Dolore al polso

egregi dottori

pongo alla Vostra attenzione il mio problema, circa 3-4 anni fa giocando a palla a volo mi si è girata indietro la mano e mi sono fatto male al polso, il polso è rimasto dolente diversi giorni ma con un pò di ghiaccio e un antidolorifico è passato tutto. da allora spesso mi sono venuti a periodi, dopo uno sforzo eccessivo o per cause non visibili apparentemente dolori al polso forti che limitavano fortemente la mobilità dello stesso, non mi sono mai rivolto a uno specialista perchè dopo un paio di giorni tornava sempre tutto a posto. dall'inverno scorso non avvertivo piu questi dolori ora sono 15 giorni che è tornato e non vuole andar via...ho messo ghiaccio tutti i giorni e oggi proprio per sfinimento ho preso un pò di ibuprofene ma nulla...sto prendendo in considerazione di effettuare un rx del polso voi che parere mi date? cosa puo essere successo al polso 3 anni fa? e perche a distanza di 3-4 anni continuo ad avere dolori? che puo essere successo?

grato della Vostra attenzione
cordialmente
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

deve certamente effettuare una radiografia del polso, con proiezioni per lo scafoide carpale.

Infatti, l'ipotesi più probabile è che possa essersi verificata una frattura (misconosciuta perchè mai diagnosticata) di questo piccolo ma delicato ossicino.

Se verrà confermata la pregressa frattura, attualmente essa sarà in pseudoartrosi, che è una condizione di permanente incapacità dell'osso di saldarsi.

Dipende molto, poi, dal tipo di situazione: polo prossimale dello scafoide (spesso c'è la necrosi vascolare di questo frammento), terzo medio, polo distale, con o senza scomposizione dei frammenti.

Mi tenga aggiornato.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
gentile dottore

la ringrazio per il rapido ed esaudiente consulto da lei offerto.mi sembra inutile porLe altri interrogativi viste le informazioni limitate. oggi andrò dal mio medico di base per l'impegnativa per RX polso dx. e le riporterò qui il referto del radiologo, spero il piu presto possibile.

grazie mille
cordialmente
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
egregio dottore

ho la radiografia del polso prenotata per il 15 ottobre,cioè per venerdì prossimo, è da un paio di giorni che il dolore si è attenuato notevolmente da solo, ora mi fa male solo sotto sforzo intenso, non mi si presenta più al minimo movimento come prima, daltronde è sempre accaduto così. volevo da lei sapere se effettuare la radiografia fra una settimana e in condizione asintomatica fosse comunque diagnostica del problema oppure è necessario fare una valutazione radiografica quando si prova dolore.

cordialmente
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Deve fare comunque la radiografia.

Il fatto che ora il dolore si sia attenuato non esclude affatto la lesione dello scafoide; solo l'Rx può farlo.

Del resto, è noto che una delle caratteristiche di queste fratture è proprio quella di non dare dolore (dopo un certo tempo dalla lesione) o di darne poco o di darne solo in occasione di una particolare sollecitazione del polso.

Purtroppo, queste fratture sono "traditrici" e non vanno mai prese "sotto gamba".

Mi faccia sapere.

Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
La ringrazio per la precisa cortese e celere risposta! le scriverò non appena avrò il referto.

cordialmente
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
buon giorno dottore, come vede è passato piu di un mese,ma oggi finalmente sono andato a ritirare il referto, dal quale non è emerso nulla! infatti il referto dice "nessun segno di frattura o lesione ossea focale,spazi articolari conservati"
io il dolore però in tutti questi anni l'ho sentito e ancora adesso ce l'ho se piego la mano o se premo sul polso!
cosa posso fare? e soprattutto da cosa dipende allora il dolore?

infinitamente grato
cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

una volta esclusi problemi scheletrici con la radiografia, è indispensabile una visita specialistica: un dolore ricorrente al polso potrebbe essere determinato da infiammazioni recidivanti dei tendini estensori o flessori del polso o delle dita.

Una delle patologie di più frequente riscontro in tal senso è la teno-sinovite di De Quervain.

Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
grazie dottore

volevo ulteriormente chiederle se le sembra opportuno che io esegua ulteriori altre indagini diagnostiche, giusto per non arrivare dallo specialista a mani vuote, visto anche che i tempi di attesa della mia struttura ospedaliera come ha potuto notare non sono molto celeri,se è possibile col suo aiuto vorrei poter "prevedere" la prescrizione di eventuali esami da parte dello specialista cosi da ridurre i tempi.
crede che mi prescriverà una tc? rm? us?

grazie mille ancora
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Sarebbe sufficiente una buona ecografia dei tessuti molli del polso nella sede del dolore, meglio se con una sonda ad alta frequenza.

Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
buona sera dottore le riscrivo perchè il mio medico di base mi ha inviato a consulenza ortopedica prescrivendomi di eseguire e portare all'ortopedico delle prove reumatiche e nello specifico ENA-ANA-MUCOPROTEINE-TAS-FATTORE REUMATOIDE-PCR-REUMA TEST-VES..non mi ha prescritto alcuna ecografia o tc o rm, volevo chiederle a cosa servono nello specifico i suddetti esami? e so che è azzardato chiedere una cosa di questo tipo, ma lei ritiene opportuna la scelta del mio curante?

grazie mille
cordialmente
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Questi esami su siero servono per valutare l'eventuale presenza di infiammazioni (tendinee o articolari).

Io personalmente farei anche l'ecografia: la ritengo necessaria.

Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
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Egregio dottore

ho seguito il suo consiglio e oggi ho effettuato un'ecografia muscolotendinea dalla quale è emersa la presenza di una cisti sottotendinea di diametro 1.3 cm con compresenza di microcalcificazioni perilesionali. cosa ne pensa? il radiologo mi ha accennato che la terapia è esclusivamente chirurgica, l'alternativa sarebbe tenersela e sopportare. vorrei il suo parere. grazie mille

cordialmente
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non è detto che la cisti sia la responsabile del dolore, a meno che non ci sia una perfetta corrispondenza di sede.

In genere queste cosiddette cisti (spesso non sono vere cisti ma gangli artrogeni, cioè ernie articolari) decorrono senza dolore, a meno che non si trovino sul lato palmare, dove passa l'arteria radiale; quelle dorsali eccezionalmente danno veri e propri fastidi.

Potrebbe anche esserci una causa diversa nel determinismo del dolore: va valutato clinicamente alla luce degli esami fatti.

Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
guardi dottore , l'ecografista oggi mi ha chiesto il punto preciso dove provavo i dolori e ha appoggiato la sonda proprio li,sul dorso. quindi credo che la corrispondenza ci sia. alla luce di quello che mi ha detto ovvero che potrebbe la cisti non essere la causa del dolore, mi sorge spontaneo chiederle che cosa potrebbe essere allora il dolore e come mi debbo comportare...il 31 gennaio ho la visita ortopedica e naturalmente porterò all'ortopedico tutti gli accertamenti fatti. ho chiesto al radiologo ecografista di oggi se per lui era opportuno che eseguissi altri accertamenti tipo tc o rm e mi ha detto di no che la diagnosi è fatta, altri esami non servono e devo solo consultare l'ortopedico.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Concordo con l'ecografista.

Da quello che descrive, è molto probabile che la causa del dolore sia proprio la cisti sinoviale: pertanto, l'unica strada per risolvere il problema è operare, salvo soluzioni temporanee e quindi non risolutive come ad es. l'uso di un tutore rigido per polso da usare quando guida o durante le attività manali (da togliere durante la notte o quando non svolge lavori particolari), ma rimane sempre un palliativo.

Buon Anno Nuovo !
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
avevo letto in giro sul web di infiltrazioni di cortisone o di aspirazione della cisti in alternativa all'intervento del quale ho parecchia paura vista la delicata sede dell'intervento e visto che mia sorella è rimasta segnata a vita a una mano quand'era piccola una ventina di anni addietro per un banale intervento di tunnel carpale, che le ha ridotto fortemente la mobilità del pollice. mi può dare qualche informazione sull'intervento? io sarei tentato di non farlo ma il dolore è troppo stancante..sento continuamente un dolore sordo come se avessi un piccolo fuocherello,che ogni tanto diventa molto piu acuto e sinceramente non ce la faccio piu.

le porgo i migliori auguri per il nuovo anno e la ringrazio per il tempo che ogni tanto le rubo per cercare di mettermi sulla giusta via per la risoluzione del mio caso.

cordialmente
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
L'infiltrazione di cortisone o l'aspirazione della cisti non sono trattamenti definitivi.

E' chiaro che può fare dei tentativi, giusto per prendere un pò di tempo, ma ritengo che prima o poi sarà lei stesso a decidere per l'intervento.

L'intervento può essere fatto sia in artroscopia che a "cielo aperto": l'importante è solo che il chirurgo abbia una buona esperienza, perchè esiste sempre la possibilità di una recidiva, con entrambe le tecniche.

Molto importante, dopo l'intervento, è tenere per 3 settimane il polso fermo con un tutore rigido.

Cordiali saluti.