Pene a riposo "rigido", dolore, bruciore glande, vene ingrossate

Gentili medici,

sono un ragazzo di 36 anni. Dopo masturbazione avvenuta il giorno 18 febbraio, noto immediatamente un mini coagulo nel collo del grande proprio al centro e ingrossamento di una vena lungo la parte sinistra di suddetto collo (come un cordoncino duro) fino ad arrivare al di sotto del glande. Allo stesso tempo noto una certa rigidità del pene a riposo.

Il medico di base mi manda dall'urologo che sospettando una IPP mi prescrive ecografia del pene. Mentre aspetto di fare l'ecografia, noto che la vena ingrossata "si riassorbe" diventando quasi impalpabile al tatto mentre la rigidità del pene a riposo non solo persiste ma comincia ad essere un po' dolorosa. Premetto che cercando di "ammorbidire" il pene ho provato a massaggiarlo peggiorando le cose visto che il fastidio è diventato dolore vero e proprio tanto da spingermi ad andare 2 volte al pronto soccorso dove entrambe le volte mi hanno dato antidolorifici e rilassanti muscolari (nessuna diagnosi) che ben poco effetto hanno avuto.

Faccio ecografia e vado da un altro urologo (per quello precedente avrei dovuto aspettare mesi per appuntamento) che mi tranquillizza dicendo che dai risultati sembra essere tutto nella norma. Mi visita e anche alla palpazione mi dice che è tutto a posto, non notando particolare rigidità del pene (a riposo) ne altri segni che denotino una qualunque patologia. Attribuisce il dolore allo stress...

Intanto il dolore persiste e comincia a rendermi la vita di tutti i giorni alquanto difficile. Negli ultimi giorni ho notato la comparsa di alcune vene particolarmente ingrossate (ma morbide al tatto) sul pene che non avevo mai avuto (sia a riposo ma soprattutto durante l'erezione) e un bruciore al glande (sempre con il pene a riposo).

Cercando informazioni sul web, mi sembra di capire che il problema potrebbe essere legato alla circolazione dei vasi sanguigni/vene del pene?

Ci tengo a precisare che da qualche anno faccio fatica a mantenere una erezione soddisfacente, non ho mai capito se il problema fosse psicologico o fisiologico nè se abbia a che fare con quello che mi succede ora.

Che tipo di esame mi consigliate di fare? Come dovrei procedere per capirci qualcosa?

Mi sento alquanto perso, vi ringrazio in anticipo per qualunque suggerimento vi sentiate di darmi.

Un saluto,
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

fatto un ecocolordoppler delle strutture vascolari del pene?
Che dice il suo andrologo di fiducia?

Sulle problematiche erettive le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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