Arresto cardiorespiratorio durante anestesia spinale
giorno 16-12-2009,una mia conoscente è stata operata per frattura di femore in anestesia periferica .durante l'intervento prima che fosse messa la protesi, andava in arresto cardiorespiratorio.l'anestesista faceva le manovre rianimaotrie .la signora si riprendeva,e l'intervento veniva terminato poichè aveva la gamba aperta cosi hanno detto i medici.finito l'intrevento veniva trasportata in rianimazione, dov'e tuttora ricoverata.i parenti hanno chiesto di vedere la visita cardiologica che non evidenziava nulla benche la figlia afferma che la madre sia affetta da cardiopatia .la visita cardiologica è stata effettuta giorno 11-12-2009 in un altro ospedale dov'è stata trasportata con il 118 e successivamente inviata nell'ospedale dov'è stata operata.
è possibile che l'anestesia spinale sia responsabile dell'arresto?
è possibile che l'anestesia spinale sia responsabile dell'arresto?
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Gentile utente buon giorno, lei chiede a noi anestesisti del Sito una cosa quasi impossibile da dire con certezza visto che non abbiamo accesso alla cartella clinica della paziente.
I giri che ha fatto la signora prima di approdare alla struttura dove la hanno finalmente operata, rientrano nel piano organizzativo del nostro sistema sanitario nazionale, ma non ci sono i termini per poter affermare che la visita cardiologica non è stata eseguita bene. Non si sa di che cardiopatia parla la figlia e se lo ha fatto presente ai medici che sono poi intervenuti.
Comunque una cosa è certa: questi incidenti possono accadere in Sala Operatoria e per tanti motivi, legati sia all'anestesia che all'intervento chirurgico ( un sanguinamento improvviso per esempio,ect).
Mi par di capire comunque che la signora, operata, ora è solo in osservazione in Rianimazione; la cosa importante è questa, ossia che l'anestesista è intervenuto prontamente ed efficacemente con tutta la sua professionalità evitando un esito infausto.
Un saluto sperando di essere stata esauriente
I giri che ha fatto la signora prima di approdare alla struttura dove la hanno finalmente operata, rientrano nel piano organizzativo del nostro sistema sanitario nazionale, ma non ci sono i termini per poter affermare che la visita cardiologica non è stata eseguita bene. Non si sa di che cardiopatia parla la figlia e se lo ha fatto presente ai medici che sono poi intervenuti.
Comunque una cosa è certa: questi incidenti possono accadere in Sala Operatoria e per tanti motivi, legati sia all'anestesia che all'intervento chirurgico ( un sanguinamento improvviso per esempio,ect).
Mi par di capire comunque che la signora, operata, ora è solo in osservazione in Rianimazione; la cosa importante è questa, ossia che l'anestesista è intervenuto prontamente ed efficacemente con tutta la sua professionalità evitando un esito infausto.
Un saluto sperando di essere stata esauriente
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
[#2]
Utente
i parenti riferiscono che è stata intubata in sala operatoria e portata in rianimazione.giorni dopo hanno fatto l'elettroencefalogramma che mostrava sofferenza cerebrale ed aveva crisi epilettiche. gli ortopedici affermano che la paziente, confermato dai familiari, alternava periodi di lucidità a momenti di agitazione psicomotoria e inoltre tutti gli esami erano a posto.i medici della rianimazione dicono che sono cose che capitano in pazienti anziani di oltre 85 anni operati in ortopedia. la figlia afferma di aver parlato con la caposala per la visita cardiologica , la quale le ha risposto che non si fanno altre visite se la prima è buona.
[#3]
Gentile utente buon giorno, è vero che non si fanno altri accertamenti se i primi sono recenti e soddisfacenti, e non ci sono state modificazioni cliniche.
L'anamnesi (storia clinica di patologie pregresse) però è altrettanto importante, ed io, nella risposta precedente mi ero domandata di che natura fosse questa "cardiopatia" riferita dalla figlia, e se fosse stata sufficientemente documentata ai medici, non parlando solo con una caposala.
Può accadere infatti che un problema di natura cardiologica, non sia evidente ad un ECG fatto di routine.
Sicuramente una persona di quella età ha un rischio operatorio aumentato, e gli interventi ortopedici sono gravati, specie alcuni e per loro natura, da un rischio cardiovascolare. Purtuttavia è anche vero che la maggior parte dei pazienti con frattura di femore è anziana, e non si può non operarla, tranne casi estremamente particolari, in quanto sarebbe un rischio maggiore del primo.
Una sofferenza cerebrale è normale che ci sia stata dopo un arresto, ma se la signora ha dei momenti di lucidità è una buona cosa, in quanto vuol dire che stà recuperando.
Anche l'agitazione è normale, è senzameno una situazione impegnativa ma non si può fare altro che attendere.
Tanti auguri e se vuole ci faccia sapere.
L'anamnesi (storia clinica di patologie pregresse) però è altrettanto importante, ed io, nella risposta precedente mi ero domandata di che natura fosse questa "cardiopatia" riferita dalla figlia, e se fosse stata sufficientemente documentata ai medici, non parlando solo con una caposala.
Può accadere infatti che un problema di natura cardiologica, non sia evidente ad un ECG fatto di routine.
Sicuramente una persona di quella età ha un rischio operatorio aumentato, e gli interventi ortopedici sono gravati, specie alcuni e per loro natura, da un rischio cardiovascolare. Purtuttavia è anche vero che la maggior parte dei pazienti con frattura di femore è anziana, e non si può non operarla, tranne casi estremamente particolari, in quanto sarebbe un rischio maggiore del primo.
Una sofferenza cerebrale è normale che ci sia stata dopo un arresto, ma se la signora ha dei momenti di lucidità è una buona cosa, in quanto vuol dire che stà recuperando.
Anche l'agitazione è normale, è senzameno una situazione impegnativa ma non si può fare altro che attendere.
Tanti auguri e se vuole ci faccia sapere.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4k visite dal 17/12/2009.
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