Eiaculazione precoce: una parola in più

Salve, sono uno studente di medicina. Soffro di Ep. L'urologo mi parla solo di ipersensibilità del glande. Senza preservativo ritardante duro pochissime spinte, con quello capita che vada meglio. Emla non offre nessun beneficio ulteriore.Ogni primavera vivo un periodo di circa un mese eccezionale,dove il problema si riduce drasticamente.So che l'eziopatogenesi è varia, e in gran parte permettetemelo idiopatica (cioè ancora non ne sappiamo poi tantissimo), ho letto molto e so interpretare credo correttamente i termini medici.Per questo le mie domande sono solo due: 1)una eiaculazione precoce PRIMITIVA ( ho rapporti da tre anni e la mia storia è finita poco tempo fa) può dipendere da una flogosi prostatica anche minima(latente, cronica non so)? O non è proprio possibile. Vedete la psicoterapia la potrò intraprendere quando avrò una relazione stabile ,perchè so di sofrire molto la mia emotività (all'inizio con la mia ex perdevo l'erezione appena vedevo il preservativo cosa superata pian piano)e so che ora i primi rapporti occasionali che probabilmente avrò saranno fonte di grandissima ansia. 2) La masturbazione da quando ho rapporti e ho assodato che sono brevi è diventata brevissima anch'essa.Con la mia ex si era creato un rapporto di serenità e lei accettava tutto, ma come posso dire,anche inconsciamente mi sono sentito sempre un pò in difetto,per non farla molto lunga.Questo è segno che la pesantezza psicologica eccessiva del problema mi fa anche questi scherzetti crudeli della masturbazione istantanea oppure si è istituito un deficit erettile (o altra eziologia possibile cofattrice/determninante l'ep) proprio da quando ho cominciato ad avere rapporti?,perchè capite questa coincidenza eiaculazione precoce nel rapporto e nella masturbazione è quantomeno curiosa per me. Ho titolato il quesito una parola in più perchè vorrei tanto che non mi fosse risposto in due righe "bisogna vedere se ep ha eziopatogenesi psicologica o organica per cui si consiglia visita andrologica,studio della funzione erettile,piano perineale ecc" perchè queste cose GIA' LE SO.Preferirei che su questa ultima domanda "originale" che vi ho fatto uniste la vostra serietà ed esperienza anche ad un pizzico di personalità, azzardo,chessò,che provaste a dirmi: guardi secondo me questo si verifica perchè...fidatevi io non sono un fruitore inconsapevole in materia.prenderò le vostre ipotesi mooolto con le molle e mi rivolgerò ad un andrologo al più presto. da voi gentili professionisti vorrei qualche IPOTESI personale,spendendo qualche riga in più, un minuto di riflessione in più se vi è possibile, in questa professione bellissima ma densa di impegni. Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile futuro collega,

alla prima domanda le rispondo che un'eiaculzione precoce di tipo primario, cioè da sempre, difficilmente ha alla sua base una causa organica, tanto più una presunta prostatite mai diagnosticata a quanto ci racconta.

Alla seconda domanda le dico poi che non è cosi infrequente che un'eiaculazione precoce si verifichi anche durante un'attività di tipo masturbatoria.

Ultimo mio consiglio è quello poi di non aspettare ad avere una partner fissa per iniziare eventualmente un percorso psicoterapeutico e per questo senta, senza perdere altro tempo prezioso e visti anche i suoi più facili "ingressi", un esperto andrologo e poi a ruota un bravo psicologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
mi associo al DR.Beretta nella risposta.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione sessuale della "fase dell'orgasmo" e va diagnosticata dall'andrologo, a seguito di visita specialistica, poi si può avlutare l'ipotesi di un trattamento psicoterapico o psico-sessuologico.
Vi sono svariati tipi di e.p., anteportas, intrapostas( fuori o dentro l'ambiente vaginale), primaria, secondaria, assoluta, situazionale.
Sarebbe opportuno conoscere lo IELT( tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) e le emozioni associate alla sfera della sessualità e della sua dimensione di coppia.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
counseling psico-sessuologico, psicoterapia, terapia di coppia ad orientamento sessuologico, trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale, in collaborazione tra andrologo e psico-sessuologo), farmaco on de mand( cioè al bisogno).
Un lavoro che includa gli aspetti emozionali, intrapsichici ed ambientali, sarebbe la soluzione più idonea
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
Legga, se desidera, questi miai articoli, sull'argomento.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/243-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/581-eiaculazione-precoce-solitudine-e-sofferenza-di-chi-ne-soffre.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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