Vena posteriore???

Gentile Dottore,
Sono un ragazzo di 20 anni, vivo una vita normale, pratico sport a livello non agonistico e Vi scrivo per illustrarvi il seguente problema.
E’ da un paio di anni, a 17 anni, che improvvisamente dopo un preliminare ho avvertito un bruciore nella parte posteriore del pene, forse causato da un eccessivo fregare e da una mancata lubrificazione. Il mio problema è che da quel momento in poi mi sono accorto di avere un piccolo rigonfiamento di posteriore di colore rosso maggiore durante l'erezione nel momento in cui si fa scivolare la pelle (zona prepuzio). Mi sono accorto che durante i preliminari o rapporti ho una eiaculazione accelerata rispetto a prima che si verificasse il fatto. Cosa potrebbe essere? Potrebbe essere una semplice vena più sporgente? Da premettere che ormai è da anni che possiedo questa piccola escrescenza che non mi da alcun fastidio tranne che mi porta una eccitazione maggiore.

Mille grazie in anticipo
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile utente,
in queste situazioni cliniche particolari è sempre importante la valutazione clinica diretta dello specialista. Approfitti di questi disturbi per conoscere il suo andrologo di riferimento come le ragazze conoscono il loro o la loro ginecologa .
un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore 13388,

la sua decrizione non consente di capire se si tratta di problema semplice e magari trascurabile o se invece si tratti di qualcosa che necessita di una terapia.
Si faccia vedere dal suo medico o da uno specialista, andrologo o urologo anche in una struttura ospedaliera
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi che una passeggiata sino allo studio del Suo Medico di base sia il primo indispensabile passo. Lui stesso potrebbe formulare una diagnosi e rapidamente risolverLe qualsiasi dubbio. Ma di certo l'idea del Collega BERETTA, che condivido, mi sembra ideale. Cogliere questa occasione per il primo vero controllo Andrologico della Sua vita è davvero una buona idea.
E' inutile avventurarsi in congetture diagnostiche, magari di pertinenza Dermatologica...
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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dopo
Utente
Utente
Seguirò i Vostri consigli.

Grazie,
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro signore,
le consiglio ancora di cercare , eventualmente con l'aiuto del suo medico curante, una struttura pubblica o privata che abbia al suo interno un andrologo esperto e capace con il quale lei possa avere quel rapporto di fiducia che sempre devrebbe instuararsi tra un medico e chi ha un disturbo da risolvere. Solo in questo modo è possibile iniziare ad affrontare in modo costruttivo il suo problema clinico.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Come consigliato sono stato dal mio dermatologo di fiducia è mi ha diagnosticato un "Neo verrucoso" nella parte posteriore del pene, precisamente nella parte carnosa sotto il frenulo, che sarebbe andato via con qualche applicazione di crioterapia. Attualmente ho fatto 3 applicazioni ma mi sono accorto che i primi giorni tende ad assotgliarsi e a perdere volume ma successivamente torna come prima. Ci vuole molto tempo prima che scompaia definitivamente questa escrescenza??? E' normale?

Grazie mille,
[#7]
dopo
Utente
Utente
...inoltre mi ha prescritto l'utilizzo di una crema una volta al giorno "Dermomycin" e un detergente.

Grazie di nuovo!
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi che, fino ad ovvia prova contraria, attenersi alle indicazioni diagnostiche e terapeutiche del Suo Dermatologo di fiducia sia la cosa più giusta da fare.
Io, ma parlo da Chirurgo, avrei optato per l'asportazione. Ma è condivisibile anche la procedura effettuata dal Collega.
Essenziale è l'esame istologico della neoformazione, vero "bersaglio" di tutta la procedura messa in piedi. Questo mi pare scontato per tutti.
Affettuosi augurie cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
anch'io come chirurgo , concordo con il collega Martino. Se la diagnosi "clinica" è quella da lei riferita ,diventa importante asportare chirurgicamente la neoformazione e fare una diagnosi istologica più precisa.
Un cordiale saluto.