Insufficienza mitralica media
Buongiorno,
Sono una ragazza di 26 anni.
Da tre anni effettuo ecocardiogrammi annuali per monitorare un’insufficienza mitralica considerata nel 2023 e 2024 lieve-media quest’anno media nonostante tutti gli altri parametri del cuore siano rimasti stabili ed invariati.
Allego di seguito il referto:
nei limiti l'aorta ascendente (2, 4 cm).
Atrio sinistro di dimensioni conservate (2, 4cm).
Ventricolo sinistro di dimensioni cavitarie conservate (dt 4, 52 cm; siv 0, 8 cm).
Normale la funzione contrattile del ventricolo sinistro (FE 65%).
Sezioni destre nei limiti.
Valvola mitrale con lembi rimaneggiati e ridondanti, specie ilLAM.
Al color Doppler: insufficienza mitralica lmedia (2+) con rinforzo meso-telesistolico.
Minimo rigurgito tricuspidalico con normali valori normali di PAPs.
Normale E/A.
L’ultimo referto mi ha preoccupata in quanto questo passaggio da lieve-media a media mi porta ad avere paura che questa situazione mi possa far subire in futuro un intervento.
Inoltre al momento dell’ecocardiogramma per la forte ansia ho sempre i battiti molto accelerati per questo volevo chiedere se appunto questa situazione di tachicardia durante l’esame possa marcare di più il getto del rigurgito e quindi renderlo più evidente.
Chiedo un vostro consulto nella speranza di potermi tranquillizzare.
Ho inoltre prenotato per il mese di giugno un secondo consulto da un altro cardiologo in quanto purtroppo in questi 3 anni il mio cardiologo mi ha sempre lasciato un sacco di dubbi e poche delucidazioni sulla mia valvola che lui ritiene essere con lembi ridondanti e rimaneggiati ma che non mi ha mai neanche spiegato che cosa significasse e quindi mi ritrovo sempre a cercare risposte sul web che alimentano le mie ansie e paure.
Vi ringrazio anticipatamente.
Sono una ragazza di 26 anni.
Da tre anni effettuo ecocardiogrammi annuali per monitorare un’insufficienza mitralica considerata nel 2023 e 2024 lieve-media quest’anno media nonostante tutti gli altri parametri del cuore siano rimasti stabili ed invariati.
Allego di seguito il referto:
nei limiti l'aorta ascendente (2, 4 cm).
Atrio sinistro di dimensioni conservate (2, 4cm).
Ventricolo sinistro di dimensioni cavitarie conservate (dt 4, 52 cm; siv 0, 8 cm).
Normale la funzione contrattile del ventricolo sinistro (FE 65%).
Sezioni destre nei limiti.
Valvola mitrale con lembi rimaneggiati e ridondanti, specie ilLAM.
Al color Doppler: insufficienza mitralica lmedia (2+) con rinforzo meso-telesistolico.
Minimo rigurgito tricuspidalico con normali valori normali di PAPs.
Normale E/A.
L’ultimo referto mi ha preoccupata in quanto questo passaggio da lieve-media a media mi porta ad avere paura che questa situazione mi possa far subire in futuro un intervento.
Inoltre al momento dell’ecocardiogramma per la forte ansia ho sempre i battiti molto accelerati per questo volevo chiedere se appunto questa situazione di tachicardia durante l’esame possa marcare di più il getto del rigurgito e quindi renderlo più evidente.
Chiedo un vostro consulto nella speranza di potermi tranquillizzare.
Ho inoltre prenotato per il mese di giugno un secondo consulto da un altro cardiologo in quanto purtroppo in questi 3 anni il mio cardiologo mi ha sempre lasciato un sacco di dubbi e poche delucidazioni sulla mia valvola che lui ritiene essere con lembi ridondanti e rimaneggiati ma che non mi ha mai neanche spiegato che cosa significasse e quindi mi ritrovo sempre a cercare risposte sul web che alimentano le mie ansie e paure.
Vi ringrazio anticipatamente.
La insufficienza della valvola mitrale viene frequentemente diagnosticata anche in giovane età, soprattutto nei soggetti di sesso femminile, grazie alla disponibilità di tecnologie ad alta risoluzione. Tale patologia è spesso asintomatica e talvolta si associa ad aritmie benigne.
La sua evoluzione nel tempo è variabile, ciò richiede dei controlli seriati nel tempo. Si consiglia di solito un controllo annuale se il grado di insufficienza è lieve-moderato.
L'espressione, lembi ridondanti è piuttosto generica, non definisce una patologia. Frequentemente tale aspetto dei lembi valvolari si reperta in una Sindrome detta di Barlow.
Per sua tranquillità le consiglio un controllo ecocardiografico annuale, possibilmente presso lo stesso cardiologo, essendo l'ecografia un esame operatore-dipendente.
Nel caso dovesse progredire verso un grado severo, sappia che oggi abbiamo la possibilità di riparare, conservando la sua valvola, anche attraverso tecniche mini-invasive, ciò è naturalmente possibile in mani esperte!
La sua evoluzione nel tempo è variabile, ciò richiede dei controlli seriati nel tempo. Si consiglia di solito un controllo annuale se il grado di insufficienza è lieve-moderato.
L'espressione, lembi ridondanti è piuttosto generica, non definisce una patologia. Frequentemente tale aspetto dei lembi valvolari si reperta in una Sindrome detta di Barlow.
Per sua tranquillità le consiglio un controllo ecocardiografico annuale, possibilmente presso lo stesso cardiologo, essendo l'ecografia un esame operatore-dipendente.
Nel caso dovesse progredire verso un grado severo, sappia che oggi abbiamo la possibilità di riparare, conservando la sua valvola, anche attraverso tecniche mini-invasive, ciò è naturalmente possibile in mani esperte!
Dr.Prof. Antonio di Virgilio
Chirurgo Cardio-Toracico
Direttore Struttura Complessa
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio di cuore per la sua risposta e per la disponibilità e gentilezza che ha dimostrato.
Il mio cardiologo, purtroppo, non mi ha mai parlato esplicitamente di sindrome di Barlow, né ha mai chiarito se i lembi ridondanti descritti nel referto siano solo una caratteristica morfologica o parte di un quadro più definito. Mi chiedo se, davvero fosse presente questa sindrome, non avrebbe dovuto specificarlo chiaramente? Avevo letto che questa sindrome, se presente, è considerata una condizione evolutiva, e che il vero prolasso mitralico può esporre maggiormente a certe aritmie, anche potenzialmente più serie.
Sono consapevole che l’ecocardiografia è un esame operatore-dipendente e, proprio per avere un quadro più chiaro, ho prenotato un secondo consulto con un altro cardiologo nel mese di giugno.
La ringrazio ancora per la sua professionalità.
la ringrazio di cuore per la sua risposta e per la disponibilità e gentilezza che ha dimostrato.
Il mio cardiologo, purtroppo, non mi ha mai parlato esplicitamente di sindrome di Barlow, né ha mai chiarito se i lembi ridondanti descritti nel referto siano solo una caratteristica morfologica o parte di un quadro più definito. Mi chiedo se, davvero fosse presente questa sindrome, non avrebbe dovuto specificarlo chiaramente? Avevo letto che questa sindrome, se presente, è considerata una condizione evolutiva, e che il vero prolasso mitralico può esporre maggiormente a certe aritmie, anche potenzialmente più serie.
Sono consapevole che l’ecocardiografia è un esame operatore-dipendente e, proprio per avere un quadro più chiaro, ho prenotato un secondo consulto con un altro cardiologo nel mese di giugno.
La ringrazio ancora per la sua professionalità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 532 visite dal 16/05/2025.
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