Tendinopatia indice mano destra
Buongiorno a tutti. Desidererei avere un Vostro parere in merito alla mia situazione.
Il 16 novembre 2011 ho subito un intervento di dito a scatto alla mano destra, dove le dita interessate erano il II e il III.
Il recupero del III dito in tutte le funzionalità di estensione e flessione è stata tutto sommato abbastanza veloce, contrariamente a quanto accaduto, invece, con il II dito. Ho fatto dei cicli di chinesi terapia, di ultrasuoni con applicazione di Celadrin crema e di laser terapia, ma il dito ha continuato a rimanere bloccato e notevolmente gonfio. Nessuno mi aveva consigliato di fare un'ecografia, almeno fino a un paio di settimane fa. Ebbene, questo è il referto dell'ecografia:
L'esame ecotomografico del II dito della mano destra condotto con sonda ad elevata frequenza (11 MHz), ha evidenziato tendine flessore marcatamente ispessito nella sua porzione falangea prossimale per la presenza di area ipoecogena in sede mediana di 11x4 mm come da area di degenerazione intratendinea con edema circostante. Lieve distensione fluida della guaina tendinea sia nella porzione palmare che nella porzione falangea media con diffuso edema dei tessuti molli sottocutanei.
Chi ha eseguito l'ecografia mi ha detto che il tendine è lesionato (anche se io non ho visto traccia di questa affermazione nel referto poi compilato) e mi ha consigliato di prenotare una visita da un ortopedico. M'è stato, inoltre, consigliato di rivolgermi al reparto di Chirurgia della Mano dell'Ospedale Careggi di Firenze, ma la visita è prenotata per il giorno 1 giugno.
Nell'attesa, qualcuno potrebbe consigliarmi come comportarmi? Devo cercare di usare il dito meno possibile o cercare, invece, di stimolarne la flessione?
Grazie in anticipo per il Vostro interessamento
Il 16 novembre 2011 ho subito un intervento di dito a scatto alla mano destra, dove le dita interessate erano il II e il III.
Il recupero del III dito in tutte le funzionalità di estensione e flessione è stata tutto sommato abbastanza veloce, contrariamente a quanto accaduto, invece, con il II dito. Ho fatto dei cicli di chinesi terapia, di ultrasuoni con applicazione di Celadrin crema e di laser terapia, ma il dito ha continuato a rimanere bloccato e notevolmente gonfio. Nessuno mi aveva consigliato di fare un'ecografia, almeno fino a un paio di settimane fa. Ebbene, questo è il referto dell'ecografia:
L'esame ecotomografico del II dito della mano destra condotto con sonda ad elevata frequenza (11 MHz), ha evidenziato tendine flessore marcatamente ispessito nella sua porzione falangea prossimale per la presenza di area ipoecogena in sede mediana di 11x4 mm come da area di degenerazione intratendinea con edema circostante. Lieve distensione fluida della guaina tendinea sia nella porzione palmare che nella porzione falangea media con diffuso edema dei tessuti molli sottocutanei.
Chi ha eseguito l'ecografia mi ha detto che il tendine è lesionato (anche se io non ho visto traccia di questa affermazione nel referto poi compilato) e mi ha consigliato di prenotare una visita da un ortopedico. M'è stato, inoltre, consigliato di rivolgermi al reparto di Chirurgia della Mano dell'Ospedale Careggi di Firenze, ma la visita è prenotata per il giorno 1 giugno.
Nell'attesa, qualcuno potrebbe consigliarmi come comportarmi? Devo cercare di usare il dito meno possibile o cercare, invece, di stimolarne la flessione?
Grazie in anticipo per il Vostro interessamento
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Gentile Signora,
probabilmente, l'ecografista avrebbe dovuto usare un tantino di prudenza in più nel parlare di "lesione", avendo involontariamente ingenerato l'equivoco che in tendine operato sia rotto (cosa che sicuramente non è).
L'immagine ecografica "tendine flessore marcatamente ispessito nella sua porzione falangea prossimale per la presenza di area ipoecogena in sede mediana di 11x4 mm come da area di degenerazione intratendinea con edema circostante" indica sicuramente una sofferenza nel contesto del tendine, ma non certo una interruzione anatomica.
Pertanto, ritengo improprio usare verbalmente con il paziente il termine "lesione", che si presta ad equivoci.
Tra noi "addetti ai lavori" è già diverso, in quanto possiamo interpretare il quadro nei suoi giusti parametri.
In conclusione, in attesa di una visita specialistica, usi degli antiinfiammatori e cerchi di muovere, almeno parzialmente, il dito in questione.
Buona giornata.
probabilmente, l'ecografista avrebbe dovuto usare un tantino di prudenza in più nel parlare di "lesione", avendo involontariamente ingenerato l'equivoco che in tendine operato sia rotto (cosa che sicuramente non è).
L'immagine ecografica "tendine flessore marcatamente ispessito nella sua porzione falangea prossimale per la presenza di area ipoecogena in sede mediana di 11x4 mm come da area di degenerazione intratendinea con edema circostante" indica sicuramente una sofferenza nel contesto del tendine, ma non certo una interruzione anatomica.
Pertanto, ritengo improprio usare verbalmente con il paziente il termine "lesione", che si presta ad equivoci.
Tra noi "addetti ai lavori" è già diverso, in quanto possiamo interpretare il quadro nei suoi giusti parametri.
In conclusione, in attesa di una visita specialistica, usi degli antiinfiammatori e cerchi di muovere, almeno parzialmente, il dito in questione.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 23k visite dal 19/03/2012.
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