Il mio problema chiedo la possibilità

Gentili dottori:

Ho 44 anni e ormai da qualche anno convivo con una fibrillazione atriale permanente. Ho già scritto alcune volte su questo sito per raccontare la mia storia. Per cui senza che mi dilungo per rammentarla invito chi vuole leggerla a consultare le mie precedenti richieste di consulto.
Ora visto che nel corso di 21 anni non sono riuscito a trovare un cardiologo in grado di capirci qualcosa e, soprattutto, di risolvere il mio problema chiedo la possibilità di contattare un cardiologo VERAMENTE IN GAMBA E CONOSCITORE DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE nella ambito delle città di ROMA e dell'AQUILA.

Non prendo farmaci se non il Sintrom per mantenere un INR tra 2 e 3 e volevo sapere, come seconda richiesta, quale può essere il farmaco in grado di rallentare la frequenza cardiaca sotto sforzo.
Attualmente ho un battito a riposo tra i 78 e gli 84 bpm. Sotto sforzo però aumenta notevolmente e ultimamente mi crea qualche problema. La mia pressione è normalmente di 120/80.

Vi ringrazio anticipatamente

Mauro
[#1]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 553 19 5
Mi pare che a Roma il Dr Santini sia in gamba nel trattamento della fibrillazione atriale. E' possibile anche un trattamento chirurgico della FA oltre che transcatetere.

cordiali saluti

GAD

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
La ringrazio per la cortese e sollecita risposta. Vedrò di contattarlo.

Per quanto riguarda il suo consiglio del trattamento chirugico posso dirle che nel corso di 21 anni di visite ne ho sentito parlare. Primo fra tutti il trattamento tramite ablazione ma obiettivamente presenta molte complicanze e poche probabilità di riuscita. E' stato tanto decantato all'inizio ma ha fatto più danni che altro. Parlo anche per esperienza di miei conoscenti oltre che per informazioni dirette.

Per trattamento chirurgico intende "a cuore aperto"? Se è così mi sembra un po' troppo!
Soprattuto perchè come ho già scritto la cardiologia brancola un po' nel buio riguardo la fibrillazione atriale. Per cui mettermi a rischio di un intervento a cuore aperto per un patologia di cui non si conosce nemmeno la causa mi lascia quantomeno perplesso.

Soprattutto nel mio caso in cui pare trattarsi di fibrillazione atriale senza cardiopatia.

Grazie comunque e, se possibili, attendo altri suggerimenti!

Mauro