Anestesia per operazione menisco rottura a manico di secchio
Salve,
Dovrò subire un intervento in Artroscopia al ginocchio, causa rottura del menisco a manico di secchia. A tal proposito vorrei sapere se esistono soluzioni alternative all'anestesia Epidurale.
In ogni caso l'Epidurale è comunque consigliata per un intervento, che a parere del mio ortopedico, non dovrebbe durare per più di 15-20 min?
Grazie mille....
Dovrò subire un intervento in Artroscopia al ginocchio, causa rottura del menisco a manico di secchia. A tal proposito vorrei sapere se esistono soluzioni alternative all'anestesia Epidurale.
In ogni caso l'Epidurale è comunque consigliata per un intervento, che a parere del mio ortopedico, non dovrebbe durare per più di 15-20 min?
Grazie mille....
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Buonasera. Questo tipo di intervento può essere effettuato con svariati tipi di anestesia salvo che non vi siano particolari controindicazioni che l'anestesista valuta in sede di visita.
A ottimali condizioni di salute, e senza controindicazioni assolute lei può farlo in: 1) anestesia generale;
2) In anestesia con blocco centrale (spinale, non epidurale come affermato)
3) in anestesia loco regionale (bi-block sciatico-femorale)
A mio personale parere la spinale risulta essere l'anestesia elettiva per questo tipo di intervento. Permette di avere un vero blocco motorio dell'arto con facilità anche da parte dell'operatore nel mobilizzare passivamente l'arto durante l'intervento.
Permette di avere una completa anestesia dell'arto e un' ottima analgesia post operatoria che riduce fortemente l'uso di FANS in alto dosaggio nelle prime 24 h. Il paziente va a casa in serata appena ha riacquisito sensibilità e motilità dell'arto e ha urinato almeno una volta spontaneamente.
Il bi-block non garantisce una perfetta immobilità per cui potrebbero esserci dei movimenti anche involontari che disturbano l'operatore e poi sono due punture al posto di una (spinale) e tra l'altro un po fastidiose.
Di narcosi o addirittura di AG non ne parliamo neanche perché scarsamente utilizzata per questo intervento salvo che non vi siano controindicazioni a eseguire un blocco centrale o periferico con anestetico locale.
Quindi per l'ultimo quesito: se ne valga cioè la pena eseguire una spinale per un intervento di soli 20 m la mia risposta è: SI.
L'anestesia va considerata anche per la tipologia dell'intervento oltre che per la sua durata e comunque considerando quella maggiormente confortevole per il paziente.
Cordiali saluti.
A ottimali condizioni di salute, e senza controindicazioni assolute lei può farlo in: 1) anestesia generale;
2) In anestesia con blocco centrale (spinale, non epidurale come affermato)
3) in anestesia loco regionale (bi-block sciatico-femorale)
A mio personale parere la spinale risulta essere l'anestesia elettiva per questo tipo di intervento. Permette di avere un vero blocco motorio dell'arto con facilità anche da parte dell'operatore nel mobilizzare passivamente l'arto durante l'intervento.
Permette di avere una completa anestesia dell'arto e un' ottima analgesia post operatoria che riduce fortemente l'uso di FANS in alto dosaggio nelle prime 24 h. Il paziente va a casa in serata appena ha riacquisito sensibilità e motilità dell'arto e ha urinato almeno una volta spontaneamente.
Il bi-block non garantisce una perfetta immobilità per cui potrebbero esserci dei movimenti anche involontari che disturbano l'operatore e poi sono due punture al posto di una (spinale) e tra l'altro un po fastidiose.
Di narcosi o addirittura di AG non ne parliamo neanche perché scarsamente utilizzata per questo intervento salvo che non vi siano controindicazioni a eseguire un blocco centrale o periferico con anestetico locale.
Quindi per l'ultimo quesito: se ne valga cioè la pena eseguire una spinale per un intervento di soli 20 m la mia risposta è: SI.
L'anestesia va considerata anche per la tipologia dell'intervento oltre che per la sua durata e comunque considerando quella maggiormente confortevole per il paziente.
Cordiali saluti.
La consulenza è prestata a titolo puramente
gratuito secondo lo stile Medicitalia.it
Dott. Stelio ALVINO
[#4]
Buonasera.
Molte volte abbiamo trattato l'argomento relativo alla anestesia "subaracnoidea" o "spinale". Effettuando una ricerca sui post precedenti pubblicati nel corso degli anni utilizzando l'apposita finestra in alto alla pagina si potranno veramente soddisfare tutte le domande e le curiosità relative a questa oramai antica tecnica anestesiologica sempre efficace, valida e sicura.
Non è affatto dolorosa e in mani esperte la sua esecuzione è veramente breve soprattutto se vi è la piena collaborazione da parte del paziente.
L'ago utilizzato ha calibri veramente ridotti e comunque preceduta da un piccolo ponfo di anestetico locale che rende praticamente insensibile la zona cutanea dorsale interessata dalla puntura.
Una volta effettuata l'arto interessato perderà in pochi minuti sensibilità dolorifica e motilità preceduta dal classico formicolio della parestesia. Successivamente all'uscita dalla sala operatoria gradualmente l'arto riprenderà dapprima motilità e successivamente anche la completa sensibilità.
Se non vi sono controindicazioni alla sua esecuzione può essere ritenuta, come sopra detto, sicura pur considerando che in Medicina comunque il rischio "zero" non esiste.
Cordiali saluti
Molte volte abbiamo trattato l'argomento relativo alla anestesia "subaracnoidea" o "spinale". Effettuando una ricerca sui post precedenti pubblicati nel corso degli anni utilizzando l'apposita finestra in alto alla pagina si potranno veramente soddisfare tutte le domande e le curiosità relative a questa oramai antica tecnica anestesiologica sempre efficace, valida e sicura.
Non è affatto dolorosa e in mani esperte la sua esecuzione è veramente breve soprattutto se vi è la piena collaborazione da parte del paziente.
L'ago utilizzato ha calibri veramente ridotti e comunque preceduta da un piccolo ponfo di anestetico locale che rende praticamente insensibile la zona cutanea dorsale interessata dalla puntura.
Una volta effettuata l'arto interessato perderà in pochi minuti sensibilità dolorifica e motilità preceduta dal classico formicolio della parestesia. Successivamente all'uscita dalla sala operatoria gradualmente l'arto riprenderà dapprima motilità e successivamente anche la completa sensibilità.
Se non vi sono controindicazioni alla sua esecuzione può essere ritenuta, come sopra detto, sicura pur considerando che in Medicina comunque il rischio "zero" non esiste.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 56.5k visite dal 17/03/2014.
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