Informazioni evoluzione risultati stapedotomia e otosclerosi

Buongiorno Dottori, vi scrivo per parlarvi del mio caso chiedendovi per favore un parere in merito.
Perdonate il linguaggio non tecnico
ancor di più il mio sfogo e la mia prolissità ma sono davvero stanco e amareggiato per tutta la situazione che da due anni sto vivendo.

A maggio del 2019 sono stato sottoposto ad un intervento di stapedotomia all'orecchio sinistro ove qualche mese prima mi era stata diagnosticata un'otosclerosi bilaterale.
La perdita uditiva del sinistro (pre-intervento) era compresa tra i 55db delle frequenze basse e i 70 delle alte.
Purtroppo l'intervento a detta del chirurgo che mi ha operato è stato molto difficoltoso, lascio immaginare 1, 30h di anestesia locale e di frastuoni continui.
Inserita la protesi non sentivo quasi nulla, il medico ha terminato comunque l'intervento.
Dopo qualche ora ho iniziato a sentire nonostante le bende ma le vertigini sono perdurate giorni.
Ho avuto anche degli acufeni molto più forti dei soliti ma passeggeri, alla "normalità" si è ritornati dopo una 15 di giorni in coincidenza della rimozione del tampone.
In tale occasione si è appurato che purtroppo il miglioramento era stato molto lieve, solo sulle frequenze 1000hz salite a 30db, il resto pressocchè invariato.
Purtroppo il fenomeno che ho iniziato subito a percepire sono degli scricchiolii oltre che a degli "ovattamenti" improvvisi.
Chiarisco subito che quando parlo di scricchiolii non mi riferisco ad acufeni (che già ho) ma a dei rumori che avvengono in determinate circostanze ad esempio viaggiando in auto/metro o quando sento delle frequenze particolari/urli.
Essi non mi hanno più abbandonato così come questi ovattamenti improvvisi che fanno crollare improvvisamente la soglia uditiva e che per riassestare il tutto devo fare pressione con il dito sulla parte esterna dell'orecchio.

A dicembre del 2019 in seguito ad un controllo presso un altro specialista, inaspettatamente, si è notato un netto miglioramento della soglia uditiva sulle frequenze che vanno dai 250 ai 2000hz con valori dai 20 ai 25 db mentre quelle più alte decisamente peggiori ma costanti con il passato.
Purtroppo durante l'ultima visita effettuata il mese scorso si è notato un peggioramento, passando dai 25db dei 125 hz ai 45 dei 2000 con perdita totale delle frequenze alte.

La cosa che si evince è che sta diminuendo poco per volta anche la via ossea soprattutto sulle frequenze alte, prima dell'intervento quasi totalmente integra con una perdita di 10/15db.
Un altro sintomo che si è accentuato è quello di sentire quasi nulla quando sono a disteso.
E' inutile dire lo stato psicologico nel quale mi sto trovando, ho necessità di capire e soprattutto sapere come posso agire, ho timore che pian piano stia perdendo il mio orecchio inoltre dovrei intervenire anche sul destro in quanto in netto peggioramento.

Ringrazio anticipatamente chi avrà la pazienza di leggere il mio post e chi vorrà darmi la sua opinione e/o qualunque consiglio in merito.
[#1]
Dr. Maurizio Ruosi Otorinolaringoiatra, Foniatra 338 11
Andrebbe ripetuto l’esame audiometrico e probabilmente effettuato un intervento di revisione per stabilizzare la protesi.

resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti dott.maurizio ruosi

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Ruosi,

la ringrazio del suo riscontro in merito.
L'esame audiometrico l'ho eseguito a gennaio 2021 e purtroppo ha evidenziato un peggioramento delle frequenze alte sia da un punto di vista trasmissivo che osseo. Resta comunque un gap tra via ossea e trasmissiva di circa 20/25 db fino ai 1000hz, la via ossea dai 2000hz in su inizia il suo declino, 2000hz 30 db, 3000 hz 45 db e 4000hz 55 db.

Fino ai 1000 hz risulta migliore il sinistro del destro mentre sulle frequenze più alte la situazione si inverte.

Siccome ero partito da una situazione con la via ossea molto buona su tutte le frequenze ed ora sto vivendo a distanza di poco più di un anno e mezzo un declino soprattutto sulle alte vorrei capire se questa protesi non posizionata correttamente stia danneggiando precocemente il mio orecchio interno o sia un evoluzione della malattia.

Ho sentito che gli interventi di revisione sono piuttosto pericolosi soprattutto se sostituita la protesi stapediale, pensa che che anche un'ispezione possa esser altrettanto pericolosa?

Capisco che non è facile fare delle diagnosi a distanza ma mi creda vivere così in bilico solo con incertezze è davvero difficile.

La ringrazio anticipatamente.
[#3]
Dr. Maurizio Ruosi Otorinolaringoiatra, Foniatra 338 11
Buongiorno nella sua situazione uditiva se fossi il suo specialista inizierei ad operare il secondo orecchio ( il destro) per poi effettuare una revisione dell’intervento a sinistra.
[#4]
Dr. Maurizio Amadori Otorinolaringoiatra, Foniatra 8 1
Concordo anch'io sulla strategia di operare ora l'orecchio controlaterale, prima di approcciare una revisione a sn (che se richiede magari il cambio del pistone, rappresenta un incremento di rischio); sarebbe anche importante avere la descrizione dell'atto operatorio per capire meglio magari la sintomatologia che lei riferisce; si potrebbe provare con del cortisone intratimpanico, anche se è passato ormai un bel pò di tempo........
a disposizione.

Dr. Maurizio AMADORI

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