Le coronarie visto che dopo lo switch arterioso comunque non sono stati fatti altri interventi

buongiorno a tutti, mio figlio e' stato operato a 40 giorni dalla nascita per una cardiopatia congenita, TGA+DIV ampio tutto ok dopo l'intervento ma dopo 15 ore di postoperatorio ha avuto un'ipotensione estrema ed e' stato aiutato con manovre cardiopolmonari, per miracolo si e' ripreso e dopo circa tre mesi di ospedale lo abbiamo riportato a casa. gli ultimi eco dicono che non ci sono ostruzioni evidenti, la funzione biventricolare e' buona, con una lieve ipocinesia del setto interventricolare(dove e' stata applicata la pacht) lievemente dissinergico. la mie domande sono queste: potrebbe essere questa ipocinesia, lievemente al di sotto dei valori normali, un residuo dell'evento acuto in postoperatorio? e soprattutto visto che i dottori non hanno mai capito la causa dell'ipotensione o dissociazione elettro-meccanica come l'hanno anche chiamata potrebbe essere stata causata secondo voi da un restringimento della coronaria dovuto alla traslocazione delle stesse. premetto che mio figlio si e' ripreso benissimo e secondo loro non sarebbe mai accaduto se fossero state compromesse le coronarie visto che dopo lo switch arterioso comunque non sono stati fatti altri interventi invasivi ma esclusivamente ecocardiogrammi. spero rispondiate per placare un po' i miei dubbi e le mie ansie visto che il mio piccolo e' a casa ormai da quasi due mesi sta' bene ma quell'evento mi terrorizza ancora. grazie anticipatamente per le risposte.
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Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiochirurgo, Cardiologo, Chirurgo toracico 555 19
L'intervento che ha subito suo figlio e' estremamente delicato e gravato da rischi operatori molto alti.
Cio' che e' avvenuto nelle fasi immediatamente dopo l'intervento non e' riconducibile necessariamene ad errori commessi in sede operatoria.
Abbia fiducia nei chirurghi che hanno operato suo figlio e si consulti personalmente con loro per fugare ogni dubbio che la assilla!

cordialmente

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

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Utente
Utente
dott. dato, la ringrazio vivamente per aver risposto alla mia domanda, confido profondamente nei cardiochirurghi che hanno operato mio figlio e in tutta l'equipe della terapia intensiva che lo ha seguito nel post operatorio. le leggo l'ultimo ecocardio se cortesemente puo' darmi un suo parere:

cinesi del setto interventricolare lievemente ai limiti inferiori della norma in sede antero apicale lievemente ipo/discinetico (valore ottenuto FE 50%, valore atteso 40%);
lieve stenosi sopravalvolare aortica non quantificabile al doppler;
lieve insufficienza valvolare polmonare;
rami polmonari molto buoni;
le arterie principali sono perfuse(non quantificabile l'entita' soprattutto in periferia)
arco aortico esente da patologia
piccolissimo div residuo non quantificabile shunt sx/dx

CONCLUSIONI:buone condizioni emodinamiche, buona correzione chirurgica, polsi validi e presenti,ecg ritmo sinusale. grazie in anticipo e buon lavoro



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Cardiochirurgo attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
Mi permetto di inserirmi nella richiesta di consulto...
La sopravvivenza a distanza dei bambini operati di switch arterioso è molto buona, con la possibilità di condurre una vita normale.
Il rischio dell'intervento è abbastanza alto, arrivando anche al 10% di mortalità intraoperatoria o nel periodo postoperatorio a breve distanza dall'intervento. Uno dei rischi è l'infarto perioperatorio secondario a problemi nel reimpianto delle coronarie. Nel caso di suo figlio, visto che successivamente il cuore si è ripreso bene, non credo che il problema dell'ipotensione sia ricollegabile a questo fatto.
L'eco è sostanzialmente normale. Il piccolo shunt residuo tra i ventricoli (dove è stato posizionato il patch) non crea problemi ma è meritevole di controlli seriati a distanza. La funzione ventricolare è sostanzialmente normale. L'ipocinesia settale è secondaria all'impianto del patch.
Viva serena e come già detto dal mio collega dr Actis abbia piena fiducia nei cardiochirurghi pediatrici che hanno brillantemente operato suo figlio.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
grazie anche a lei di cuore dott. bardi, vi chiedo scusa, ma cercate di capire la nostra ansia visto che abbiamo passato momenti drammatici; ora a distanza di quasi tre mesi dall'intervento mio figlio sta' molto bene ma vogliono fargli un cateterismo i primi mesi del nuovo anno: voi cosa ne pensate? come si reinterviene eventualmente in questi casi se si appura che ci sia un danno coronarico? grazie ancora e buona giornata
[#5]
Utente
Utente
gentili dottori,dimenticavo di chiedere una cosa: scusate la mia ignoranza e la domanda forse stupida,ma cosa si intende per periodo postoperatorio? nel senso che visto che mio figlio e' stato operato 3 mesi fa' questo e' ancora considerato immediato postoperatorio?
E un'altra domanda anche questa forse insensata ma purtroppo noi da ignoranti cerchiamo di informarci ma purtroppo accumuliamo solo tante nozioni senza essere esperti: il discorso delle coronarie di mio figlio si potrebbe paragonare al procedimento eventualmente dell'aterosclerosi con un peggioramento nel tempo o il suo seppure fosse sarebbe solo un problema dato dal riposizionamento delle stesse e quindi un restringimento dovuto ai punti di sutura, o allo stiramento manovre chirurgiche etc,ect e quindi una volta riposizionate nel tempo non dovrebbero avere problemi e crescere regolarmente insieme alle arterie e tutto il resto? grazie e scusate la domanda un po' contorta ma spero di essermi spiegato nel miglior modo possibile.
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Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiochirurgo, Cardiologo, Chirurgo toracico 555 19
il fatto che suo figlio stia bene e' la cosa piu' importante!
Non cerchi di trovare delle spiegazioni tecniche o dei motivi per un eventuale problema futuro... Viva il quotidiano serenamente e consideri che nella nostra esperienza quotidiana rivediamo sempre piu' frequentemente pazienti operati 30-40 anni fa per vizi congeniti, come suo figlio, divenuti adulti, padri, madri e perfino nonni.

cordiali saluti
[#7]
Utente
Utente
ha pienamente ragione,purtroppo si trova una grande forza nei momenti tragici dove si cerca di cogliere i piccoli segnali positivi e poi quando le cose si sistemano e cala la tensione ci cominciamo a creare i problemi piu' stupidi! siamo rimasti segnati da quel brutto evento dopo l'intervento altrimenti forse ora saremo piu' sereni,grazie di cuore.
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