Il torace, dopo sforzo dovuto alla defecazione
Egregi dottori
Cercherò di essere esudiente e spero conciso.
A partire dal 1998 ho cominciato ad avvertire disturbi frequenti dovuti ad extrasistolia diagnodticata sia attraverso ecg che holter; popichè le crisi erano sempre più ravvicinate, il cardiologo che allora mi seguiva mi prescrisse il TENORMIN da prendere, riferisco testualmente, "all'occorrenza". Io intesi che, all0insorgere dele crisi, avrei dovuto assumere il farmaco e così feci; assumevo 2 o 3 Tenormin al giorno per una o due settimane, poi smettevo di colpo quando non sentivo più la necessità. Avevo sempre a partota di mano una scatola del farmaco dovunque fossi( ufficio, macchina, casa) in modo da essere sempre coperto.
Aluglio del 2000 ho avuto un IMA che mi ha costretto al ricovero e per il quale mi hanno impintato 2 stent in IVA. L'ecg subito dopo l'episodio era normale, gli esami ematochimici(curva enziamtica) erano alterati ma non in maniera disastrosa, i ll colesterolo totale era a 260 mentre l'hdl era 20. Da quel momento, per fortuna, non si sono più verificati episodi di angina o similari, tranne un episodio sospetto di pochi giorni fa di probabile dolore diffuso a tutto il torace, dopo sforzo dovuto alla defecazione.
Della terapia post-infartuale, faceva parte anche il Tenirmin, ma questa volta la posologia era 1/4 di compressa solo la mattina che ho dovuto interrompere perchè la frequanza cardiaca scendeva spesso sotto i 50 bpm ed è stato sosituito con Isoptin da 180.
Da qualche tempo sono ricomparsi prepotentemente gli episodi di extrasistolia e hanno riacceso in me la paura che siano predittori di qualcosa che è già successo. Specifico che sono sempre stato un tipo ansioso, anche per storia familiare, e che dopo l'evento caridiaco, sono diventato estremamente ipocondriaco. Non vorrei ricominciare con i betablioccanti, è possibile aggirare l'ostacolo diversamente e risolvere ugualmente il problema? So che mi consiglierà sicuramente un holter, ma Le garantisco che se dovessi farlo, come quando si va dal meccanico, il disturbo al motore sembra scomparire. Garazie infinite per la pazienza e resto in attesa di gradita risposta.
Cercherò di essere esudiente e spero conciso.
A partire dal 1998 ho cominciato ad avvertire disturbi frequenti dovuti ad extrasistolia diagnodticata sia attraverso ecg che holter; popichè le crisi erano sempre più ravvicinate, il cardiologo che allora mi seguiva mi prescrisse il TENORMIN da prendere, riferisco testualmente, "all'occorrenza". Io intesi che, all0insorgere dele crisi, avrei dovuto assumere il farmaco e così feci; assumevo 2 o 3 Tenormin al giorno per una o due settimane, poi smettevo di colpo quando non sentivo più la necessità. Avevo sempre a partota di mano una scatola del farmaco dovunque fossi( ufficio, macchina, casa) in modo da essere sempre coperto.
Aluglio del 2000 ho avuto un IMA che mi ha costretto al ricovero e per il quale mi hanno impintato 2 stent in IVA. L'ecg subito dopo l'episodio era normale, gli esami ematochimici(curva enziamtica) erano alterati ma non in maniera disastrosa, i ll colesterolo totale era a 260 mentre l'hdl era 20. Da quel momento, per fortuna, non si sono più verificati episodi di angina o similari, tranne un episodio sospetto di pochi giorni fa di probabile dolore diffuso a tutto il torace, dopo sforzo dovuto alla defecazione.
Della terapia post-infartuale, faceva parte anche il Tenirmin, ma questa volta la posologia era 1/4 di compressa solo la mattina che ho dovuto interrompere perchè la frequanza cardiaca scendeva spesso sotto i 50 bpm ed è stato sosituito con Isoptin da 180.
Da qualche tempo sono ricomparsi prepotentemente gli episodi di extrasistolia e hanno riacceso in me la paura che siano predittori di qualcosa che è già successo. Specifico che sono sempre stato un tipo ansioso, anche per storia familiare, e che dopo l'evento caridiaco, sono diventato estremamente ipocondriaco. Non vorrei ricominciare con i betablioccanti, è possibile aggirare l'ostacolo diversamente e risolvere ugualmente il problema? So che mi consiglierà sicuramente un holter, ma Le garantisco che se dovessi farlo, come quando si va dal meccanico, il disturbo al motore sembra scomparire. Garazie infinite per la pazienza e resto in attesa di gradita risposta.
[#1]
L'exttrasistolia può effettivamente essere predittiva di qualche
problema specie in pazienti che hanno gia avuto un infarto. Le consiglio di rivolgersi al suo cardiologo di fiducia per eseguire ulteriori accertamenti ed eventualmente una coronarografia di controllo (sono passati 7 anni dagli stent...).
Per quanto riguarda il Tenormin (atenololo) non dovrebbe superare il dosaggio di 100 mg al giorno (1 cp) e non prenderlo "al bisogno" (cioe più volte al dì)!!!
cordiali saluti
GMAD
problema specie in pazienti che hanno gia avuto un infarto. Le consiglio di rivolgersi al suo cardiologo di fiducia per eseguire ulteriori accertamenti ed eventualmente una coronarografia di controllo (sono passati 7 anni dagli stent...).
Per quanto riguarda il Tenormin (atenololo) non dovrebbe superare il dosaggio di 100 mg al giorno (1 cp) e non prenderlo "al bisogno" (cioe più volte al dì)!!!
cordiali saluti
GMAD
GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino
[#2]
Utente
In effetti ho già eseguito una coronarografia nel Luglio del 2004 per fotyuna con esito positivo nonostante la prova da sforzo fosse stata interrotta per ischemia. L'emodinamista non ritenne neanche opportuno dare "una pompatina" giacchè le coronarie erano indenni da placche. In generale. a quale problema si potrebbe andare incontro con fenomeni ripetuti di extrasistolia in caso di infarto pregresso?
Grazie e cordialità.
Grazie e cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.5k visite dal 12/08/2007.
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