Extrasistole a riposo

Gentile Dott./Dott.ssa,
è circa da un mese che avverto delle extrasistoli in condizioni di riposo (quando sono impegnata nel fare qualcosa non le avverto; mentre quando sono a riposo, specialmente nelle ore serali, le avverto).
In mattinata ho effettuato un ECG che è risultato nella norma eccetto che per la frequenza cardiaca leggermente elevata in quanto pari a 93 bpm nonostante io svolga attività fisica regolarmente.
Il passo successivo sarebbe un controllo tiroideo, ma mi chiedevo: queste extrasistole, oltre ad un'eventuale disfunzione tiroidea, a cos' altro potrebbero essere correlate? Tenendo conto che io circa 1 mese fa ho fatto un'eco alla tiroide con risultati assolutamente nella norma, se anche dal prelievo non dovessero risultare disfunzioni tiroidee, quali sarebbero i passi successivi? Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Gentile utente, se le sue extrasistoli sono ventricolari una eventuale disfunzione tiroidea non ne è assolutamente responsabile. Anche le sopraventricolari raramente sono correlabili a un problema di ipertiroidismo, che più spesso determina una tachicardia sinusale o una fibrillazione atriale. Direi che nel suo caso la prima cosa da fare è un Holter cardiaco delle 24 h, ma se dovesse risultare negativo non assume valore diagnostico se durante la registrazione non ha avvertito extrasistoli. Comunque se un ecocardiogramma (e non un ECG) è risultato normale e altrettanto normale è risultato l'ECG di base, è altamente probabile che le sue extrasistoli sono benigne. Tenga presente che ne soffre una percentuale molto alta di soggetti con un cuore perfettamente normale.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
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La ringrazio Dottore per la tempestività della risposta e per la disponibilità
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Utente
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Dott.re scusi se la disturbo ancora ma, informandomi, sono venuta a conoscenza del fatto che le extrasistoli possono anche essere correlate alla presenza di disturbi gastrici quali ad esempio un' ernia iatale che a me è stata riscontrata qualche anno fa. Potrebbe dunque essere che siano dovute a ciò? E, in tal caso, sarebbe opportuno seguire qualche terapia o bisognerebbe solo imparare a conviverci?