Apprezzabile sagoma appendicolare per lieve ispessimento parietale;

Buongiorno, vorrei delle delucidazioni in merito ad una relazione di un ecografia:
Punto 1
Apprezzabile sagoma appendicolare per lieve ispessimento parietale; regolare morfologia; assenza di segni di flogosi.
Conservati e regolari segni di peristalsi per le anse intestinali.
Colon discendente: non apprezzabile di contenuto liquido.

Punto 2
Tessuto sottocutaneo pressocché omogeneo, iso-ipo-ecogeno; in tale contesto, in fossa iliaca destra, in corrispondenza della sede riferita dolorosa, si evidenziano numerose (~5) distinte aree pseudonodulari fibro-lipo-distrofiche; misurano diam.
max.
compreso tra 7 e 12mm (vol.
~0, 6ml); grossolanamente ovalari, non capsulate.
Non superano la fascia muscolare superficiale.
[#1]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Senza sintomi e riscontro di alterazioni degli esami ematochimici la descrizione fatta dell’appendice non dimostra necessariamente una patologia della stessa.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, per quanto riguarda il punto 2 fa riferimento a dei lipomi?

E invece quest’altro punto?
In corrispondenza del 1/3 distale del m.retto addominale destro, si evidenzia una lieve soffusione ipoecogena nel contesto del tessuto muscolare; in tale area circoscritta è comunque conservata la ecotessitura dei fasci muscolari terziari: ecopattern compatibile con moderato stato di flogosi.
Non evidenziate alterazioni a carico degli altri muscoli della parete addominale.
[#3]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Si potrebbero essere delle forme lipomatose, ma nulla di particolarmente significativo, è anche vero che per esprimersi con correttezza su tutto ciò che viene segnalato è una tac con contrasto che dirimerebbe ogni dubbio, comunque nulla di tutto ciò che ha descritto al momento farebbe pensare a patologie gravi.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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