Cisti testicolo sx

Buongiorno , è la prima volta che scrivo su questo sito, ho visto che c'è molta disponibilità , spero di avere qualche consiglio.
Sono un ragazzo di 24 anni , da circa un anno soffro di dolori molto fastidiosi nella regione pubica, fitte anali e indolenzimento dei testicoli specialmente il sinsitro. Dopo innumerevoli esami diagnostici, visite urologiche ed andrologiche ed anche ortopediche ( visto che pratico attività sportiva a livello agonistico e si pensava fosse una pubalgia) più urologi sono giunti ad una conclusione: si tratta di una prostatite , che NONOSTANTE NON SIA MAI EMERSA DA ALCUN ESAME poteva essere presente in maniera silente e darmi quelle problematiche come ad esempio anche l'eiacluzione molto precoce o dolorosa come da me riferito, sintomi mai avuti prima. Cosi questi dolori , iniziati nell'aprile 2016, peggiorati nei mesi successivi, sono stati inialzmente curati con antibiotici per tutto il mese di agosto, senza alcun giovamento; tornando dall'urologo e riferendo che la cura non stava andando bene, dopo aver fatto anche spermiogramma , spermiocultura senza aver riscontrato alcuna infezione si è giunti ad una conclusione: Prostatite abatterica. In effetti assumendo nel mese di settembre ottobre Pelvilen, Permixon e stando molto più attento a cibo e alcool , le cose sono andate molto meglio anche se i dolori non sono scomparsi del tutto ma non forti come prima, continuo ad avere delle fitte pubiche e al sedere , specialmente la sera ( scusate la terminologia non sempre idonea e corretta). Mi aiuto con gli antiinfiammatori e ci convivo.
Dopo qualche mese di relativa tranquillità , quando pensavo che il peggio era passato, visto i mesi e mesi passati a girovagare per cliniche ed ospedali per una porstatite mai effettivamente accertata, nel corso di questo mese ( Febbraio 2017) sono tornati dei dolori o meglio dei fastidi ,delle scosse ,al testicolo sinistro; queste puncicate , talvolta molto dolorose, pensavo fossero connesse questa volta ai dolori lombari che sono sopraggiunti in questo periodo e che prendono anche la gamba; ho collegato quindi le puncicate al testicolo sinistro ai dolori lombari a sinistra , pensando ad una postura scorretta durante le ore di studio nel quale sto moltissimo tempo seduto. Su consiglio del medico di base e di un urologo che ormai mi segue ho cominciato un ciclo di antinfiammatori Orudis , le cose sembravano andare meglio ma sono ripresi. Vado quindi a fare una ecografia doppler scrotale, visto che sono un soggetto un po ansioso e vivo con la paura che possa tornale il varicocele , operato a sinistra nel 2002 o una torsione testicolare , vista la posizione del testicolo sinistro molto rialzata rispetto al destro.
L'ecografia mette in luce una cisti di 19 MM a carico testa epididimo sinistro.Non c'è altro , o varicocele , no dilatazioni signficative a carico delle strutture venose. DA dove vengono queste puncicate ? Prostatite? SChiena? CIsti? SE fosse la cisti, devo toglierla? Aiutatemi.
Saluti
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
E' strano che, se gli esami fossero stati eseguiti con la dovuta attenzione, non sia mai emersa la condizione di congestione infiammatoria pelvico-prostatica che sembra essere lo stato caratterizzante i suoi sintomi. Ancora più incomprensibile è il bombardamento antibiotico senza aver dimostrato la presenza batterica significativa (una presenza bassa non richiederebbe comunque un antibiotico). Ovvio che un anti-androgeno (permixon) abbia ridotto la sintomatologia, ma è una terapia che alla sua età è meglio non fare perché in fatto riduce i processi riparativi e la reattività sessuale, soprattutto nel lungo periodo necessario (non basta un mese di terapia). Il pelvilen giustamente le ha ridotto i sintomi per la sua azione antidolorifica e regolativa della reazione infiammatoria locale e generale, ma certamente non può aver risolto il problema, ma anche qui non basta un mese anche quando si vogliano solo contrastare i sintomi. L'attacco e la cronicizzazione con gli antinfiammatori generali ottiene l'analogo effetto di tagliare la sintomatologia ma non di risolvere il problema. Invece la modificazione, probabilmente molto parziale, dello stile di vita (riduzione di alcool, migliore alimentazione, mi auguro non fumi) ha contribuito significativamente, ma anche qui occorrono tempi medi (mesi). Ovvio quindi che il problema a fasi alterne si ripresenti anche con diverse intensità e che possa coinvolgere più ampiamente l'area pelvica con le influenze sintomatologiche irradiate agli arti inferiori e ai testicoli, dove la persistenza della congestione-infiammatoria pelvico-prostatica si riflette prevalentemente sugli epididimi e quindi sulla funzione fertile (ha mai controllato uno spermiogramma?). Allo stato quindi ritengo necessario che un buon andrologo riprenda in mano tutta la situazione, rivendo quanto fatto e eseguendo quanto necessario per definire le ragioni che possono essere genitali o generali (metabolico-ossidative, fisico-comportamentali, immuno-endocrine). Solo così si potranno definire le ragioni ed impostare un adeguato ed utile percorso terapeutico che richiederà non meno di un anno, con rivalutazioni semestrali.
[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio davvero tanto Dottore, per me è importante ricevere un consiglio visto che da un anno sono sbattuto da una parte all'altra senza soluzione .
Seguirò sicuramente i suoi consigli, specialmente riguardo lo spermiogramma visto che più volte l'ho eseguito e c'erano delle cose che non andavano ( motilità e anomalie morfologiche ) ;mi rimane una cosa da chiederle.. questa cisti di 2 cm che è stata trovata è in parte causa del mio dolore?! Non so forse è infiammata o sotto tensione, un urologo mi consiglia di toglierla , un'altro di prendere antinfiammatori almeno per 15 gg.Sono un po' in ansia , anche con i dolori lombari è dura ; sono abituato a fare parecchio sport , è tanto che non mi muovo .
Spero di ricevere ancora una risposta , davvero molto gentile.
Saluti
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
La ciste è conseguenza dello stato infiammatorio prostato-epididimale mentre il dolore è dettato dal complessivo stato infiammatorio e disfunzionale. Dopo aver definito per bene il quadro (pare che molti aspetti siano stati sottovalutati o trascurati rispetto a quanto ha eseguito, ma non è questa la sede per una adeguata analisi di tutti i suoi dati), una adeguata terapia di riequlibrio e ricostituzione potrebbe anche farla riassorbire... peraltro rimettendo anche in ordine la spermiogenesi che alla sua età è fondamentale che sia a posto. Deve mettersi alla ricerca, come detto, di un buon andrologo.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille , cercherò un andrologo al più presto.. è stato molto gentile e disponibile.
Mi consiglia , ora che ho dolore , di prendere antinfiammatori ? Esclude quindi una necessità chirurgica per il momento ? Grazie
Buon fine settimana .
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Certamente l'intervento non è da fare, almeno per ora, Per il dolore è meglio che impieghi un prodotto naturale come il PEA (palmitoiletanolammide) che ha una utile funzione analgesica e regolativa dell'infiammazione senza alterare gli equilibri funzionali per quanto non abbia azione immediata (richiede qualche giorno) e che può reperire sia in farmacia che online. Mi auguro che riesca a trovare un buon andrologo che l'aiuti a risolvere la questione complessiva.
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