Tachicardia atriale

Salve scrivo per mia figlia 18 anni appena compiuti.

Da qualche mese lamentava episodi di tachicardia per cui ci siamo rivolti al cardiologo che ha prescritto intanto le analisi della funzionalita' tiroidea visto che io soffro di tiroidite autoimmune.

Gli esami sono risultati nella norma.
Esegue un ECG che risulta nella norma.
Esegue un ECG dinamico secondo Holter e questo è l'esito:

Assenza di alterazioni transitorie della ripolarizzazione secondarie ad ischemia transitoria.
Ritmo sinusale con atteggiamento tachicardico, presenza di tachicardia atriale con blocco funzionale 2/1 ( frequenza 160 bpm).
Assenza di aritmie ventricolari.
Assenza di pause patologiche.

Conclusioni: Tachicardia atriale con blocco funzionale 2/1 dalle 14 alle 15:30 circa.

Ritmo sinusale. Presenza di tachicardia atriale con blocco funzionale 2/1 dalle 14 alle 15.30 circa. La frequenza cardiaca media è stata 99. La frequenza cardiaca minima è stata 59 alle 2.46. La massima frequenza cardiaca è stata 181 alle 14.12. Pause superiori a 2.5 secondi sono 5. Battiti ventricolari 0, con 0 Run-V e 0 Coppie-V, Eventi di Bigeminismo ventricolari 0 ed eventi di trigeminismo ventriculari 0. Battiti sopraventricolari 0, con 0 Run SV, Eventi di bigeminismo sopraventricolari 0 ed eventi di trigeminismo sopraventricolari 0. Totali periodi di Fib/Flutter 0. Totale minuti episodi di ST 126. La massima codifica del Delta ST era - 3.1 e avvenuto alle 14.13.

Alla luce di questo il cardiologo dice di rivolgermi ad un centro per lo studio elettrofisiologico ( spero di aver scritto bene) perche' secondo lui la ragazza necessita di una ablazione per risolvere il problema.

Nel frattempo gli ha prescritto INDERAL 40 1/4 dopo colazione ed 1/4 dopo cena.

A suo parere si tratta di qualcosa di congenito.

Ammetto di essere preoccupata e chiedo gentilmente un vostro parere...

L'ablazione è l'unico rimedio definitivo? L'alternativa sarebbe prendere farmaci a vita?
Che rischi si corrono?

GRAZIE
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Se di tachicardia triale automatica si tratta molto probabilmente non è un'aritmia congenita, ma comunque è una forma benigna....può essere trattata farmacologicamente e se non risponde alla terapia si può prendere in considerazione l'ablazione, che è il solo trattamento in grado di eliminare il rpoblema (i farmaci possono solo controllarlo), ma la percentuale di successo non è del 100%.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dott. Rillo

Lei dice che probabilmente non è una aritmia congenita....so benissimo che non serve a nulla sapere la causa....ma se non è congenita a cosa è dovuta?
Succede semplicemente...? La ragazza da piccola ha avuto per qualche anno i valori di TAS, VES e PCR alti ed è stata curata, ma il mio medico dice che non è dovuto a questo...

Comunque il cardiologo che ha fatto la prima diagnosi ci ha inviato ad un centro specialistico, a breve farà una visita e vediamo cosa ci propongono...

Ultima cosa Le chiedo: consiglia di iniziare da subito il INDERAL 40 oppure aspettare la visita?
Grazie e scusi le tante domande.
Buona serata
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
A volte anche banali infezioni virali, come un'influenza, causata da virus sinciziali può causare interessamento di millimtriche aree di tessuto cardiaco lasciando focolai fibrotici responsabili di automatismo esaltato e quindi di tachiaritmie...ma quella di sua figlia è comuqnue benigna ...
Il betabloccante puro, qual è l'Inderal, ha poche possibilità di riuscire a prevenire gli episodi di tachicardia (tuttalpiù riduce la frequenza durante le crisi)...diverso è l'utilizzo di antiaritmici con effetto betabloccante (qual ad esempio il Sotalolo) che però possono dare problemi di intolleranza (come del resto anche i betabloccanti puri).
le consiglio di affidarsi a un bravo aritmologo (un cardiologo con particolare esperienza in alterazioni del ritmo cardiaco) che saprà valutare al meglio il problema e decidere di conseguenza.
Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie sempre del Suo intervento.

Mi deve scusare se le pongo ancora una domanda che magari Le sembrerà stupida.

Dal referto dell'holter che ho riportato, si puo' escludere che la tachicardia rilevata sia dovuta ad ansia o ad "emozioni" ?

Le chiedo questo perchè all'ora che è stato rilevato l'episodio, dalle ore 14 alle 15.30, mia figlia era uscita a piedi (circa 300 mt) per recarsi a vedere una partita di calcio della sua classe, ed è rimasta li fino alle 17 circa.

Siccome era presente un ragazzo che le piace, mi chiedevo se l'emozione di vedere il ragazzo possa avere causato la tachicardia rilevata...Non so se ha capito il senso della mia domanda..

Cioe' un "batticuore" per emozione/ ansia/ o psicologico avrebbe rilevato questa anomalia o in quel caso il tracciato sarebbe stato diverso?

La ringrazio sempre per la Sua disponibilita' e la informo che la visita al centro specialistico è fissata per l'8 giugno .

Grazie
[#5]
dopo
Utente
Utente
Salve riscrivo per aggiornare e chiedere un consiglio.

Dunque mia figlia ha effettuato la visita c/o l'ospedale indicato dal 1° cardiologo.

Premetto che il medico cardiologo che l'ha visitata non è aritmologo...non so cos'è successo perchè sull'impegnativa del curante era specificato che tipo di visita si richiedeva.

E' stata visitata ed eseguito un ECG : Ritmo sinusale, conduzione AV regolare, non turbe significative della fase di ripolarizzazione ventricolare. Segni di ripolarizzazione ventricolare precoce.

Lui esclude di fare l'ablazione, non ritiene opportuno l'assunzione di alcun farmaco. Ritiene che mia figlia abbia un cuore per dire " immaturo" , che probabilmente secondo lui crescendo questa tachicardia sparira'.
Ci ha consigliato di eseguira controlli periodici e di effettuare una ecocardiografia per escludere una qualche malformazione congenita che che a volte possono provocare queste tachicardie.

Allora per fare questa ecografia cardiaca ci siamo rivolti ad un cardiologo amico di amici, ( sa com'è si parla in famiglia...) e che esercita c/o un ospedale in provincia.

Lui ci ha ricevuti privatamente e forse per non farci pagare nulla (visto che eravamo portati dall'amico) si è limitato a leggere tutti i referti, non ha visitato mia figlia, non ha ritenuto di fare l'ecografia e le ha prescritto FLEIDERINA 50 mg , chiedendoci di aggiornarlo dopo 2 settimane.

Scusi la lunghezza del post...ma sono rimasta delusa e non so se fargli comunque fare l'eco e poi riportarla dove è stata prescritta... Lei che mi consiglia?
GRAZIE
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
...come già el avevo consigliato si rivolga, a questo punto di sua iniziativa, a un bravo aritmologo. Da lontano non posso esserle di ulteriore aiuto.
Saluti
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