Prolungata assenza di canalizzazione post-operatoria in un anziano

Salve,
mia nonna di 84 anni è ricoverata in una clinica per degli accertamenti all' apparato digerante in seguito a fenomini di sanguinamento. Gli esami non invasivi (clisma opaco) hanno esiti negativi,ma ritengono comunque di effettuare una colonnscopia. Durante la colonscopia le bucano l'intestino. Un buco di un centimetro e mezzo appena
superata la zona del retto. La colonscopia quindi non viene effettuata e la nonna viene operata di urgenza. l'operazione - dicono - va bene, ma sono trascorsi ben 6 giorni e lacanalizzazione dell'intestino non è ancora avvenuta.
C'è stato solo un'episodio di defecazione al quarto giorno. le hanno fatto una rediografia e una TAC e - dicono- non c'è niente...bisogna solo aspettare.
Io sono scettica. pur trattandosi di un'anziana che ha dei tempi più lunghi di ripresa, non penso che sia normale che dopo tanto tempo l'intestino non si canalizzi.
La nonna ha la pancia gonfia, ha il sondino retatle e quello gastrico, ha avuto un versamento pleurico e ha spesso decimi di febbre, a volte 38.
I valori delle analisi del sangue sono buoni e anche la pressione lo è.

Ci sono complicazioni non visibili agli esami effettuati che possono impedire la canalizzazione?
Dobbiamo veramente ressegnarci ad aspettari impotenti quando lei versa in queste conndizioni?

Laura
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

direi che la cosa più giusta è affidarsi all'opinione dei medici curanti.

risulta difficile soprattutto in una situazione come questa, che riguarda una paziente ricoverata in una struttura ospedaliera, poter esprimere una opinione clinica.

come lei saprà esistono dei grossi limiti legati ad una consulenza a distanza.

la febbre che lei riferisce potrebbe essere collegata non solo ad eventuali problemi addominali ma anche correlabbile al versamento pleurico.

il fatto che lei riferisca valori ematici normali così come una frequenza cardiaca ed una pressione arteriosa regolari, deporrebbero per un decorso postoperatorio difficile ma indirizzato verso un soluzione positiva.

di più è impossibile dire.

le formulo tanti auguri

ci tenga informati

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
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