Rischi post angioplastica e infarto

Salve

un mio parente stretto, 65 anni, a seguito di infarto miocardico per ischemia coronarica, ha avuto due interventi di angioplastica a distanza di una settimana l'uno dell'altro, con impianto di uno stent medicato e di un altro stent tradizionale.
C'è anche una piccola vena parzialmente occlusa che non è stato possibile aprire perchè troppo piccola.
Appena dimesso, la funzionalità cardiaca era al 56%, non pare ci siano stati grossi danni e la pompa del cuore è conservata. Le valvole sono integre.
E' passata una settimana dall'angioplastica e attualmente dopo i pasti accusa malessere, tipo stanchezza improvvisa o senso di svenimento che previene andando a stendersi a letto. Dopo aver riposato questi sintomi si attenuano. Tutto ciò è collegato al fatto che ha avuto un infarto o alle angioplastiche?
Quando si verificano questi episodi, dobbiamo chiamare il 118?
E' tipico di pazienti che hanno avuto situazioni simili alla sua avere questi sintomi?
C'è da dire anche che da circa una settimana accusa per molte ore al giorno tanto freddo alle dita dei piedi, come un irrigidimento da freddo, poca sensibilità, ma in casa la temperatura è adeguatamente riscaldata e la situazione non migliora se cammina o se prova a riscaldarli ulteriormente.
Ci può essere un collegamento con il cuore?
I medici attualmente hanno consigliato riposo assoluto per due settimane e un mese di convalescenza, durante il quale può camminare un pò in casa.
Vorrei avere se possibile un'ulteriore conferma e sapere in particolare se attenendosi alla terapia che gli è stata data e con l'aiuto di questi stent, il rischio di avere altre ricadute cardiache ci potrebbero essere ugualmente perchè una parte del cuore è comunque danneggiata, oppure se è remota visto che il circolo coronarico è stato ripristinato.
Grazie
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Data la buona funzione ventricolare sinistra, e' molto verosimile che tali sintomi siano legati ai farmaci che gli sono stati prescritti 8es beta bloccanti e /o diuretici)
Inoltre, se e' vero che il paziente dovrebbe evitare il freddo di questi giorni, e' regola comune invitare il paziente a camminare all'aperto almeno un'ora al giorno.
Cordialita'
cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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