Recidiva dopo fundoplicatio

Nel 2000 mi sottoposi ad una fundopl. sec. Nissen.
Da allora i disturbi sono continuati nonostante abbia cercato di
regolare le abitudini alimentari.
Ho fatto ripetute gastroscopie risultanti negative per reflusso ma positive per gastrite. Solo un transito 2 anni fa evidenziava unìerniazione di una piccola porzione del fondo gastrico costituente la plicatio di circa 4 cm.
Una ph-impedenziometria evidenziava un reflusso di tipo misto.
Premetto che il mio lavoro (agente di commercio) mi porta oltre ad avere una vita stressata anche ad avere pranzi e cene di lavoro spesso fuori casa e per me è irrinunciabile.
Continuando la sintomatologia oggi ho eseguito una gastroscopia che riporta :
ESOFAGO : regolare per calibro e decorso. Cardias in sede, ipocontinente. In sede sovracardiale si identifica singola cuspide erosiva a ore 13.
STOMACO: elastico, distensibile, residuo mucoso sublimpido. In retroversione si identificano esiti di fundoplicatio. Mucosa di fondo e corpo regolare (BIOPSIE). Mucosa antrale discromica, a tratti sollevata in minute papule di aspetto infiammatorio (BIOPSIE). Piloro mobile, pervio.
DUODENO: Nella norma.
CONCLUSIONI
IPOCONTINENZA CARDIALE

ESOFAGITE DISTALE DI GRADO A SEC. LOS ANGELES

ESITI DI FUNDOPLICATIO

GASTROPATIA CRONICA DISTALE DI GRADO MODERATO
Siccome la qualitr della vita mi c molto peggiorata e non riesco a conviverci anche perchcè i farmaci (specialmente gli IPP) li tollero poco e mi creano gonfiori e nausea le chiedo se un reintervento pun essere risolutivo o migliorare la sintomatologia.

La ringrazio anticipatamente e le porgo distinti saluti.

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Un reintervento dopo fundoplicatio è teoricamente possibile ma si tratta di una procedura tecnicamente complessa con risultati spesso imprevedibili e quindi a mio avviso consigliabile solo in casi estremi; nel suo caso, con esofagite A e gastrite , piuttosto utilizzerei farmaci diversi dagli ipp (tipo anti h2) ma lascere la chirurgia come opzione estrema e sconsigliabile. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Solo una domanda, ma i casi estremi da lei citati quali sarebbero?
In una phimpedenziomanometria precedente mi è stata diagnosticata una risalita della plastica e una pressione di circa 12,2 hhg basale in più un reflusso di tipo misto.
Cordiali saluti. Massimo
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
I casi estremi sono ad esempio le disfagie assolute ove non è possibile alimentarsi.
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Utente
Utente
Buongiorno, vorrei un parere riguardo un esito di un esame efettuato recentemente. Una lastra riporta che la mia fundoplicatio pare essere continente ed in sede ma l'ernia che si vede è una parte di stomaco che risale in torace attraverso lo jato (paraesofagea). E' consigliabile in questo caso un intervento per ridurre l'ernia e revisionare la jatoplastica?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
La risposta a questa domanda puo' nascere solo da una valutazione personale da parte del collega che possibilmente ha eseguito il primo intervento e tenere conto di molti fattori. Credo sia utile far vedere a lui l' esito e seguire le indicazioni che le darà dopo la visita. Auguri!
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Utente
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Visita già fatta, riporto l'anamnesi "a circa 9 anni da interv. di plast. antireflusso è presente una sintomatologia incostante e mal gestita dalla terapia medica. Un recente transito mette in evidenza una piccola ernia paraesofagea (un'albicocca) che potrebbe spiegare i sintomi insieme alla tendenza della valva ad essere lievemente ipotonica. Si ritiene indicato intervento di revisione laparoscopica della jatoplastica e eventualmente della fundoplicatio". Sono già prenotato ma ancora abbastanza indeciso
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
L' esito della visita pone indicazione all' intervento anche se quel 'sembrerebbe' pare un po' ambiguo. Credo sia giusto chiedere al collega cosa si aspetta dal reintervento e valutare, in base ai suoi sintomi attuali e magari ad una secondo parere se sottoporvisi o meno.
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Utente
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Buongiorno, grazie per la risposta.
Ancora qualche domanda: può un'ernia paraesofagea causare un rallentato svuotamento gastrico?
Ho letto che questo tipo di ernia può andare incontro a complicazioni ed in genere è consigliabile la riduzione.
Nel mio caso potrebbe non essere stata fatta bene la jatoplastica nella 1° operazione? e, non esserci reflusso in condizioni di ripienezza perchè l'ernia che si infila nello jato comprime la fundoplicatio aumentandone la continenza? grazie in anticipo. Cordiali saluti
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