Bypass e angioplastica

Buonasera oggi mio padre è stato sottoposto a 3 bypass, in teoria.
Il chirurgo una volta terminato l'intervento ha detto di non aver operato su un vaso sanguigno in quanto risultava" sottile" e sarebbe stato rischioso intervenire.
Ha inoltre aggiunto che successivamente avrebbero provato a procedere con un angioplastica.
Io adesso vorrei sapere se, visto che c'è stato il bisogno di un bypass, può succedere che l'angioplastica non vada a buon fine?
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Dr. Alfonso Alfieri Cardiologo, Cardiologo interventista 38
Salve. In cardiologia e cardiochirurgia si stanno facendo strada sempre più prepotentemente procedure "ibride" di rivascolarizzazione, ossia interventi di by-pass seguiti (o anche talora preceduti) da interventi di angioplastica coronarica. Ciò al fine di ridurre i rischi dell'intervento e spesso i tempi di CEC (circolazione extra corporea). L'angioplastica è un vero e proprio intervento sulle coronarie seppur a torace chiuso. In quanto tale è gravato da rischi e benefici. Tra i primi c'è sicuramente anche l'insuccesso procedurale. D'altra parte fare un bypass su un vaso piccolo, con una vena, potrebbe portare ad un insuccesso nel breve o nel lungo periodo.
È chiaro che la scelta di una procedura ibrida da parte dei colleghi è stata sicuramente ben ponderata, per cui si affidi all'esperienza di medici e stia tranquilla.

Dr. Alfonso  Alfieri
Cardiologo Interventista