Peritonite in sede ciecale decorso post operatorio
Buongiorno,
una settimana fa sono stata operata d’urgenza per dolori fortissimi in sede fossa illiaca destra.
La diagnosi finale è stata peritonite in sede di intestino cieco con asportazione di appendice (anche se era meno infiammata dello stesso intestino).
L’ipotesi dei chirurghi è che io abbia un diverticolo congenito che si sia infiammato e abbia causato il tutto, ipotesi che hanno fatto da ciò che ho capito dopo averlo visto per via laparoscopica.
Il decorso operatorio in ospedale è stato di sei giorni sotto terapia antibiotica endovenosa con cefalosporine (se non erro).
Quando i valori dei globuli bianchi e della proteina c reattiva sono migliorati mi hanno dimesso l’altro ieri.
Tra due settimane avrò tac di controllo e tra un mese colonoscopia per valutare la causa.
I miei dubbi ora sono relativi a sintomi e terapia temendo una possibile ricaduta.
Infatti io continuo ad avere dolore sopportabile ma costante in quella sede.
Potrebbe significare che l’infezione non è passata del tutto o semplicemente che i tessuti sono ancora infiammati e devo avere pazienza?
Il secondo è concatenato al primo infatti alcuni dottori volevano tenermi ricoverata per altri due tre giorni in modo da continuare la terapia antibiotica mentre il primario ha deciso di dimettermi.
Da ignorante in materia vi chiedo se non siano pochi sei giorni di terapia antibiotica per un’infezione così grave?
Su Internet (pur sapendo di non dovermi informare li) che solitamente le terapie durano dagli 8 ai 14 giorni.
Grazie
una settimana fa sono stata operata d’urgenza per dolori fortissimi in sede fossa illiaca destra.
La diagnosi finale è stata peritonite in sede di intestino cieco con asportazione di appendice (anche se era meno infiammata dello stesso intestino).
L’ipotesi dei chirurghi è che io abbia un diverticolo congenito che si sia infiammato e abbia causato il tutto, ipotesi che hanno fatto da ciò che ho capito dopo averlo visto per via laparoscopica.
Il decorso operatorio in ospedale è stato di sei giorni sotto terapia antibiotica endovenosa con cefalosporine (se non erro).
Quando i valori dei globuli bianchi e della proteina c reattiva sono migliorati mi hanno dimesso l’altro ieri.
Tra due settimane avrò tac di controllo e tra un mese colonoscopia per valutare la causa.
I miei dubbi ora sono relativi a sintomi e terapia temendo una possibile ricaduta.
Infatti io continuo ad avere dolore sopportabile ma costante in quella sede.
Potrebbe significare che l’infezione non è passata del tutto o semplicemente che i tessuti sono ancora infiammati e devo avere pazienza?
Il secondo è concatenato al primo infatti alcuni dottori volevano tenermi ricoverata per altri due tre giorni in modo da continuare la terapia antibiotica mentre il primario ha deciso di dimettermi.
Da ignorante in materia vi chiedo se non siano pochi sei giorni di terapia antibiotica per un’infezione così grave?
Su Internet (pur sapendo di non dovermi informare li) che solitamente le terapie durano dagli 8 ai 14 giorni.
Grazie
[#1]
Sarà importante farsi valutare presso l’ambulatorio di chirurgia riferendo i suoi sintomi, sarà poi lo specialista a stabilire se il decorso sia compatibile con ciò che ha avuto o fare ulteriori accertamenti.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, come ho scritto però sono stata dimessa ieri per cui il sintomo già è stato valutato dai medici curanti. Tra loro c’era chi riteneva di tenermi ancora e chi di dimettermi.
Il dubbio non è tanto relativo al mio sintomo quanto se a livello generale può essersi debellata l’infezione ma esserci ancora infiammazione e per quanto.
Il secondo è relativo alle tempistiche antibiotiche endovenose rispetto a quelle orali ovvero se solitamente hanno tempi più ristretti.
Grazie
Il dubbio non è tanto relativo al mio sintomo quanto se a livello generale può essersi debellata l’infezione ma esserci ancora infiammazione e per quanto.
Il secondo è relativo alle tempistiche antibiotiche endovenose rispetto a quelle orali ovvero se solitamente hanno tempi più ristretti.
Grazie
[#3]
Quando si decide di dimettere un paziente questi elementi vengono considerati ed il primario prima di esprimersi oltre ai sintomi valuta tutti gli altri elementi che riguardano la situazione ematochimica e strumentale.
Poi le problematiche post operatorie possono comunque esserci ed i controlli ambulatoriali occorrono proprio per evidenziarle il prima possibile.
Saluti
Poi le problematiche post operatorie possono comunque esserci ed i controlli ambulatoriali occorrono proprio per evidenziarle il prima possibile.
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 19/01/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.