Sopraslivellamento ECG V1: Cosa fare?

Gentili dottori,
Sono una ragazza di 29 anni, non fumatrice e normo peso.
Tiroide ok.

Ho perso la mamma nel 2021 a 51 anni improvvisamente nel sonno (anche se era un mese che aveva febbricola persistente, affanno e poi nella rx torace arrivata dopo la morte c’era acqua nei polmoni e cuore ingrossato quindi non so se è definibile improvvisa).

In seguito a questo evento ho cominciato a controllarmi con tantissime visite e fino ad oggi non è stato rilevato nulla di particolare, qualche extrasistole, 1 ventricolare e 2 coppie sopra ventricolari, ma nient altro.

Io ho notato però, guardando un ecg recente, che in V1 c’è un sopraslivellamento non segnalato dal medico.

Ho dunque posto il quesito anche ad un altro medico che ha visto i documenti solo tramite mail e mi ha detto di fare il test di provocazione.

Io però onestamente, avendo anche altri problemi di salute per cui con i farmaci devo andarci cauta, vorrei un parere anche Vs se possibile.

Chiedo pertanto se cortesemente c’è possibilità di mostrarvi il referto...
Questa cosa è presente solo in V1 mi pare e non anche in V2.

Vi ringrazio
Dr. Mario Baldi Cardiologo, Algologo 111 5
Gentilissima, data la sua storia familiare e il suo presunto sopraslivellamento in V1, mi farebbe pensare ad un sospetto di Sindrome di Brugada, una sindrome genetica che predispone alla morte cardiaca improvvisa, e che talora durante la febbre diventa clinicamente manifesta esplicitandosi con le aritmie ventricolari (a volte maligne).

I miei consigli sono questi:
1) visita Aritmologica eseguendo un ECG basale, ECG modificato ed un Ecocardiocolordoppler
2) eventuale ricovero per eseguire Test alla Ajmalina e SEE di vulnerabilità ventricolare
3) sulla base dei precedenti Test verrà confermata o esclusa la Sindrome di Brugada e contestualmente verrà stratificato il rischio aritmico.
4) In base al risultato dei Tests si prenderà la decisione se impiantare o no un ICD (defibrillatore), un salva-vita per proteggerla dal rischio di morte improvvisa, oppure impiantare un ILR (un piccolo registratore sotto pelle) in caso di S. di Brugada a basso rischio.
5) In ultimo prenderei in considerazione di eseguire la Ablazione TCRF epicardica del substrato aritmogeno della S. di Brugada per curare radicalmente la malattia
6) dopo 2 anni dalla ablazione, dopo una serie di screenings e controlli, potrà decidere per un eventuale espianto del defibrillatore.

E' un percorso lungo, ma alla fine conviene farlo per evitare brutte sorprese, sia per lei, che per i suoi familiari (come è accaduto a sua mamma).

Sono disponibile per seguirla di persona, prenotando una visita con me, mediante Segreteria del Policlinico San Donato (02/52774260). Resto a disposizione.

Cordiali saluti,
Dott. Baldi Mario

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Gentile dottore,
La ringrazio per avermi risposto e chiarito un po’ la cosa.

Oggi sono stata da un elettrofisiologo/aritmologo della mia zona e mi ha eseguito un ecg spostando in modo particolare gli elettrodi e nel referto c’è scritto non patter diagnostico per Brugada con V1-V2 in IV, III e II spazio intercostale; in II spazio comparsa di una piccola rr’ in V1

Cosa significa?
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