma solo un elemento in grado di indurre un sospetto o al contrario, quando la malattia è evidente nelle sue manifestazioni cliniche, confermarlo.
Malattia può essere farsi condizionare in negativo da qualcosa che non ha (almeno al momento) tutta l'importanza che gli si tende ad attribuire - e questo traspare in modo piuttosto chiaro da quanto Lei ha scritto. Ma questo è forse solo un punto di vista mio personale, che comunque non sta nel cuore della discussione. Ho voluto toccare questo tasto per darLe un consiglio al fine di cercare di migliorare ulteriormente la Sua qualità di vita.
Evito di commentare le Sue considerazioni finali sulla mia professionalità perché voglio pensare che nascano esclusivamente da un fraintendimento, nonostante il mio invito fosse quello di «continuare a cercare il medico "giusto", o comunque continuare a seguire nel tempo gli aspetti più "interessanti" del caso per una eventuale evoluzione e quindi una eventuale migliore definizione».
Cordialmente,
La invito a rileggere con maggiore attenzione le mie parole e a sforzarsi di capirle.
Tralasciando momentaneamente la Sua condizione specifica, che non è stata definita malattia per tutti i motivi che ha il diritto di pensare (e che non dipendono certo da me), Le ricordo che "accettare" una malattia non significa "rassegnarsi".
Così come "considerarsi sano" non significa "far finta di essere sano", poiché ci si può considerare sani anche (e ovviamente soprattutto) quando lo siamo. Da quanto ha riferito Lei è una persona che conduce una vita normale ed è perfino in grado di sostenere una certa attività fisica: questo potrebbe anche significare essere sani; in alternativa ci si avvicina molto.
L'alterazione di esami di laboratorio non può essere considerata una condizione di malattia, ma solo un elemento in grado di indurre un sospetto o al contrario, quando la malattia è evidente nelle sue manifestazioni cliniche, confermarlo.
Malattia può essere farsi condizionare in negativo da qualcosa che non ha (almeno al momento) tutta l'importanza che gli si tende ad attribuire - e questo traspare in modo piuttosto chiaro da quanto Lei ha scritto. Ma questo è forse solo un punto di vista mio personale, che comunque non sta nel cuore della discussione. Ho voluto toccare questo tasto per darLe un consiglio al fine di cercare di migliorare ulteriormente la Sua qualità di vita.
Evito di commentare le Sue considerazioni finali sulla mia professionalità perché voglio pensare che nascano esclusivamente da un fraintendimento, nonostante il mio invito fosse quello di «continuare a cercare il medico "giusto", o comunque continuare a seguire nel tempo gli aspetti più "interessanti" del caso per una eventuale evoluzione e quindi una eventuale migliore definizione».
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 26.5k visite dal 12/07/2014.
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