Piastrine
Salve, faccio seguito ad una mia precedente domanda. Ho avuto un esordio a gennaio con piastrine a 130, calate poi ad aprile fino a 25. Fatta terapia cortisonica con successo, terminata a metà luglio. Ad oggi le piastrine sono a 82. Nel frattempo ho eseguito esami specifici immunologici dai quali è emersa una deficienza delle sottoclassi igg, forse dovuta al cortisone e basta. Quali altre vie devo indagare per capire cosa origina il problrma? Produzione insufficiente? Eccessiva distruzione? Grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
Quali esami specifici ha eseguito? assume farmaci di qualche tipo? per poterla in qualche modo aiutare è necessario che ricostruisca nel modo più approfondito possibile che esami, quali visite specialistiche, quali sintomi e quali responsi ha avuto da quando ha scoperto il suo problema.
Cordiali Saluti
Quali esami specifici ha eseguito? assume farmaci di qualche tipo? per poterla in qualche modo aiutare è necessario che ricostruisca nel modo più approfondito possibile che esami, quali visite specialistiche, quali sintomi e quali responsi ha avuto da quando ha scoperto il suo problema.
Cordiali Saluti
Dr. Matteo Leoncin
[#2]
Utente
In questi mesi mi sono recata da un ematologo che ha diagnosticato una piastrinopenia autoimmune e prescritto la cura cortisonica. L'immunologo mi ha prescritto i seguenti esami: ANA, C3,C4, anti DNA, ENA pannello connettiviti, FR, IgG, IgA, IgM, sottoclassi IgG, VES, PCR, testo di coombs diretto ed indiretto, esame fisico delle urine. Dai suddetti esami è emersa solo una leggera deficienza delle sottoclassi IgG. Non ho mai avuto nessun sintomo, me ne sono accorta perché una volta all'anno faccio gli esami del sangue per controllo ed il medico di base si era accorto che negli anni le piastrine erano calate e abbiamo deciso di ripetere gli esami dopo 3 mesi. L'unica cosa che ho notato, ma forse è autosuggestione, che a febbraio e circa tre settimane fa, sono comparse in punti diversi del corpo delle macchioline rosse. Spero di averle dato sufficienti spiegazioni.
[#3]
Gentile Utente,
Dalla ricostruzione dettagliata della anamnesi riguardo alla sua piastrinopenia, posso constatare che un collega ematologo ha già posto diagnosi riguardo alla causa della sua piastrinopenia: trattasi di forma di origine autoimmune (da aumentato consumo a causa della presenza di autoanticorpi anti-piastrine), diagnosi confermata peraltro anche dalla pronta risposta alla terapia cortisonica. Come le avranno sicuramente già spiegato, ora sarà necessario semplicemente il controllo periodico dell'emocromo per monitorare il valore delle piastrine. Per quanto riguarda la sua domanda su ulteriori esami da fare per capire l'eziologia della sua piastrinopenia, a mio parere, vista la presa in carico da parte dello specialista, per il momento non ravvedo la necessità di ulteriori accertamenti. Esistono infatti esami di secondo livello per la ricerca degli autoanticorpi anti-piastrine, o per valutare la morfologia e produzione delle piastrine ma, considerando che la piastrinopenia è l'unico reperto ematologico che ha e che la piastrinopenia autoimmune (morbo di Werlhof) è la forma comune tra le piastrinopenia da consumo, e vista la buona risposta al terapia steroidea, esami di questo tipo più costosi e in alcuni casi più invasivi), in una situazione così non sono necessari. Se la piastrinopenia peggiorasse ulteriormente, comparissero altre alterazioni all'emocromo o altri sintomi riconducibili a malattie ematologiche, allora, in accordo con il medico curante, potrebbe essere necessaria una rivalutazione ematologica esegendo anche esami di secondo livello.
Infine, per quanto riguarda la sua consulenza immunologica, è stata corretta: i disordini autoimmuni (come il morbo di werlhof), sono spesso associati ad altri disordini autoimmuni, per cui correttamente ha effettuato lo screening generale che è fortunatamente risultato negativo. Se però comparissero in futuro segni o sintomi riconducibili a connettiviti o ad altri disordini autoimmuni (per esempio ipotiroidismo), sarà importante una rivalutazione in tal senso. Per la leggera riduzione delle IgG infine non si preoccupi, probabilmente è legata alla terapia cortisonica, semmai può essere utile il controllo delle sottoclassi tra 10-12 mesi.
Spero di esserLe stato d'aiuto almeno in parte.
Cordiali Saluti
Dalla ricostruzione dettagliata della anamnesi riguardo alla sua piastrinopenia, posso constatare che un collega ematologo ha già posto diagnosi riguardo alla causa della sua piastrinopenia: trattasi di forma di origine autoimmune (da aumentato consumo a causa della presenza di autoanticorpi anti-piastrine), diagnosi confermata peraltro anche dalla pronta risposta alla terapia cortisonica. Come le avranno sicuramente già spiegato, ora sarà necessario semplicemente il controllo periodico dell'emocromo per monitorare il valore delle piastrine. Per quanto riguarda la sua domanda su ulteriori esami da fare per capire l'eziologia della sua piastrinopenia, a mio parere, vista la presa in carico da parte dello specialista, per il momento non ravvedo la necessità di ulteriori accertamenti. Esistono infatti esami di secondo livello per la ricerca degli autoanticorpi anti-piastrine, o per valutare la morfologia e produzione delle piastrine ma, considerando che la piastrinopenia è l'unico reperto ematologico che ha e che la piastrinopenia autoimmune (morbo di Werlhof) è la forma comune tra le piastrinopenia da consumo, e vista la buona risposta al terapia steroidea, esami di questo tipo più costosi e in alcuni casi più invasivi), in una situazione così non sono necessari. Se la piastrinopenia peggiorasse ulteriormente, comparissero altre alterazioni all'emocromo o altri sintomi riconducibili a malattie ematologiche, allora, in accordo con il medico curante, potrebbe essere necessaria una rivalutazione ematologica esegendo anche esami di secondo livello.
Infine, per quanto riguarda la sua consulenza immunologica, è stata corretta: i disordini autoimmuni (come il morbo di werlhof), sono spesso associati ad altri disordini autoimmuni, per cui correttamente ha effettuato lo screening generale che è fortunatamente risultato negativo. Se però comparissero in futuro segni o sintomi riconducibili a connettiviti o ad altri disordini autoimmuni (per esempio ipotiroidismo), sarà importante una rivalutazione in tal senso. Per la leggera riduzione delle IgG infine non si preoccupi, probabilmente è legata alla terapia cortisonica, semmai può essere utile il controllo delle sottoclassi tra 10-12 mesi.
Spero di esserLe stato d'aiuto almeno in parte.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.4k visite dal 09/09/2016.
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