Eiaculazione precoce al primo rapporto

Buongiorno, sono un ragazzo trentenne, arrivato alla prima esperienza sessuale tardi.

Nonostante questo sono molto disinvolto a letto con la mia ragazza.
Il mio problema è, come da oggetto, quella dell'eiaculazione precoce, che si manifesta al primo rapporto, infatti durante il secondo le cose vanno benissimo, riuscendo a controllare perfettamente l'orgasmo.

Un po' di tempo fa ho chiesto consiglio all'urologo, che senza effettuare particolari controlli, mi ha prescritto il Daparox 20 mg, un quarto di compressa per 15 giorni e poi mezza per altri 15. Devo dire che il trattamento ha funzionato perfettamente e ovviamente smettendo il sintomo è tornato.

Devo tornare a parlarne con l'urologo prossimamente in quanto dovrei vederlo per un altro problema (varicocele), però volevo chiedere le seguenti:

1) Dal momento che il Daparox ha avuto effetto posso venire a conclusione che l'E.P. sia dovuta a fattori psicologici?

2) Il Daparox può servire a curare e risolvere il problema definitivamente?

3) Questo farmaco può essere assunto di continuo? Oppure all'occorrenza?

4) Si può ipotizzare che il mio aver avuto il primo rapporto in tarda età sia la causa del mio problema? Che sia un problema di (non so se il termine sia corretto) ipereccitazione?

Vi ringrazio anticipatamente e spero con le mie domande di essere d'aiuto anche ad altri che si trovano nella mia situazione.

Distinti saluti
[#1]
Dr. Andrea Del Grasso Urologo, Andrologo 202 10
Cercherò di dare le risposte in ordine:
1) Il Daparox ha come effetto quello di aumentare il controllo dell'eiaculazione anche quando questa non è causata da fattori psicologici. Rimane comunque chiaro che la sua azione è maggiore nei paziente con eiaculazione precoce da cause psicologiche.
2) Il daparox, a mio avviso, è un farmaco sintomatico, e normalmente se non si risolve la causa dell'eiaculazione precoce, alla sospensione del farmaco il problema si ripresenta.
3) Le scuole di pensiero degli andrologi in proposito non sono uniformi. Alcuni consigliano terapie quotidiane continuative, altri consigliano i farmaci prima del rapporto. Io preferisco consigliare ai paziente l'uso di questi farmaci prima del rapporto. Ricordo inoltre che in commercio esiste un farmaco specifico per questo problema e che si usa assumendolo 2 ore prima del rapporto.
4)Si e no! Mi spiego meglio: aver iniziato l'attività sessuale a 30 anni non pregiudica per tutta la vita i rapporrti sessuali e non sei certo condannato ad avere sempre eiaculazione precoce per questo motivo. Certamente l'eccitazione dei primi rapporti può fare brutti scherzi sia in senso di eiaculazione precoce che di disfunzione erettile. Non ti preoccupare e continua a vivere la tua vita sessulae con tranquillità!

Ho risposto a tutti i questiti?!
Saluti.

Dott. Andrea Del Grasso
Urologo - Andrologo

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
La ringrazio di cuore, soprattutto per la tempestività nel rispondere.

Certo ho tante curiosità in proposito come ad esempio non ho capito come agisce il Daparox sulla serotonina e se ci sono dei rimedi più naturali ma non voglio rubarle altro tempo.

Nuovamente grazie, è stato di aiuto.
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
lìapproccio all'eiaculazione precoce, sia per quel che riguarda l'aspetto diagnostico, che poi terapeutico, va effettuato a quattro mani: quelle dell'andrologo e quelle del sessuologo clinico.
L’aspetto diagnostico dell’eiaculazione precoce, è estremamente complesso,sia per quel che riguarda la riluttanza e riservatezza del paziente e della coppia nell’esporre le proprie difficoltà, che per quell’aspetto di soggettività che riguarda l’esperienza di precocità.
E’ indispensabile,ai fini diagnostici,investigare il tempo oggettivo dell’eiaculazione ,il tempo di latenza dell’eiaculazione intra-vaginale( due o tre spinte o,fuori dall’ambito vaginale),l’esperienza soggettiva della capacità di controllo,di soddisfazione del paziente e della partner e la variabile associata alla preoccupazione ed ansia ed alle dinamiche della relazione in cui si manifesta.
Per quanto riguarda le cause, in ambito sessuologico, si parla di multifattorialità ,vi sono diverse cause,a vari livelli(personali,di coppia,iatrogeni, da cattivo apprendimento sessuale,generali,psicologici,intrapsichici),che interagendo tra di loro,producono e mantengono il disturbo clinico.
Il farmaco, va integrato con un percorso sessuologico, è esclusivamente un sintomatico, cioè funziona fino a quando lei lo assume, deve imparare a modificare la sua sessualità ed a procastinare il punto di non ritorno eiaculatorio, mediante terapia psico-sessuologica.
Auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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